Oggi vi segnalo lo spettacolo FÄK FEK FIK – LE TRE GIOVANI – WERNER SCHWAB, promosso e patrocinato dal Forum Austriaco di Cultura di Roma, e in scena al Saluno Teatro dal 9 all’11 gennaio 2015.
Lo spettacolo sarà in scena con tre repliche giornaliere, la prima alle 19:00, la seconda alle 21:00 e la terza alle 23:00.
Si tratta di un lavoro sulla drammaturgia di Werner Schwab, drammaturgo austriaco ribelle e iconoclasta, che ha lasciato opere intrise di tragica ironia. Il lavoro, nato da un’idea di Dante Antonelli, già noto nel panorama teatrale romano e italiano per l’intensa regia de “La cocciutaggine”, è un inedito e interessante esperimento di drammaturgia collettiva.
FÄK FEK FIK – LE TRE GIOVANI – WERNER SCHWAB
TEATRO SALAUNO – ROMA – SAN GIOVANNI
9 – 10 – 11 GENNAIO 2015 H 21.00
Con il sostegno di
Forum Austriaco di Cultura Roma / Österreichisches Kulturforum Rom
Intero 10 Euro
Ridotto 8 Euro
Per prenotazioni:
06 98182993
teatrosalauno@gmail.com
Tre giovani attrici affrontano il paesaggio dei riferimenti della produzione del drammaturgo austriaco Werner Schwab con l’obiettivo di realizzare una scrittura originale, che inizia dove lo spettacolo Le Presidentesse finisce, portando sulla scena quello che Schwab stesso non ha mai scritto. Lo ha consegnato come una visione ai posteri, alle future generazioni di giovani dissidenti: una cucina vuota, uno schermo che diventa sempre più grande, desideri d’amore sempre più contorti e incerti, emarginazioni sempre più silenziose, periferie di un mondo globalizzato al centro di un’indagine acuta e ironica, appassionata ma spietata.
Sul palcoscenico, tre donne giovani e belle interpretano Le Presidentesse con esasperata, cinica e urlata cattiveria. Così Werner Schwab chiude il suo testo: le tre pensionate, intrappolate in una cucina, sono ora libere di accomodarsi, come anonime spettatrici, in una fila di platea. Le tre giovani le hanno sostituite e ricominciano il lavoro da capo ma con lo spirito della loro età, con la follia urlata della loro giovinezza emarginata, arrabbiata. Impossibile per Erna, Grete e Maria sostenere un simile affronto, si alzano e cercano in ogni modo di abbandonare la sala. Escono tutte e tre. Sul palcoscenico la rappresentazione prosegue ancora per un certo tempo.
L’Europa è un deserto senza scena, la parola è quella di una lingua ufficiale che non parla nessuno. Rimangono le minoranze, le sottoculture, le comunità con i loro messaggi interrotti dai rumori gracchianti e assordanti dei televisori, dalle immagini di un mondo che non concede ascolto, nemmeno alle voci che gridano più forte. Bandiere bruciate, bestemmie urlate, una fatica che trova sfogo solo nel non essere più niente. La tana è il mondo, il mondo una tana, per una generazione povera e avara, di denari e di passioni, costretta distesa sui materassi ad aspettare che il tempo scorra. L’unica alternativa è l’esposizione, correre il rischio di impegnarsi, raccontare se stessi.
Lo SCH.lab è un progetto pedagogico e di ricerca realizzato con il sostegno di Duncan 3.0 da Dante Antonelli e Daniele Sterpetti sui Drammi Fecali di Werner Schwab. Il processo creativo, messo in moto durante le fasi del laboratorio e la residenza alla Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli, attraverso un percorso di realizzazione di diverse performance individuali e collettive in forma di materiali per la scena, ha portato il gruppo di lavoro a individuare nel finale de Le Presidentesse lo spiraglio per la creazione di un lavoro originale.
FÄK FEK FIK – LE TRE GIOVANI – WERNER SCHWAB è un lavoro autorale e interpretativo che nasce dalla drammaturgia di Werner Schwab, così necessaria per i nostri tempi e nei nostri luoghi pubblici, e che vuole essere anche un omaggio a questo autore così radicale, alle sue riflessioni, al suo immaginario, alle sue provocatorie posizioni.
Per prenotazioni
TeatroSalaUno
Porta San Giovanni, 10 Roma
tel: 06 98182993
email: info@salauno.it
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FÄK FEK FIK – LE TRE GIOVANI – WERNER SCHWAB
da un’idea di Dante Antonelli
con Marta Badiluzzi, Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli
drammaturgia collettiva a cura di Dante Antonelli
ambiente scenico. Francesco Tasselli
ambiente sonoro. Samovar
costumi. Nina Ferrarese
gestione progetto. Annamaria Pompili
ufficio stampa. Marta Scandorza
foto. Gabriel Volver Savanelli
video. Francesco Tasselli
illustrazioni. Serena Schinaia
progetto grafico. Donato Loforese