“Non solo musical per la Medina Produzioni. La società, attualmente impegnata in collaborazione con la Compagnia della Rancia, nella commedia musicale “Cercasi Cenerentola”, sta lavorando ad un nuovo progetto, che vede protagonista assoluto sul palco, un attore che di commedie musicali ne ha al suo attivo parecchie e che ha voglia di cimentarsi in qualcosa di nuovo. “Oscar!”, one man show con GIANLUCA GUIDI, è la nuova sfida che la Medina si prepara ad affrontare.
Amore (con la A maiuscola) un’ entità astratta (che nel tempo ho ritrovato anche in Shakespeare ne I Due Gentiluomini di Verona) che ha caratterizzato tutta la vita di Oscar. Amore per la Vita! In tutte le sue più nascoste e diverse sfaccettature. Amore per il “bello” nella sua concezione più astratta.
Amore per la raffinatezza del pensiero progressista, della parola scritta, della finzione come veicolo di beltà, dei sentimenti; dell’ Estetica: una parola enorme.
Ecco che allora Amore ed Estetica si prendono per mano e dalla loro Unione nasce l’uomo Oscar Wilde!
E così questo Uomo ha vissuto la sua esistenza, e attraverso i suoi scritti noi la raccontiamo in prima persona! Raccontiamo un Uomo dall’intelletto sopraffino…il Dandy…il sentimento…quel British Sense of Wit che lo ha reso immortale…la sofferenza…l’intolleranza che discrimina…l’ipocrisia del mondo che circondava Oscar Wilde!
Wilde vive il suo tempo in perfetto sincronismo in una Londra colta nel suo periodo di massimo fulgore ed espansione e nelle sue molteplici e contrastanti sfaccettature. Londra capitale del mondo: rivoluzione industriale, commercio, numero di abitanti, numero di occasionali viaggiatori, capitale del puritanesimo e del nascosto piacere. Del nascosto trasgredire. Ma così “perbene” su comportamenti e morale.
In questa contraddittoria Iperbole di ingredienti ha vita il genio di Wilde.
Oscar sguazza in tutto questo come se invece di era vittoriana potessimo parlare di “era Wildiana”. Nel bene e nel male. Nel genio del letterato esteta destinato ad un futuro senz’altro immeritato, ma puntuale nella sua devastazione.
Quando parlando con Lello Abate e Barbara Rendano di Medina Produzioni, ad una loro gentile richiesta di collaborare ad un nuovo spettacolo che mi vedesse attore, dissi che avrei voluto un po’ cambiare ed esplorare teatralità per me nuove, ci trovammo d’accordo subito sul fatto che uno spettacolo su Oscar Wilde poteva essere un ottimo inizio di “vita nuova”.
Poi mi sorpresi un po’ preoccupato!
Come improntare ed affrontare un “one man show” su Wilde?
Innanzitutto rivolgendosi a chi ha tradotto in modo mirabile i suoi scritti, curandone anche importanti monografie, che avesse la facoltà di raccogliere il materiale immenso di Oscar e trovarne ancora lati sconosciuti al grande pubblico: Masolino D’ Amico.
Profondo conoscitore di Wilde, e suo estimatore a trecentosessanta gradi.
In cabina di regia doveva esserci per forza un vero uomo di teatro, e soprattutto qualcuno che sapesse cosa vuol dire Recitare! Il nome di Massimo Popolizio mi venne in mente subito! E subito lo chiamai! E subito mi disse “…a Gianlù mi sembra un’idea eccezionale!” e io “mi fai tu la regia?”……… “SI! Volentieri! “
Così è nato OSCAR! Con l’amico Germano Mazzocchetti, musicista sopraffino, abbiamo allargato il team di lavoro…al momento in cui scrivo stiamo parlando con scenografia e costumi…
Bene, cominciamo a lavorare! E … buona vita a Oscar! “