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Musical

La Lupa – Suspiri d’Amuri, Musical-Opera Popolare: le prime info

Oggi vi propongo in anteprima un nuovo musical – opera popolare, presentato dalla Compagnia degliEventi, in collaborazione con Accademia di danza – Balletto di Sicilia: “La Lupa – Suspiri d’Amuri”, Musical-Opera Popolare, (liberamente ispirata alla novella “La Lupa” di Giovanni Verga; Produzione Musicale, Alberto Fidone; Coreografie, Ernesto Forni; Musiche e Testi, Salvo Guglielmino).

Il debutto nazionale, sarà al Teatro Metropolitan di Catania il 5 Dicembre.
Si tratta di un’Opera patrocinata dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Ecco cosa dice la cartella stampa che mi è arrivata:

“Della novella di Verga del 1880, ne abbiamo voluto modificare la prospettiva.

Tutto è già accaduto. Il dramma si è già consumato.

Una nuova e suggestiva forma narrativa affidata, in parte, ad un Nanni “ranni” (adulto) che racconta e rivive una storia in cui eros e morte, desiderio e colpa, orgoglio e passione, diventano i vettori trainanti.

Nanni maturo e consapevole, si muove tra passato e presente, tra l’amore e la morte.

Adesso, Nanni – che visse da protagonista quella storia- ha il distacco di “ trenta anni dopo”.

La Sicilia gli appare, come quella descritta da Verga, terra perduta e sempre amata.

“Terra lasciata con le mani ancora sporche di sangue”.

L’incesto, nel tempo, si è tramutato in passione, attrazione, rimorso, rimpianto; ma non è più un incantesimo infernale in cui si sente intrappolato.

La seconda sequenza narrativa si apre con il ritratto iniziale della Lupa.

Si mettono in luce:

– le caratteristiche principali della Lupa;

– l’esplodere della sua passione per il bel giovane Nanni, che è tornato da soldato;

– l’indifferenza ed il rifiuto di Nanni;

– il momento in cui Nanni le chiede la figlia Maricchia in moglie;

– il soddisfacimento del suo insaziabile sentimento carnale, raggiungibile adesso attraverso l’uso della figlia Maricchia, diventata ormai vittima sacrificale.

La terza sequenza si apre con l’immagine della Lupa in preda a una sorta di follia dettata dalla passione insoddisfatta:

– con la narrazione del primo compiersi del rapporto incestuoso;

– con la connivenza di Nanni, che non viene delineato solo come una vittima, poiché è tangibile la volontà del ragazzo di incontrare e rincontrare la donna;

– con Maricchia che subisce un’evoluzione al concretizzarsi dell’incesto; anch’essa ora assume in parte la caratteristica peculiare della madre, seppur attenuata.

Ora ama quell’uomo che gli è stato dato con una certa brutalità.

In seguito, il giovane Nanni, in prossimità della morte, a causa di un calcio ricevuto dal mulo, rafforza i propositi di ravvedimento.

La personificazione della Morte è rappresentata da una bella ed ammaliante figura che vuole portarlo con sé, prima che il diavolo torni a tentarlo.

La sequenza conclusiva viene introdotta dalla minaccia del povero Nanni: “Non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’e vero Iddio, vi ammazzo!”.

La Lupa obbedisce solo alla forza della propria passione e ad essa rimane fedele fino a sfidare la morte.

La morte rappresenta, infatti, il momento di massima affermazione del personaggio che è disposto a sacrificare anche la prospettiva della propria vita per rimanere coerente con i propri ideali.

“Non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi”

Nell’epilogo incontriamo un Nanni maturo, a cui avevamo affidato parte della narrazione dell’opera stessa, con la sua disperazione, ancora evidente.

Anche nel tempo, il binomio amore-morte resta ancora inscindibile.

La visione che abbiamo voluto dare, pur attenendoci ad una buona parte del testo originale della novella di Verga, è senza dubbio contemporanea.

Contemporanea nella scelta voluta della non-scenografia. Contemporanea nelle coreografie, scegliendo la danza come messaggio forte e primario ,eliminando totalmente la teatralità folkloristica e – di conseguenza – tutto ciò che è recitativo e rappresentativo anche sotto il contenuto costumistico. A tal proposito gli abiti rappresenteranno il candore, ma anche la parte scura dell’essere umano. Ed ancora la passione e il sangue.

