Una nuova escursione nella musica, questa mattina.
Dopo l’intervista di settimana scorsa a Fausto Leali, oggi per me è stato un grande piacere parlare per voi con Dodi Battaglia.
Dodi, leggendario chitarrista dei Pooh, sta girando l’Italia con incontri-stage dove svela il suo essere chitarrista e artista di successo.
Un appuntamento importante sarà sabato 24 maggio alle ore 20, nella straordinaria location degli Studi d’Arte Cave Michelangelo (Via Piave 32, 54033 Carrara).
Nella prossima pagina, l’intervista.
L’incontro avrà una durata di circa tre ore e mezza: aneddoti, racconti sulla sua vita artistica, esecuzione di fraseggi ed assoli, verranno affrontati temi sulla sua tecnica di esecuzione e composizione, sull’amplificazione e sull’effettistica della chitarra. A tutto ciò si aggiunge la possibilità di interloquire con l’artista.
Tra i più celebri musicisti del panorama nazionale, Dodi Battaglia è autore di una parte delle musiche dei Pooh (oltre settanta titoli) e vanta numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui: il titolo di miglior chitarrista europeo, conferitogli nei primi anni ottanta dalla rivista Stern; il premio come miglior chitarrista italiano ricevuto nel 1986 ed il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, conferitogli dal Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Battaglia ha, inoltre, collaborato con diversi artisti, tra i quali: Vasco Rossi, in particolare nei primi successi come Una canzone per te e Toffee, Gino Paoli, Enrico Ruggieri, Raf, Mia Martini, Giorgio Faletti, Fiorellino, Al Di Meola, Eric Clapton, Sting, Tommy Emmanuel, Steve Vai e con la band Adelmo e i suoi Sorapis, che comprende Zucchero, Maurizio Vandelli, Umbi dei Nomadi, l’arrangiatore Fio Zanotti (collaboratore dei Pooh) e il produttore discografico Michele Torpedine.
Ed è importante ricordare che Dodi è l’unico chitarrista italiano a cui la Fender ha dedicato un modello Signature, andato a ruba e diventato subito un pezzo da collezione. Musicista completo, il suo stile è caratterizzato da una poliedricità unica che gli permette di essere padrone di svariati generi musicali, con una tecnica a dir poco eccelsa e che viene sempre dosata in funzione del buon gusto nella scelta delle note. Gran ricercatore di nuove sonorità e sempre attento alle tendenze più moderne, applica al suono delle sue chitarre tutto ciò che di buono offre la tecnologia, senza mai perdere d’occhio tradizione e feeling.
Per tutti i musicisti, professionisti e non, questo stage è un’occasione d’incontro con un musicista in possesso di una mole incredibile d’esperienze di vita musicale che condividerà con tutti i presenti.
Un ringraziamento speciale a Giuseppe Campanella, per il contatto.
P.s. presto, su queste pagine, la video-intervista a ROBY FACCHINETTI, per “MA CHE VITA LA MIA” (dopo il prossimo passaggio tv su Lombardia Sat)