World Entertainment Company è lieta di presentare per la prima volta a Milano “Sleeping Beauty”, lo spettacolo del grande coreografo inglese Matthew Bourne, acclamato per la sua indimenticabile e trasgressiva versione di “Swan Lake”.
Lo show torna in Italia e va in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano dal 5 maggio 2016, dopo le date del giugno 2013 che avevano conquistato il pubblico del Ravenna Festival.
Con Sleeping Beauty Matthew Bourne completa la trilogia sulle musiche di Čajkovskij iniziata nel 1992 con Nutcracker! e continuata nel 1995 con Swan Lake. La fiaba di Perrault che narra di una principessa caduta in un sonno lungo cent’anni a causa di un incantesimo divenne un balletto nel 1890 per mano del coreografo Marius Petipa sulle musiche di Čajkovskij.
Matthew Bourne prende questa data come punto di partenza ambientando il battesimo di Aurora, l’eroina di questa storia, nell’anno della prima presentazione del balletto; al culmine del periodo fin-de-siècle quando fate, vampiri e opulenza decadente nutrivano l’immaginario gotico. Con lo scorrere degli anni Aurora cresce e ci spostiamo nella rigida età edoardiana; una mitica età dell’oro fatta di lunghi pomeriggi estivi, partite di croquet e danze alla moda. Anni dopo, al risveglio dal suo lungo sonno, Aurora si ritrova nell’età moderna, un mondo più misterioso e fantastico di qualsiasi fiaba!
Matthew Bourne ambienta la fiaba in un inquietante scenario gotico; il tradizionale scontro tra bene e male e il tema della rinascita fanno da sfondo ad una storia d’amore soprannaturale che attraversa i secoli e che neanche lo scorrere del tempo può ostacolare. Per questa creazione, Matthew Bourne si avvale di nuovo dei suoi fidati collaboratori: i pluripremiati Lez Brotherston per le scene e i costumi, Paule Constable per il design luci e Paul Groothuis per il sound design.
Un appuntamento imperdibile con una favola gotica per tutte le età. La storia tradizionale del bene contro il male e la rinascita saranno capovolte nella creazione di un racconto d’amore soprannaturale che il passaggio del tempo stesso non può ostacolare.
Ruoli principali
Re Benedetto
Regina Eleonora
Aurora, loro figlia
Leo, un giardiniere
Carabosse, la Fata oscura
Caradoc, suo figlio
Conte dei Lillà – Re delle Fate
Ardor, Hiberna, Autumnus, Feral e Tantrum – Fate
Visconte Aubrey e Lord Rupert – pretendenti di Aurora
Miss Maddox – la balia di Aurora
Flossie, Archie, Bertie – i domestici preferiti di Aurora
Dawn – la figlia di Aurora e Leo
SINOSSI
Prologo
C’erano una volta un Re e una Regina molto infelici perché non erano mai stati benedetti dalla nascita di un figlio. In preda alla disperazione, il Re chiese aiuto alla Fata oscura, Carabosse, che promise di dargli un figlio, ma quando poi il Re dimenticò di mostrarle gratitudine, la fata cattiva ordì una terribile vendetta. In una notte di tempesta, una nera figura alata (la stessa Carabosse) porta a Palazzo una bambina in lacrime, rapita ai legittimi genitori.
Atto primo – Residenza di campagna della famiglia reale (1890)
La piccola Aurora è una bimba vivace, terribile con la Signorina Maddox che le fa da governante, ma serena e ben educata con i propri genitori, la Regina Eleonora e Re Benedetto. La bimba viene messa a letto con la finestra aperta, così da permettere la visita delle Fate sue madrine, esseri indomiti e soprannaturali, gotiche creature di un altro mondo. Ardor, Hiberna, Autumnus, Feral e Tantrum, a turno, offrono i loro doni, seguite dal Conte dei Lillà, Re delle Fate. Prima di andarsene, creano attorno alla culla di Aurora un cerchio di candele che servirà a proteggerla. Ma in una notte di tempesta, i servitori di Carabosse, metà uomini e metà bestie, vengono a minacciare la signorina Maddox. All’ingresso di Carabosse, fredda e maligna, la governante tenta coraggiosamente di proteggere Aurora. Svegliati dal frastuono, arrivano il Re e la Regina. Carabosse e il suo seguito spariscono, lasciando una isterica signorina Maddox e una culla vuota: Aurora è stata rapita. Carabosse ricompare con la bimba in braccio cui lancia una maledizione, spiegando ai genitori che, al raggiungimento della maggiore età, la ragazza si pungerà un dito con la spina di una rosa nera, addormentandosi per sempre. Durante il discorso di Carabosse, ricompaiono il Conte dei Lillà e le Fate. Pur non potendo infrangere la maledizione, riescono a mitigare il destino di Aurora: il suo sonno non sarà eterno ma durerà cent’anni finché un bacio di vero amore non spezzerà l’incantesimo. Carabosse se ne va, lasciando la ritrovata Aurora tra le braccia protettive del Conte dei Lillà e delle Fate madrine.
