Ramona, cosa hai lasciato nel tuo borgo di origine e perchè hai voluto ambientare il tuo video proprio qui?
Ho lasciato una parte della vita dei miei nonni paterni, che hanno vissuto in questo borgo quando mio padre era piccolo e andava in giro a 6/7 anni a cantare nelle vie ai turisti per guadagnarsi qualche centesimo.
Allora tutto era ancora allo stato contadino e mi raccontava che le galline circolavano per le strade, non vi erano ancora molte auto, erano i tempi della guerra.
Poi Ascona ha avuto la sua grande trasformazione ed è diventata la piccola St.Tropez, tutti i più grandi attori e artisti vi si sono recati e negli “anni d’oro”, quelli del Rock and Roll, è stata la meta esclusiva di personaggi ricchi e facoltosi.
Insomma una cittadina bramata un po’ da tutti e anch’io per diversi anni vi ho passato la vita.
Per dedicarti alla musica, hai abbandonato la carriera di chef. E’ vero? Come mai un passo così azzardato in un mercato, come quello discografico, assolutamente saturo e difficile?
L’arte della cucina mi è stata tramandata da mia nonna paterna, come da mio padre. Visto che i miei genitori hanno sempre gestito Ristoranti ed alberghi, mi sono quasi vista costretta a seguire le loro orme, loro speravano che anch’io continuassi la loro tradizione e così, mentre cucinavo, nelle mie vene, pompava la musica che alla fine mi è scoppiata nel cuore.
L’Antica Osteria che avevo aperto, ora è stata data in gestione ad altre persone, perché ho preferito dedicarmi esclusivamente al lavoro del mio Album.
Quindi hai aperto un ristorante: ti esibisci anche nella sala?
Sì, comunque avevo creato un locale esclusivo in cui si potevano gustare piatti tipici, ma riproposti in chiave etnica e moderna.
Alla fine del servizio, cambiavo pelle e uscivo a cantare per i miei avventori.
Sei conosciuta in Svizzera come cantante della band Elisir. Che tipo di band è? Che genere di musica propone?
Sì, la band con cui mi sono esibita negli ultimi 20 anni, è stata quella che insieme ci ha fatti amare dalla gente.
Sono una coverband che suona rigorosamente dal vivo, insieme proponevamo brani carichi di sound di vario genere che spaziavano dagli anni 60 a quelli più recenti, inglesi, italiani, spagnoli,..sempre con grande entusiasmo e carica sul palcoscenico.
Questa è stata la ricetta che ci ha permesso di farci amare..ci divertivamo sulla scena e la gente si divertiva con noi.
Come mai hai aspettato tanti anni per uscire con questo tuo secondo album?
Il primo Album che ho fatto con i “Senza meta” è stata una grande delusione, per il semplice fatto che la casa discografica che aveva promesso di produrci ci ha fatto spendere un sacco di soldi e alla fine non ci ha pubblicati in nessuna radio e in nessun negozio.
Ci siamo ritrovati giovanissimi, con un grosso debito da saldare e che ci ha resi molto diffidenti, visto che abbiamo dovuto passare diversi anni a suonare per risanare il tutto.
Durante gli anni che si sono susseguiti, ho comunque potuto avere delle belle soddisfazioni nel campo, ma ho aspettato il tempo e le persone giuste per rifare questo passo importante.
Cosa troviamo nel tuo album “Le Parole più semplici”? In che periodo della tua vita sono nati i brani?
A parte “In questo mondo” che ho voluto inserire in segno di affetto, visto che è stato il mio primissimo brano scritto a 17 anni, tutti gli altri sono stati il frutto delle mie distrazioni quotidiane di questo ultimo periodo.
Ramona, tu segui i ragazzi de Il Villaggio della Musica, nel loro percorso artistico formativo, motivandoli e insegnando loro a stare sul palco, facendo spettacolo pur rimanendo se stessi.
Dicci qualcosa in più di questa esperienza. Cosa ti ha spinto ad aprire questa scuola?
La scuola è nata dalla grande passione per la musica e per la necessità di far capire anche ai ragazzi che bisogna studiare e formarsi per potersi confrontare con il mondo della discografia in maniera professionale e non dilettantistica.
Non basta passare su una radio locale perché un amico ci fa un favore per essere già dei Big, ma una sana gavetta è quella che ti fa le ossa e ti insegna che bisogna fare un sacco di sacrifici se veramente ci tieni, se veramente sei appassionato.
Nel tuo percorso ha anche studiato danza con Kledi Cadiu e recitazione con Franco Oppini, presso l’Accademia di Stresa, dove si è formata artisticamente. Hai mai pensato di fare un musical?
Qui tocchiamo un punto dolente, sì, il musical è uno dei miei grandi sogni, effettivamente c’è stato un periodo della mia vita in cui mi sono avvicinata molto a questa tipologia di spettacolo, vi ho fatto parte e mi era venuta l’ispirazione di crearne uno. Purtroppo il mio tempo a disposizione in quel periodo non era molto e quindi ho lasciato cadere la cosa..però mai dire mai!
Senti di dover ringraziare qualcuno per questo album?
Il mio produttore innanzi tutto, che ha creduto in me e mi ha dato questa bella opportunità, la casa discografica Eden Music ed il suo staff per la professionalità, Alfredo Golino, Paolo Costa, Luca Colombo,Matteo Fasolino, per aver suonato e reso ancora più carico di emozioni l’album, Veronica per il suo grande sostegno.
Sempre col cuore
Ramona