Non solo Teatro al Nuovo di Milano. La sala apre le porte anche all’arte e visto che questo mio Blog vuole occuparsi di cultura a 360°, sono qui a parlarvene.
La mostra di Mauro Maffezzoni è stata inaugurata martedì 26 febbraio al NUOVO di Milano presso il foyer del teatro, in corrispondenza della prima dei MOMIX. Le opere saranno visibili gratuitamente al pubblico fino al 24 marzo durante l’orario di spettacolo e sono in vendita.
I dipinti di Maffezzoni possono essere su telaio, raccolti in cartelle trasparenti, rifiniti con laccetti, cuciti tra loro, sciolti senza soluzione di continuità.
Una visione del mondo contemporaneo fatta attraverso l’immediatezza e l’improvvisazione tra frasi, immagini pop, astratte, cover, ecc, con l’augurio che Dio salvi il genere umano.
Il lavoro di Maffezzoni è caratterizzato, come ricorda Giovanni Frangi, da «un gesto distratto e sprezzante. Ha un ritmo da fioretto e capacità di sintesi, corre rapido e non si ferma a guardare, ogni tanto colpisce al cuore, mai sotto la cintura, viaggia in treno, predilige il formato da appartamento».
Mauro Maffezzoni nasce a Rovereto nel 1960. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Allievo di Luciano Fabro all’Accademia di Brera ai tempi dell’esplosione della pittura transavanguardistica, Maffezzoni tiene fede all’uso dello strumento pittorico come mezzo espressivo-comunicativo, passando da un utilizzo catalogatorio della pittura alla riproposizione della pittura di genere. Nel 2006 ha esposto Cover Cremonesi presso il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona e nel 2007 ha tenuto la sua ultima mostra Painting shuffle presso la Galleria Luisa Delle Piane di Milano. Il suo lavoro si è sempre indirizzato verso una pittura di cover, di vedute e immagini strane da cui la sua fantasia è colpita. Vive e lavora tra Milano e Cremona.
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