Con coreografie di Anselmo Zolla e la regia di José Possi Neto, “CALLAS, il mito” (in scena al Barclays Teatro Nazionale, dal 19 al 21 giugno) celebra, in occasione del novantesimo anniversario della nascita, la vita e le opere della più importante cantante lirica di tutti i tempi. “CALLAS, il mito”, dopo il debutto brasiliano al Festival de Teatro de Curitiba del 5 aprile scorso, inizia il proprio tour internazionale prima a Milano poi a Parigi.
Utilizzando un linguaggio ludico, lo spettacolo racconta le delusioni e le glorie della vita della grande artista lirica. Grazie all’accurata ricerca musicale realizzata da Felipe Venâncio, la colonna sonora dello spettacolo è composta sia da classici brani del repertorio di Maria Callas sia da canzoni dell’universo contemporaneo. Sul palco un’affascinante Marilena Ansaldi, inconfondibile per la sua presenza scenica.
Maria Callas ha affascinato il pubblico nei principali teatri del mondo. Signora di rare doti vocali e interpretative, ha rivoluzionato il mondo dell’opera, riportandolo alle proprie origini e ridonandogli il vero senso del dramma.
Senza pretendere di essere uno spettacolo biografico, “Callas, il mito” non si sottrae, tuttavia, a evocare alcuni momenti chiave nella vita dell’artista. Ci sono, trasfigurata in forma coreografica, la separazione dall’amato padre, il trasferimento traumatico con la madre in Grecia a causa delle difficoltà finanziarie e la separazione di Aristotele Onassis, l’uomo della sua vita.
Lo spettacolo mette in scena una Callas di rara genialità e sensibilità, che ha saputo scolpire il suo corpo e la sua voce nella misura dei propri sogni riscoprendo la propria preziosa intimità.
“L’artista deve rimanere da solo quando prepara un’opera e certare di ripetere in mente i brani musicali. E’ importante avere un mondo dentro di noi, nella nostra testa, nella nostra anima.” diceva di solito.
Nel cast José Perez, ballerino cubano amato dal grande pubblico italiano per le sue partecipazioni allo show televisivo “Amici” di Maria De Filippi.
Con lui sul palco venti ballerini, diretti da Vera Lafer, interpretano la furia e la passione, due sentimenti che divennero l’identità artistica della cantante.
Nel cast anche un’interprete d’eccezione: la ballerina classica Marilena Ansaldi, che negli anni ’50 fu una solista del Teatro Municipale di São Paulo e negli anni ’60 si unì al Bolshoi Ballet, dove fu solista. Marilena tornò in Brasile negli anni ’60 dove riprese il suo posto presso il Teatro Municipale di São Paulo per poi sorprendere il pubblico abbandonando la danza classica e diventare un’attrice e una pioniera del teatro danza in Brasile.
Dopo gli spettacoli Martha Graham “Memorias”(2011), Samba(2012), Ce que la voix ne dit pas et Permeados(2013), la compagnia di danza brasiliana Cia de Dança Studio 3 si ripropone al pubblico internazionale con “Callas, il mito”.
regia: José Possi Neto
coreografie: Anselmo Zolla
libretto: José Possi Neto
direzione musicale: Felipe Venâncio
scenografie: Renata Pati e Brito Antunes
disegno luci: José Possi Neto/ Anselmo Zolla/ Joyce Drummond
costumi: Fabio Namatame
durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
PROGRAMMA
CALLAS IL MITO è uno spettacolo con la struttura di una sinfonia.
Nel primo quadro (APERTURA) la Callas riceve la visita dell’Uccello della Morte e, con lui, i fantasmi dei personaggi che ha interpretato sul palcoscenico.
Seguono cinque movimenti: BAILE NEGRO (ballo nero), BAILE AZUL (ballo blu), BAILE CINZA (ballo grigio), BAILE BRANCO (BALLO BIANCO), BAILE VERMELHO (ballo rosso), intercalati con MEMORIAS (ricordi) e seguiti da un FINALE.