Per intenderci: non ci saranno né coppole, né lupare.

Tutto sarà affidato all’intensità dei testi , delle musiche, delle voci dei cantanti, degli arrangiamenti, dei ballerini del Balletto di Sicilia e dei Dogma Union Crew (gruppo maschile di hip-hop ) che creeranno insieme, una miscela di grande e delicata energia. Questa è la nostra visione di “ Musical- Opera Popolare “.

L’unico aspetto teatrale – volutamente ricercato- sarà rappresentato dal personaggio della Lupa.

Anziché sviluppare l’azione solo teatralmente, abbiamo voluto allestire uno spettacolo in cui i cantanti interpreteranno i brani in forma quasi concertistica, alternandosi al corpo di ballo che esegue le coreografie separatamente.

Oltre alla Lupa, a Nanni e a Mara sono stati aggiunti – per una scelta autorale/registica – i personaggi di “ Nanni ranni “, un Nanni maturo che torna nei luoghi del dramma, del prete che perse la sua anima per la Lupa, ed infine la personificazione della Morte sempre presente, spietata e sensuale nello stesso tempo.

Sono stati invece eliminati gli altri personaggi legati al dramma teatrale”.

Compagnia delle fiere & eventi via dell’Avena 7 Catania

www.lalupasuspiridamuri.com info@lalupasuspiridamuri.com

ALBERTO FIDONE (17 marzo 1978), dopo un percorso di studi classici sotto la guida del M° Nello Nicotra, che lo porta a diplomarsi in contrabbasso nel 2004 e a conseguire nel 2007 la laurea specialistica in discipline musicali ad indirizzo Interpretativo-Compositivo con il massimo dei voti, decide di dedicarsi totalmente al jazz. Allo studio classico ha affiancato da sempre lo studio del basso elettrico e del contrabbasso nella musica moderna. Infine nel 2010 ha conseguito la Laurea in Jazz con il massimo dei voti, la lode e menzione, presso il conservatorio “A. Corelli” di Messina.

La sua attività artistica si muove dalla musica classica all’etnico, dal pop al jazz e ciò si ritrova nella sua discografia, sia al contrabbasso che al basso elettrico. È stato primo contrabbasso di diverse orchestre siciliane, ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica del Teatro Massimo di Catania ed è apprezzato contrabbassista in gruppi da camera affrontando repertori che spaziano dal barocco alla musica del ‘900. Collabora con i maggiori musicisti jazz siciliani e non solo. Nel 2005 vince con “The Bellini Jazz Quintet” il Premio Nazionale delle Arti, categoria jazz. Attualmente insieme a Peppe Tringali e Seby Burgio è impegnato in un progetto di musiche originali confluite in un disco uscito nel 2011 per Abeat Records. Con questo trio hanno già avuto larghi consensi, sono stati finalisti all’European Jazz Contest, vincitori del premio “Pippo Ardini”, del Concorso Nazionale Città di Treviglio – Nuovi Talenti Jazz organizzato da Jazz Club Bergamo, Premio Musicale “Paolo Randazzo”, Concorso Musicale Europeo Città di Filadelfia – Premio Speciale “Paolo Serrao”, Baronissi Jazz Contest e Barga Jazz Contest. Inoltre loro tre costituiscono la sezione ritmica dell’Orchestra Jazz Del Mediterraneo.

Ha suonato con: Andrea Beneventano, Seby Burgio, Giovanni Mazzarino, Dino Rubino, Riccardo Zegna, Peppe Arezzo, Francesco Cafiso, Maurizio Giammarco, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Max Ionata, Orazio Maugeri, Michael Rosen, Pietro Tonolo, Scott Aruda, Franco Cerri, Giuseppe Mirabella, Paolo Sorge, Sergio Amato, Nicola Angelucci, Tony Arco, John Arnold, Stefano Bagnoli, Mimmo Cafiero, Massimo Manzi, Peppe Tringali, Jenny B, Rossana Casale, Barbara Casini, Gaetano Riccobono, Cinzia Spata, Gegè Telesforo, Manuela Villa. E con l’Orchestra Jazz del Mediterraneo: Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Maurizio Giammarco, Roberto Rossi, Barbara Casini, Paolo Silvestri.
Apprezzato docente di basso elettrico e contrabbasso, nonché di armonia ed elementi di composizione, grazie all’esperienza maturata in più di 10 anni d’attività didattica.