Atto secondo (1911)
Aurora ha ormai raggiunto la maggiore età, e la famiglia reale festeggia. Dopo che Carabosse è morta in esilio, si pensa che anche la maledizione si sia estinta con lei. Suo figlio Caradoc, però, piange ancora il lutto e medita vendetta. Aurora è una ragazza ribelle, spensierata e simpatica, che riesce sempre ad avere la meglio sulla sua governante, la signorina Maddox, che, in camera, cerca di agghindarla per la festa. Leo, giovane giardiniere e suo innamorato d’infanzia, si arrampica fino alla finestra per lasciarle sul letto una rosa. I due giovani si amano in segreto, all’insaputa dei genitori della ragazza, che la vogliono sposata all’uomo “giusto” e non ad un semplice giardiniere. È estate e la festa si tiene in giardino: una tipica festa edoardiana con danze, partite di tennis e croquet, pic-nic e lunghi cocktail.
La ragazza viene presentata ai suoi aristocratici pretendenti, che a turno ballano con lei. Leo, passando con la carriola, la vede circondata dai suoi ammiratori, irraggiungibile. Ma la ragazza non è ancora pronta per accasarsi, e sgattaiola fuori sfuggendo ai suoi pretendenti. Scappando si imbatte in Caradoc, l’affascinante ma sinistro figlio di Carabosse, entrato senza farsi notare. Aurora ne è ipnotizzata, e cade preda del suo incantesimo. Caradoc ha con sé una rosa particolarmente scura, e sembra volerla donare ad Aurora, ma mentre lei sta per prenderla scoppia un breve temporale estivo che la salva: la ragazza si libera dal suo abbraccio e lui, nella confusione, ne perde traccia. Tutti corrono ai ripari portando in salvo tutto quel che possono.
Leo corre a ripararsi in un angolo lontano del giardino, infastidito dalle attenzioni che Aurora riceve dai suoi pretendenti. Incurante della pioggia si prende cura delle sue rose, ma arriva Aurora, zuppa di pioggia: i due danzano, allegri e appassionati, ma negli ultimi fatidici momenti Aurora si punge un dito con la rosa nera nel frattempo portata da Caradoc, scivolando così in uno stato apparentemente privo di vita. Leo cerca disperatamente di rianimarla. Gli altri invitati arrivano sul posto, quasi si fossero accordati per cercare Aurora. La ragazza sembra riprendere i sensi per un attimo, nel disperato tentativo di aggrapparsi alla vita, ma cade nelle braccia di Caradoc. Il Re e la Regina arrivano appena in tempo per vedere Caradoc puntare il dito contro Leo, accusato di averle incurantemente permesso di pungersi il dito con le sue rose. Furibondo, il Re ne ordina la cattura, ma Leo riesce a fuggire. Anche il misterioso Caradoc scappa, giusto in tempo per evitare l’arrivo del Conte dei Lillà, che, fedele alla promessa fatta, trasforma la condanna a morte della giovane in un sonno lungo un secolo. Aurora entra così nella Terra dei Sonnambuli: il suo corpo fluttua nell’aria come una nuvola, accompagnata nel nuovo mondo dal Conte dei Lillà, che poi, con una grossa chiave ornata, chiuderà i giganteschi cancelli del palazzo, imprigionandovi la ragazza fino al momento del risveglio. Davanti all’ingresso principale, chiuso fuori, nel mondo reale, attende Leo, sconvolto per quello che crede di aver fatto e per il pensiero di dover rimanere senza l’amata Aurora per cento anni. Il Conte dei Lillà, vedendo il suo dolore, capisce che l’amore tra i due giovani è sincero: essendo un vampiro e mosso a pietà per la coppia, decide di dare Leo la vita eterna.
