Capelli, scritto e diretto da Antonio Lauritano (CLICCA PER INTERVISTA), dopo il sold out ad Alvito, dal 7 aprile sarà a Roma, al Teatro dell’Orologio.

Oggi, ho intervistato per voi la protagonista femminile, Claudia Casale, pronta a darci il suo punto di vista.

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“Uno sguardo all’universo femminile visto con gli occhi di un parrucchiere fra le cui mani passano storie tenute insieme da un ‘trait d’union’: i “capelli”.

Un cammino attraverso l’universo femminile visto con gli occhi di un parrucchiere fra le cui mani passano tanti piccoli mondi in apparenza divisi, ma tenuti insieme da un particolare ‘trait d’union’: i “capelli”. Il protagonista li conserva sotto forma di piccole trecce, vere e proprie tracce di una vita che quasi sempre le donne sono costrette a vivere, prigioniere di un copione già scritto da altri. Un connubio unico e indistinto tra parole e suoni: il testo e la musica sono reciprocamente al servizio l’uno dell’altra, in un groviglio inestricabile, come spesso accade alla vita e… ai capelli.

con:
Andrea DB Pinchera
Claudia Casale

regia ed improvvisazioni musicali dal vivo:
Antonio Lauritano

un testo di Antonio Lauritano
consulenza al testo: Terry Gisi
disegno luci: Matteo Minchella
foto di scena: Stefano Imperato
ufficio stampa: Salvatore Oliva

biglietti per Alvito 7€
in scena a Roma dal 7 al 10 aprile presso il Teatro dell’Orologio (presto tutte le info a riguardo)
info e biglietti 320 7876375

CAPELLI
Di Antonio Lauritano

Sinossi
La domanda che sorge spontanea fin dal principio è: come si concilia un mestiere di puro artigianato con un viaggio quasi escatologico sul mondo femminile, e non solo? In realtà i fini filosofici non sono tra gli obbiettivi dell’autore; quelli che a volte possono sembrare vortici di elucubrazioni nel percorso dello spettacolo, sono in realtà viaggi mentali che ognuno di noi è abituato ad affrontare e un po’ meno ad ammettere. Un monologo che ha il sapore di un dialogo – grazie alla presenza di un “alter ego”- per affrontare un mondo tanto quotidiano quanto strano, ammaliante e quasi mistico. È difficile dire se il fuoco dello spettacolo sia sul protagonista, un esperto parrucchiere dedito all’osservazione acuta del mondo – soprattutto quello femminile – o sulla percezione che egli ha del suo mestiere e sull’effetto che quest’ultimo ha sui rapporti con le clienti. Due attori in scena, costantemente attivi nel vivere una quotidianità non troppo usuale e un musicista il cui ruolo è abbracciare i testi, che siano essi cantati o recitati. Sarebbe riduttivo scomporre il testo in meri capitoli o “parti”, più interessante, invece, è concepire il monologo come un viaggio unico con delle stazioni che offrono la possibilità – e mai l’obbligo – di riflessioni su diversi temi: quanto importante può essere il ruolo delle forbici? Cosa significa la decolorazione per un nemico degli artifici? Com’è il rapporto con il negozio, il santuario del proprio lavoro? Tante sono le domande che vengono indirettamente poste all’attenzione del pubblico e le risposte non pretendono mai di essere verità assolute, ma possibili soluzioni presentate da chi ha una purezza rara dentro di sé, a volte scambiata per stranezza o eccentricità.

18 marzo 2016 ore 20:30
teatro comunale di Alvito (FR)
ANTEPRIMA NAZIONALE
Biglietto unico 7€

dal 7 al 9 aprile 2016 ore 21:00
10 aprile 2016 ore 18:00
Roma – Teatro Dell’Orologio
Sala Orfeo

Biglietto intero – 18€
Ridotto over 60 – 15€
Ridotto studenti (di tutti gli istituti di formazione) e gruppi maggiori di 5 pp – 10€
Ridotto “potenziali clienti del nostro parrucchiere” (donne) – 10€
Ridotto fino a 10 anni – 3€