Ernesto Forni (Catania 06/12/1963).

1980: Inizia gli studi di danza classica a Catania.

1982: Si trasferisce A Roma dove continua i suoi studi della tecnica accademica con i maestri :Victor Litvinov , Margarita Traianova , Ricardo Nunez.
Mentre per la tecnica Jazz e Funky /Jazz con i maestri : Roberto Salaorni, Tony Ventura ( coreografo di molteplici programmi televisivi ) e Clyde Barrett.

1983: Ha il suo primo contratto di lavoro con l’Ente Lirico Teatro dell’Opera di Roma ,
Direttrice del ballo Maya Plitseskaya ( Etoile internazionale del teatro Bolshoi di Mosca ), danzando in numerosi balletti di repertorio classico.
Nello stesso anno prende parte anche alla stagione estiva presso le Terme di Caracalla ,dove danza accanto a stelle come Raffaele Paganini, Vladimir Vassiliev, Ekatarina Maximova, Margherita Parrilla attualmente Direttrice dell’Accademia Nazionale di danza.

1984: Stagione invernale ed estiva presso il Teatro dell’Opera di Roma accanto a stelle dell’ American Ballet Theatre.

1985: Stagione invernale in compagnia con Vladimir Derevianko e Diana Ferrara in tourneè in diversi teatri italiani. Nello stesso anno supera l’esame d’idonietà al VI corso di danza presso l’Accademia Nazionale di Danza a Roma imparando i meccanismi d’insegnamento della tecnica Vaganova. Per l’estate a Genzano danza all’interno del Festival dell’Infiorata

1986: Stagione invernale danza nel ruolo principale dell’opera contemporanea Salvatore Giuliano in prima mondiale al Teatro dell’Opera di Roma. Nello stesso anno entra a far parte del corpo di ballo del Teatro Massimo V. Bellini di Catania, dove per le sue brillanti doti tecniche , è chiamato a ricoprire ruoli da solista nei balletti Oberon con regia di Ionesco , Romeo e Giulietta coreografia di Vittorio Biagi.
Stagione estiva, musical Lisistrata con Oreste Lionello e Maria Grazia Buccella .

1987: Rai 2, balla nella sigla televisiva del programma Show di Primavera con Andrè De La Roche ed Heater Parisi coreografie Franco Miseria a Montecatini ( trasmissione televisiva che in seguito prenderà il titolo di Serata d’Onore ), presentata da Pippo Baudo

1988: Tra maggio e giugno danza come solista nell’opera Aida di G.Verdi per l’inaugurazione della valle dei templi del parco giochi di Gardaland. Successivamente danza al Teatro Nuovo di Verona in Coppelia nel ruolo principale e nella stessa produzione nella Compagnie des Ballets Classique de Jorge Bonfilli a Montecarlo e successivamente in tourneè in diverse località francesi.

1988: E’ ingaggiato presso il Teatro di Stato di Zagabria dove danza in Medea.

1989: Stagione invernale presso il Teatro Massimo V. Bellini. Di Catania.

1989: Taormina Arte per Rai 1 presentata da Pippo Baudo coreografia e regia Gino Landi,

1989:Rassegna Siciliana di giovani talenti alle Terme di Acireale , serata presentata da Daniele Piombi , dove riceve il premio come migliore talento Siciliano dell’anno.

1989: Debutta la compagnia di danza “ Balletto di Sicilia “, oggi compagnia Zappalà Danza, Direttore Artistico Roberto Zappalà in qualità di maestro del ballo oltre che danzatore solista , collaborazione che durerà 10 anni.

1990 : Settembre , inaugura e dirige insieme al collega Zappalà la scuola di danza del Balletto di Sicilia , centro di formazione per danzatori , definito dalla critica competente come migliore struttura in Sicilia.

1990/93 : Si impegna nelle attività didattiche e organizza per il suo centro Stage con maestri di danza del panorama teatrale che televisivo. Contemporaneamente danza in diverse produzioni della compagnia.

1994: Per Rai 1, organizza nella sua struttura una selezione del corpo di ballo con il collega Zappalà, per la II edizione di Taormina Arte , dove danza in seno alla rassegna, ,serata presentata da Pippo Baudo regia e coreografie di Gino Landi..