Atto terzo (2011)
I cancelli del palazzo, ormai coperti dalla vegetazione, sono meta di turisti desiderosi di farsi fotografare davanti ai cancelli del famoso palazzo addormentato, in cui, secondo la leggenda, è rinchiusa una principessa. Leo attende ancora davanti a quei cancelli: veste abiti contemporanei, ed ha un paio di alucce. In mezzo a un gruppo di turisti, Leo scorge il Conte dei Lillà: questi gli comunica che è giunto il momento che i cancelli si aprano e che lui ritrovi la sua Aurora. È Leo allora ad aprire i cancelli rivelando una splendida, misteriosa foresta di alberi bianchi, la Foresta dei Sonnambuli, luogo incantato abitato da figure sospese tra due mondi. Il giovane si muove alla ricerca dell’amata, scortato dal Conte dei Lillà. All’improvviso la vede: è ancora lontana, ma gli sta offrendo una rosa, allora Leo la segue nel profondo della foresta, dapprima guidato delle Fate e poi da solo, per dar prova del proprio amore per lei. Aurora dorme nella sua camera, sorvegliata da Caradoc e dai suoi scagnozzi. Cent’anni sono passati, e Caradoc tenta invano di risvegliare Aurora con un bacio, senza riuscirci perché il suo non è vero amore. Arriva Leo, ma cade nella trappola: risveglia Aurora con un vero bacio d’amore, giusto in tempo però per farsela di nuovo portare via, costretta a sposare Caradoc.
Atto quarto (ieri)
L’antico palazzo è oggi un gotico spazio per matrimoni, modernamente decorato a festa. Arrivano gli invitati al matrimonio di Caradoc e Aurora: indossano abiti gotici, costumi da fata e ali finte. Aurora, anche se sveglia, sembra ancora sotto incantesimo. Leo e il Conte dei Lillà si intrufolano di nascosto, passando inosservati tra gli invitati. Al culmine della festa entra una figura dalle gigantesche ali nere, coperta da un mantello è Caradoc, che rivela finalmente la sua vera natura, sfoderando un coltello sacrificale. Aurora gli si avvicina come in trance, sdraiandosi ai suoi piedi, ma mentre Caradoc solleva in aria il coltello, il Conte dei Lillà e le Fate lo attaccano, disarmandolo e spezzando l’incantesimo che lo lega ai suoi seguaci, che gli si rivoltano contro. Il Conte dei Lillà riesce finalmente ad ucciderlo, mentre Aurora resta sdraiata, immobile. Leo cerca di rianimarla, poi ricordandosi dell’incantesimo, la bacia di nuovo sulle labbra: Aurora si risveglia tra le braccia dell’uomo che da cento anni non ha mai smesso di amarla.
Epilogo
Aurora e Leo preferiscono lasciare il mondo moderno e tornare nella foresta a vivere la vita semplice delle fate, che la modernità emargina e bandisce. E avranno una bambina, Dawn, bella, vivace e affettuosa come la madre.
MATTHEW BOURNE
Matthew Bourne è universalmente considerato come il coreografo- regista più noto del Regno Unito. Creatore della celeberrima versione di Swan Lake, vincitore per ben cinque volte del premio Olivier, è l’unico regista britannico ad avere vinto il prestigioso Tony Award sia come Miglior Coreografo che come Miglior Regista di musical.
Inizia a studiare danza e coreografia all’età di 22 anni al Laban Centre di Londra. Diplomatosi nel 1985 ha poi trascorso un anno con la Transition, la compagnia del college. Dopo 14 anni ha concluso la sua carriera di danzatore professionista nel 1999.