APERTURA
L´UCCELLO DELLA MORTE
ADDIO (FANTASMI DELL´ OPERA)
BALLO NERO
POMPE FUNEBRI
LA GARA
OCTETO
MEMORIA PRIMA
LA SCOPERTA DELLA VOCE
BALLO BLU
CASTA DIVA
MEMORIA SECONDA
TORNANDO UN GRECIA-MARE DI LACRIME
BALLO GRIGIO
GRECIA/GUERRA
MEMORIA TERZA
REINVENTARSI
BALLO BIANCO
TRAVIATA
BALLO ROSSO
TOSCA
MAXIM´S
LOTTA
MEMORIA QUARTA
CELEBRITÁ
GIARDINO DELL’EDEN
BUTTERFLY – BOCCA CHIUSA
CANZONE TRANSITIVA
FINALE
CALLAS IL MITO
PAIXÃO E FÚRIA
Regia e Sceneggiatura : Jose Possi Neto
Coreografie : Anselmo Zolla
Da un’ idea di Michel Archimbaud
Costumi : Fabio Namatame
Assistente alle Costumi: Juliano Lopes
Disegno Luci : Anselmo Zolla, José Possi Neto , Joyce Drummond
Direzione Musicale : Felipe Venancio
Scene : Renata Pati, Brito Antunes, Jose Possi Neto
Video : Estúdio Preto e Branco
Partecipazione Straordinaria :Marilena Ansaldi
Ballerini : Alexandre Nascimento, Anderson Ribeiro, Beth Risoléu, Dilênia Reis, Edgar Dias, Israel Alves, José Perez, Jurandir Fanarof, Laudnei Delgado, Laura Mayer, Liliane Benevento, Liris do Lago, Luciano Martins, Mara Mesquita, Melissa Soares, Renata Almeida, Sérgio Galdino, Vera Lafer
Maestri di Balletto :Liliane Benevento e Gustavo Lopes
Assistente alle coreografie : Gustavo Lopes, Liris do Lago
Assistente alla Produzione : Gil Reichmann
Bibliotecaria : Jane Baruque
Manutenzione : Vilma Costa , Lourdes Braga
Tecnico responsabile : Joyce Drummond
Back Stage : Elinah Jacqueline e Raquel Balekian
Acconciature : Cassolaris
Foto :Arnaldo Torres e Silvia Machado
Consulente Internazionale : Guy Darmet
Direzione Artistica :Anselmo Zolla
Direzione Generale :Evelyn Baruque
Direzione Italia : Antonio Gnecchi Ruscone
CON IL SOSTEGNO STRAORDINARIO DELLA KLABIN
L’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza onlus è stata costituita il 10 dicembre 2004, con finalità di diffondere i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani affinché questa sia la CARTA su cui fondare gli accordi tra le nazioni e i popoli della Terra.
Progetti
Gioventù per i Diritti Umani
Gioventù per i Diritti Umani ha lo scopo di rendere noti e insegnare i diritti dell’Uomo ai giovani di tutto il mondo, aiutandoli così a diventare validi sostenitori e promotori della tolleranza e della pace. Viene fondato, a livello internazionale, dalla Prof.ssa Mary Shuttleworth, da molti anni preside ed educatrice, nonché Presidente di Youth for Human Rights International. Youth for Human Rights International ha prodotto l’opuscolo illustrato “Che cosa sono i Diritti Umani?” per aiutare a divulgare e insegnare i diritti dell’Uomo anche ai più giovani. A seguito dell’ampio successo riscontrato, l’opuscolo è stato stampato in molte lingue e distribuito gratuitamente in più paesi del mondo; ne sono state prodotte diverse versioni sia cartacee sia su spot video esclusivi. I 30 diritti umani, infatti, sono diventati 30 spot video e vengono utilizzati da diverse scuole quale strumento didattico sui diritti umani
United For Africa
il progetto “UNITED for Africa” ha lo scopo di garantire un futuro al continente africano portando aiuti concreti. Il Progetto si prefigge di costruire scuole per garantire il diritto all’istruzione, un diritto fondamentale indispensabile per la costruzione di un futuro, e di dare anche altri aiuti necessari come quello di fornire materiale e strutture sanitarie per assicurare il diritto alla vita. Lo spirito è quello di contribuire a mettere questi popoli in condizione di diventare autosufficienti e potersi costruire e mantenere un futuro con le proprie mani. La consegna di tali beni è iniziata, sempre effettuata in prima persona, nel dicembre 2007. Le iniziative e gli eventi tenuti sino ad oggi hanno visto la partecipazione di rappresentati di governo, politici, leader religiosi, insegnanti, educatori, studenti, genitori, manager, oltre che straordinari artisti di ogni genere, UNITED, UNITI appunto, oltre ogni barriera di razza, colore, credo ed etnia, in uno scopo comune benefico perché “I diritti umani devono essere resi una realtà, non un sogno idealistico”, come recita l’emblematica citazione dell’umanitario L. Ron Hubbard, scelta come motto dall’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza onlus.
Artisti per i Diritti Umani
Nel 2008, per celebrare il 60esimo anniversario della Dichiarazione Universale, nasce il progetto “Artisti per i Diritti Umani”, il cui scopo è di promuovere e far conoscere, tramite l’arte, i suoi 30 diritti, così da contribuire maggiormente a renderli una realtà. Il progetto italiano si ispira all’esistente progetto Artists for Human Rights fondato dall’attrice americana Anne Archer e, sulla scia di questo, si prefigge di far partecipare artisti con scopi simili. Fin dall’alba dei tempi, l’arte e gli artisti sono stati precursori dell’evoluzione dell’Uomo e laddove l’arte fu oppressa, la cortina del buio e dell’ignoranza calò sull’umanità di conseguenza. Nella misura in cui l’artista esprime concetti sani ed umanitari, i diritti umani e la tolleranza saranno in grado di permeare la nostra società con conseguenze positive per ognuno di noi.
www.dirittiumanietolleranza.org
www.youthforhumanrights.org