1995/96: Danza come solista e canta interpretando il ruolo di Erode nel musical Jesus Christ Superstar regia Massimo Piparo in tourneè per 130 repliche nei migliori teatri d’Italia.
Zafferana , Danza Etna Danza, stage presso scuola del Teatro alla Scala di Milano, Regio di Torino, Florence Dance, firma le coreografie del musical “ La Baronessa di Carini “ di Tony Cucchiara regia di Angelo Tosto , danza in Palermo d’Estate rassegna organizzata da Pino Caruso.

1997: In collaborazione con la Direttrice della scuola del Teatro alla Scala Anna Prina organizza nel suo centro una serie di tre incontri per un corso di aggiornamento per insegnanti e allievi,dove due suoi elementi della scuola vengono ammessi tramite esame nella scuola Scaligera . Nello stesso anno è impegnato a danzare e cantare nel nuovo allestimento del musical Evita, regia di Massimo Piparo.

2002/2014 : Collabora come maestro ospite in diversi centri di danza italiani ed esteri.

SALVO GUGLIELMINO

Salvo Guglielmino, “ricercatore nomade di nuove sonorità musicali”, è un cantautore e pianista siciliano. Nasce sotto il fuoco vivo dell’Etna, in una Catania vulcanica, ricca di energia, ispirazione e contaminazioni.

E’ artefice, insieme a Romano Mussolini e all’ Associazione “Umbria Jazz Festival”, della realizzazione di “Etna jazz” (1996-2002),uno dei più grandi jazz festival italiani.
Dal 1996 al 1999 è nella produzione del musical “La baronessa di Carini”.
Nel 2002 fonda la Piccola Orchestra “Theatricantor”, con lo scopo di creare un sound unico ed originale, che non rinuncia ai suoni di matrice jazz e swing, mantenendo sempre una forte impronta latina.

Nel 2003 con la Piccola Orchestra realizza una prima opera, stravolgendo alcune famose canzoni della tradizione italiana. E’ un pretesto per dare vita ad un nuovo stile, un marchio di fabbrica, dove ogni influenza, ogni tributo, derivano solo dalla volontà di riproporre in chiave innovativa la tradizionale canzone popolare.
Nel 2004 con il brano “Vorrei insegnarti amore” – di cui è autore- viene inserito tra i 60 “Big” che partecipano alle audizioni di Sanremo 2005, sotto la direzione artistica di Tony Renis.
Da quell’esperienza nasce il primo lavoro discografico: “Vorrei insegnarti amore” (dall’omonimo singolo presentato al Festival). Un album, con dieci brani, in cui a farla da padrone è la canzone d’autore.
Nel 2006 con il singolo “Sarà amore” scala tutte le classifiche delle radio nazionali raggiungendo i primi posti tra le hit.
Dal 2008 collabora alla direzione artistica del Festival “Etna Rock” , di cui è anche presidente di giuria.

Dopo diversi tour con la piccola orchestra Theatricantor, nel 2009 si cimenta con grande maestria in un nuovo progetto: rilegge segmenti di musical della tradizione popolare (Baronessa di Carini, Rinaldo in Campo) e brani legati alla storia della Sicilia, unendo la tradizione musicale popolare siciliana al jazz, al blues e allo swing.
Questo nuovo percorso porta l’artista a scrivere nella lingua della sua terra e a riscuotere enorme successo al X° Festival della Nuova Canzone Siciliana di Antenna Sicilia con il brano “Suspiri d’amuri”. I singoli “Suspiri d’Amuri” e “Anche Solo una Bugia” anticipano la nuova produzione dello spettacolo “Sicily in Latin Swing.”

Nel novembre del 2010, con la produzione artistica del singolo “Miele Amaro “,progetto unico e innovativo, dalle sonorità americane ma allo stesso tempo dal sapore italiano, si piazza tra i primi posti delle hit di tutte le radio nazionali.

Nel 2013 la sua piena maturità artistica si esprime con l’album “Cose dell’altro Jazz” e nei testi e nelle musiche – da lui scritti e composti – del musical popolare“La Lupa-Suspiri d’Amuri”, liberamente ispirato alla novella di G. Verga.
Musical che la “Compagnia degli Eventi”, in collaborazione con l’accademia di danza “Balletto di Sicilia”, metterà in scena a partire dall’autunno 2014.

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