Dal 1987 al 2002, Matthew Bourne è stato il direttore artistico della sua prima compagnia, la Adventures in Motion Pictures. Le produzioni della APM sono state presentate con sempre maggiori riscontri di pubblico in
tutto il mondo: New York, Tokyo, Hong Kong, Mosca ma anche in numerosi teatri in Europa, Australia e Stati Uniti. Tra le opere create per AMP: Overlap Lovers, Spitfire, Buck and Wing, The Infernal Galop, Town and Country (Olivier nomination), Deadly Serious, The Percys of Fitzrovia, Nutcracker! (Olivier nomination), Highland Fling, Swan Lake (due Tony Award, Drama Desk, Outer Critics’ Circle, Astaire Award, Olivier Award, South Bank Show Award, Time Out Award, LA Critics’ Circle, MEN Award, Dramalogue Award), Cinderella (Olivier Award, LA Critics Award), The Car Man (Evening Standard Theatre Award, Manchester Evening News Award, Olivier nomination).
Nel 2002 Matthew ha creato, insieme a Robert Noble come co-direttore, la New Adventures, sua attuale compagnia, con due produzioni di grande successo. La prima è Play Without Words, che ha debuttato nell’ambito del National Theatre’s Transformation Season e ha ricevuto il premio Olivier come “Best Entertainment”. Nel 2005 questo musical ha iniziato una tournée mondiale a New York, Los Angeles e Mosca. La seconda nuova produzione è Nutcracker! Che, debuttando al Sadler’s Wells nel 2002, ha ricevuto notevole successo di pubblico e la critica; è andata in scena anche durante la stagione successiva con un tutto esaurito, trasmessa su BBC1 e protagonista di un tour mondiale. Nel 2012 ha celebrato il suo ventesimo compleanno con la sua più lunga tournée inglese.
Seguì l’acclamata ripresa di uno delle opere più popolari di Bourne, Highland Fling, al Sadler’s Wells e in tour nel Regno Unito e in Giappone. Nel 2005 una nuova produzione si aggiunse al repertorio della compagnia, Edward Scissorhands, ispirato al film cult di Tim Burton. Rappresentata per 11 settimane al Sadler’s Wells prima di una tourneé in Gran Bretagna e negli Stati Uniti nel 2006/2007, durante la quale è stata insignita del Drama Desk Award come “Best Entertainment”. Nel 2008 fu la prima produzione di danza di una compagnia inglese a essere rappresentata alla Sydney Opera House per un periodo di 3 settimane totalmente sold-out.
La leggendaria produzione di Swan Lake continua a essere rappresentata in tutto il mondo. Dieci anni dopo la sua prima stagione a Broadway ha fatto un ritorno trionfale a New York, , e quest’anno è stata registrata in 3D per SKY Arts con un cast che include Richard Winsor, Dominic North e Nina Goldman.
Con grande successo, nel 2007 torna sulle scene il dance-thriller The Car Man, dimostrando di essere più popolare che mai sia a Londra che in tutto il Regno Unito. Durante l’acclamata tournée, Bourne riceve il Premio Speciale dell’Associazione Impresari Teatrali (TMA) per servizi resi alla Danza, alla gestione delle tournée e alla crescita del pubblico.
Matthew Bourne è Artista Residente al Sadler’s Wells Theatre. La sua compagnia, la New Adventures, ha rapporti speciali con il teatro e il suo pubblico da quasi 20 anni ed è stato invitato ad essere Compagnia Residente nel 2006.
Tra le numerose creazioni di Bourne spiccano anche le coreografie di diversi classici del musical, tra cui Oliver! di Cameron Mackintosh (1994 e 2009, candidato all’Oliver Award) e My Fair Lady (2002, vincitore dell’Oliver Award), oltre alla rivisitazione di South Pacific per il National Theatre (2002). Nel 2004 co-dirige con Richard Eyre e coreografa con Stephen Mear una vera “hit” del West End londinese, il musical Mary Poppins e riceve l’Olivier Award come Miglior Coreografo teatrale. Dopo il debutto nel 2006 al New Amsterdam Theatre di Broadway, dove viene presentato ancora oggi, la creazione ha ricevuto due nominations ai Tony Awards.
Bourne collabora inoltre in alcuni progetti insieme a grandi registi come Trevor Nunn, Richard Eyre, Sam Mendes, Yukio Ninagawa e John Caird; crea coreografie e ruoli per diversi interpreti tra cui Jonathan Pryce, Lynn Seymour, Dawn French, Adam Cooper, David Walliams, Julie Walters, Michael Sheen e Rowan Atkinson.
