Riflettori su
Prosa

Al Teatro Martinitt arrivano i Clandestini


E se fossimo noi i profughi, in fuga da un’Italia ormai allo sfascio e in cerca di accoglienza e di fortuna?

Al Teatro Martinitt, dal 27 novembre al 13 dicembre, va in scena un futuro non troppo lontano e nemmeno troppo fantescientifico: è l’anno 2031 e la crisi petrolifera ha schiacciato l’Occidente, da cui la gente è costretta a migrare. In un ribaltamento delle parti, i CLANDESTINI di Gianni Clementi approdano con il gommone nella terra promessa -quell’Africa da cui oggi giungono tanti disperati- e, braccati, implorano aiuto.

Ancora una volta al Martinitt si ride, e molto, ma si riflette su un tema di grande attualità, con battute ciniche e irriverenti che vogliono sdrammatizzare ma anche sensibilizzare.
“Clandestini”. Quando gli stranieri siamo noi…

Sotto i riflettori del Teatro Martinitt ancora risate impegnate, ma non troppo. Dal 27 novembre al 14 dicembre, uno scenario grottesco e in qualche modo apocalittico che ci proietta, extracomunitari noi, nell’Africa del futuro. I ruoli si invertono, le domande si capovolgono ma le risposte –quelle giuste- restano sempre le stesse.

Continente nero, anno 2031. Il mondo infine è andato a gambe all’aria. Ruoli ed equilibri economici si sono capovolti. In una sorta di “ritorno al futuro” la crisi petrolifera già in corso ai giorni nostri degenera e lo scenario si delinea inquietante. Tocca a noi occidentali sbarcare sulle coste dell’Africa, diventata la terra promessa, in cerca della fortuna ormai sperperata in patria. Uno spettacolo che travolge e coinvolge, una commedia contemporaneamente rivelatrice, emozionante ed esilarante perché in fondo non c’è nulla di più divertente nella vita, che la vita stessa. Finché si fa per ridere…

CLANDESTINI è una commedia scritta da Gianni Clementi, diretta da Vanessa Gasbarri e con Marco Cavallaro, Alessandro Salvatori, Andrea Perrozzi e Antonia Renzella.

Il futuro è già qui, un futuro in cui è il mondo occidentale a sbarcare clandestinamente sulle coste di un paese africano per cercar fortuna e salvezza. Ora tocca a noi occidentali essere i clandestini, gli emarginati, i braccati, gli illegali… Uno spettacolo divertente che affronta però il tema scottante della clandestinità in maniera cruda e diretta, delineando la possibilità che un giorno non troppo lontano potremmo ritrovarci nelle condizioni di dover emigrare in un paese straniero e subire noi la cosiddetta “accoglienza”. Scene di rara intensità, in cui comico e drammatico si fondono in un atto unico, cinico ed irriverente, fatto di tagliente comicità. Con finale a sorpresa.

Info e prenotazioni:
TEATRO MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano – Tel. 02 36.58.00.10
Orario spettacoli: giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 16.30 e ore 21, domenica ore 18.
Biglietteria: da martedì a sabato ore 10-20, domenica ore 15-17.30; lunedì chiuso.
Ingresso: 20 euro – Abbonamenti a partire da 100 euro per 11 spettacoli.

Il Martinitt
Un giovane teatro dai grandi numeri (30.000 spettatori lo scorso anno e già 1600 abbonamenti in sole 4 stagioni) che crede davvero nei nuovi talenti di casa nostra, tanto da riservare loro il suo palcoscenico in esclusiva e da aver indetto il concorso “Una Commedia in cerca d’autori”, dedicato ad autori tra i 18 e i 40 anni, residenti in Lombardia. In premio la soddisfazione di veder il proprio testo diventare un vero e proprio spettacolo, che andrà in tournée in varie piazze d’Italia.

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