Assistere dal vivo a certi spettacoli è come andare agli Uffizi ad ammirare un quadro.
Un rito collettivo che porta gli astanti a rivivere momenti, emozioni, sensazioni, che ci hanno unito tutti e che tornano vive appena si rientra in contatto con quella realtà.
E non è la stessa cosa rivedere l’opera su uno schermo, da soli.
Il rito si ripete con Aggiungi un posto a tavola: ogni volta una scoperta, ogni volta il timore di esserne delusi, ogni volta rinasce la magia.
Lo è stato qualche anno fa con la versione con Gianluca Guidi e lo è ancora con questa sesta edizione riproposta dalla Compagnia dell’Alba: d’altronde, lo stesso Armando Trovajoli li aveva osservati con attenzione prima di cedere i diritti.
A garanzia della qualità dello spettacolo, inoltre, la regia di Fabrizio Angelini, che si è innamorato di questo gruppo.
La scommessa è perfettamente riuscita: lo spettacolo è una delizia.
La mano del Maestro Angelini riesce a ridare ancora una volta la levità, la leggiadria, la joie de vivre che questo spettacolo deve non solo dare, ma serpeggiare nell’intero cast, che mostra passione, entusiasmo e talento.
Ovviamente, molto curate le coreografie, per ballerini giovanissimi, ma di ottima preparazione.
Il cast è capeggiato da tre grandi nomi del musical italiano.
In primis, Arianna, che, come mi ha confidato, ha sempre sognato di essere Clementina, già dopo Un Mandarino per Teo e finalmente ci è riuscita e partecipa come guest star (impegni televisivi e discografici permettendo) con una freschezza ed una solarità, che, nonostante sia un’artista già quotata, le dà ogni volta quella luce da debutto che incanta la platea. Sulla voce e la recitazione, non avevamo dubbi.
Brunella Platania è un’altra grande primadonna: il ruolo di Ortensia, che a volte è stato sottotono, è ancora più forte e meglio delineato. Brunella è sempre al centro dell’attenzione, la si vede in scena in ogni momento, anche nelle semplice controscene. Una voce rock prestata al classico, Brunella può passare da un Jesus Christ a un Garinei e Giovannini senza problema.
Jacqueline Ferry è, infine, una Consolazione magra, come di solito non siamo abituati a vedere, ma assolutamente non una magra Consolazione. Scoppiettante, ironica, dolce, tenera, graffiante, un giusto alter ego a Clementina, l’amore profano contrapposto al sacro, perchè entrambi sono l’amore (secondo me!).
A loro si affiancano i performer della compagnia dell’Alba, su cui spicca il bravo Gabriele De Guglielmo, che ha curato anche la direzione musicale dello spettacolo: Gabriele non ha ceduto alla facile imitazione di Dorelli o Guidi, anche se ha una voce calda e vellutata che in alcune parti li ricorda, e ci dà un Don Silvestro forse più malinconico e meno graffiante, ma assolutamente interessante.
Bravi anche il sindaco Crispino, Tommaso Bernabeo, Toto, Gaetano Cespa e la “voce di Lassù” di Tommaso di Giorgio, presente e non registrato.
Le scenografie, di Gabriele Moreschi, sono di legno, come ci aspettavamo, e con pochi trucchi ed espedienti, rendono tutte le ambientazioni.
Deliziosi i costumi di Maria Sabato.
C’è tutto, in questa sesta edizione di Aggiungi un posto a tavola. Manca solo la scena degli animali che salgono nell’arca, nella reverie di Don Silvestro-Noè.
Poltronissima Blu |
€ 38,50
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Poltronissima |
€ 33,00
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Poltrona |
€ 27,50
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Riduzioni under 14 e over 70
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