In ambito televisivo Bourne lavora alla produzione di sue opere teatrali, come Swan Lake (che ottiene nomination all’Emmy Award nel 1996 e nel 2011 in 3D), The Car Man (2001) e Nutcracker! (2003), nonché di opere originali come Late Flowering Lust (1993), ispirata a John Bettjamin, che vede la compagnia di Bourne, la AMP, impegnata con Sir Nigel Hawthorne. È stato protagonista di South Bank Show nel 1997 e nel 1999 ha presentato Dance 4 series su Channel4. Sullo lo stesso canale televisivo, a Natale 2001, è andato in onda il documentario Bourne to Dance. La sua produzione Swan Lake è stata inserita nel film di Stephen Daldry, Billy Elliott.
Tra gli altri lavori firmati da Bourne per il teatro e la danza si citano As You Like It (Royal Shakespeare Company/John Caird), Children of Eden (West End/John Caird), A Midsummer Night’s Dream (Aix en Provence/Robert Carsen), The Tempest (NYT), Show Boat (Malmo Stadsteater, Svezia), Peer Gynt (Barbican/Yukio Ninagawa), Watch With Mother (NYDC), Boutique and The Infernal Galop (Images of Dance e The Sarasota Ballet), Watch Your Step (Irving Berlin Gala), French and Saunders Live (tour britannico), Dearest Love (Ballet Boyz).
Nel 1999 la casa editrice inglese Faber and Faber ha pubblicato “Matthew Bourne and his Adventures in Motion Pictures”, a cura del critico di teatro e danza Alastair Macaulay. È in corso la preparazione della seconda edizione.
Nel 1997 Bourne viene nominato Membro Onorario del suo vecchio college, il Laban Centre, e nel 2007 riceve la Laurea Honoris Causa dalla Open University e dalla De Montford University di Leicester. Nel 2010 anche l’Università di Plymouth gli conferisce lo stesso onore, così come Kingston Univerity e Roehampton University nel 2011.
Matthew Bourne è stato nominato due volte come miglior regista agli Olivier Awards e i suoi risultati nella coreografia sono stati riconosciuti in oltre 30 premi internazionali incluso The Evening Standard Award, South Bank Show Award, Time Out Award e il Astaire Award for Dance on Broadway.
Nel 2001 è insignito di un importante titolo onorifico, l’Ordine dell’Impero Britannico (OBE), per servizi resi nel campo della danza. Nel 2003 riceve il prestigioso Hamburg Shakespeare Prize for the Arts (nell’ambito
della danza unico dopo Margot Fontaine). Nel 2010 è il primo a ricevere il premio British Inspiration per la categoria Arte. Nel 2014 riceve il premio De Valois per “Outsanding Achievement” ai National Dance Awards.
Nel 2008 la sua produzione Dorian Gray, sempre per New Adventures, debutta al Festival Internazionale di Edimburgo. Nel 2010, Swan Lake ritorna nella Grande Mela, al New York City Center e la nuova produzione di Cinderella batte tutti i record al box office del Sadler’s Wells per poi iniziare un tour nel Regno Unito all’insegna del tutto esaurito con più di 200 recite per oltre 240.000 spettatori. All’inizio del 2011 Bourne dirige la produzione New Adventures e Re:Bourne da Il Signore delle Mosche di William Golding al Teatro Reale di Glasgow, uno spettacolo interpretato da ragazzi (non prefessionisti) delle scuole locali.
Nel 2012 Nuctcracker!, a 20 anni dalla sua creazione, da inizio alle celebrazioni per i 25 anni della fondazione di AMP e New Adventures, che includono il revival di Early Adventures, Playwithout words e la prima del nuovo lavoro, Sleeping Beauty, a completamento della terna di capolavori di Čaikovskij. Anche Swan Lake e ripreso nel 2013, e continua a mietere nuovi successi in territori mai prima esplorati come Shanghai e Singapore, oltre che in Australia, Italia, e di nuovo tutto il Regno Unito. Il 2014 vede Matthew Bourne premiato con il prestigioso De Valois Award for Outstanding Achievement, oltre che l’inaugurazione del Matthew Bourne Theatre, a lui dedicato dalla vecchia scuola londinese da lui frequentata in gioventu, il Sir George Monoux College. L’anno termina con una importante ripresa di EdwardScissorhands, in scena durante le festivita natalizie al Sadler’s Wells e poi felicemente in tour nel Regno Unito. Oltre alla ripresa di The Car Man, il 2015 vedra anche Sleeping Beauty calcare di nuovo le scene a Londra, Regno Unito e Asia.
