Il palcoscenico, un maxischermo, una seggiola. E’ questa la scenografia di “Siamo tutti Signor G”, il viaggio di Fabio Santini attraverso il pensiero di Giorgio Gaber, la sua musica, le sue canzoni più indimenticabili, i suoi imperdibili monologhi.

Una scenografia scarna perché il teatro era il laboratorio del pensiero di Gaber, della sua anima profonda, scomoda e satirica. Perché in quella apparente povertà c’era la ricca essenzialità delle sue parole, delle sue canzoni.

In un periodo in cui rifare Giorgio Gaber è diventata una moda, in cui cantanti e cantautori ripropongono il suo repertorio, Santini va controcorrente e rilegge Gaber attraverso Gaber, proietta sulla realtà di oggi la forza delle sue idee, la corrosività delle sua critiche taglienti e divertenti, il retaggio nostalgico delle sue canzoni che evocano il passato ma rappresentano il presente.

“Siamo tutti Signor G” intervalla interventi di Santini su palco con le esecuzioni dei pezzi del Gaber originale, proposte su maxi-schermo con filmati esclusivi e in qualche caso inediti.

Si chiude con una carrellata dei maggiori successi di Giorgio Gaber e con “La libertà” che Santini invita tutti a cantare sull’interpretazione di Gaber.

“Siamo tutti Signor G” non è solo l’omaggio di un autore a un suo grande amico, ma la cifra stilistica del teatro di Fabio Santini, fatto con musica e parole, immagini, suoni e riflessioni.

In un periodo in cui rifare Giorgio Gaber è diventata una moda, in cui cantanti e cantautori ripropongono il suo repertorio, Santini va controcorrente e rilegge Gaber attraverso Gaber, proietta sulla realtà di oggi la forza delle sue idee, la corrosività delle sua critiche taglienti e divertenti, il retaggio nostalgico delle sue canzoni che evocano il passato ma rappresentano il presente.

“Siamo tutti Signor G” intervalla interventi di Santini su palco con le esecuzioni dei pezzi del Gaber originale, proposte su maxi-schermo con filmati esclusivi e in qualche caso inediti.

Si chiude con una carrellata dei maggiori successi di Giorgio Gaber e con “La libertà” che Santini invita tutti a cantare sull’interpretazione di Gaber.

“Siamo tutti Signor G” non è solo l’omaggio di un autore a un suo grande amico, ma la cifra stilistica del teatro di Fabio Santini, fatto con musica e parole, immagini, suoni e riflessioni.

Fabio Santini, milanese, è giornalista professionista dal 1980. Collabora poi a Il Giorno, diventa redattore del CorrierBoy Music e di Sorrisi e Canzoni TV, poi inviato speciale prima di passare a Gente. Nel 1992 Vittorio Feltri lo chiama all’Indipendente come caporedattore, e ancor oggi collabora con Feltri, a Libero per spettacoli, attualità, economia e sport. Contemporaneamente si dedica anche alla radio: Radio Milano International, Direttore Musicale a Radio Regione. Inoltre partecipa alla nascita di Radio Deejay, lanciata da Claudio Cecchetto. Su Rai Radio Due, dal 1976, conduce programmi serali di grande successo. Dopo un’esperienza con Radio 105, passa a RTL 102.5 (ricopre la carica di direttore delle news nel ’90-’91). Conduce la domenica il programma radiofonico Mai visto alla radio, dedicato alle partite del nostro campionato. E’ autore e conduttore di programmi televisivi per Antenna 3 (Azzurro Italia in onda ancora oggi), Canale 5, Telelombardia e Italia 1 (532 puntate, senza repliche di Musica è, dall’81 all’89, con Carlo Freccero direttore di rete). Attualmente è ospite fisso a Il processo di Biscardi e a Diretta Stadio su 7 Gold. In teatro, oltre che autore, è anche attore, come nello spettacolo C’era una volta al cinema, dedicato al dietro le quinte dei film di Sergio Leone

SIAMO TUTTI SIGNOR G

di e con Fabio Santini

Sabato 25 Gennaio 2014

Ore 20.14
TeatroalleColonne

C.so di Porta Ticinese 45 – Milano

posto unico € 13 

Per informazioni

TeatroalleColonne 02. 58.11.31.61

www.teatroallecolonne.it