NEW ADVENTURES
La New Adventures è una delle compagnie più richieste in Gran Bretagna. Grazie alla guida del suo direttore artistico Matthew Bourne, ha rivoluzionato il panorama della danza britannica degli ultimi 25 anni. Fondata nel 2002, ha saputo creare un vasto repertorio, che negli anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti dal pubblico e dalla critica, conquistando nuovo pubblico. Spazia da nuove creazioni come Play Without Words, Edward Scissorhands, Dorian Gray, Lord Of The Flies e Sleeping Beauty al ri-allestimento di coreografie della precedente compagnia di Matthew Bourne, la Adventures in Motion Pictures (1987-2002: Nutcracker!, Swan Lake, Highland Fling, The Car Man, Cinderella), oltre al programma misto Early Adventures.
La compagnia è composta da più di sessanta danzatori ed è residente dal 2006 al Sadler’s Wells di Londra, dove si esibisce regolarmente. Ha effettuato tournée in prestigiosi teatri britannici ed esteri (Sydney Opera House, New York City Center, Théâtre du Châtalet di Parigi, il Kennedy Center di Washington e il Moscow Arts Theatre) e presso prestigiosi festival (Edimburgo, Ravenna, Chekhov International Festival). I tour della compagnia hanno toccato numerosi Paesi, tra i quali il Giappone, gli Stati Uniti, l’Australia, la Russia e molti teatri in Europa.
Le produzioni della New Adventures mescolano il fascino popolare con un linguaggio teatrale unico. Negli anni la compagnia ha collezionato dieci nomination al premio Olivier, cinque Manchester Evening News Dance Awards e uno Special TMA award per i tour nazionali. La celebrazione del 25° anniversario della compagnia la vede impegnata in sei diverse produzioni in 32 teatri nel Regno Unito, e culmina nell’ottobre 2012 con la prima mondiale di Sleeping Beauty su partitura di Čajkovskij.
È stata anche pioniera nell’utilizzo del mezzo cinematografico per portare la danza ad un pubblico ancora piu vasto. Il Nutcracker! di Matthew Bourne è stato l’unico balletto trasmesso per intero da BBC1 negli ultimi 30 anni; un adattamento in studio di The Car Man e tuttora un bestseller della danza, e la recente versione in 3D di Swan Lake e il primo balletto girato in 3D per la distribuzione in sala e su dvd.
Nel 2008, la compagnia ha avviato una sua istituzione benefica, Re:Bourne, allo scopo di ispirare e incoraggiare giovani e adulti con un programma annuale di progetti, laboratori creativi ed iniziative educative basati sull’etica del teatro-danza di New Adventures. Nel 2010, in occasione del 50 ° compleanno di Matthew Bourne, e nato il New Adventures Choreographer Award (NACA), che promuove ogni anno il lavoro di un giovane coreografo.
In occasione del 25° anno di Matthew Bourne alla Direzione Artistica, la casa editrice Faber pubblica una versione aggiornata del libro da lui scritto con Alastair Macaulay nel 1999, con il nuovo titolo Matthew Bourne and His Adventures in Dance: vi si racconta la sua storia fino ad oggi, comprendendo l’attuale New Adventures.
Milano – Teatro degli Arcimboldi
Viale dell’Innovazione 20 – 20126 Milano
date:
dal 5 all’8 maggio
giovedì e venerdì – ore 20.30
sabato e domenica – ore 15.00 e ore 20.00
Centralino:
Telefono: + (39) 02.64.11.42.200
– attivo dal lunedì al venerdì ore 10 – 18
Biglietteria:
Viale dell’Innovazione 20 – 20126 Milano
Telefono: + (39) 02.64.11.42.212/214
dal lunedì al venerdì ore 14 – 18
Biglietti
platea bassa gold € 65.00 + diritto di prevendita
platea bassa € 55.00 + diritto di prevendita
platea alta € 45.00 + diritto di prevendita
I galleria laterale € 30.00 + diritto di prevendita
II galleria laterale € 25.00 + diritto di prevendita
CIRCUITO DI PREVENDITA TICKETONE
In rete e in tutti i punti vendita Ticketone
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