Era il 2006, quando Peter Pan spiccò ufficialmente il volo.

Ed
in una stagione di grandi ritorni, dopo 4 anni di fermo, il musical
forse tra i più amati dai più piccoli, torna a volare sui palchi
italiani: per ora solo a Milano, al LinearCiak , ma dalla prossima
stagione anche al Teatro Brancaccio di Roma.

Sono passati 10 anni dal debutto, ma lo spettacolo non perde il suo smalto.

Sarà
che abbiamo bisogno di favole, di sogno, di volare per due ore su
un’isola che non c’è, ma che forse c’è dentro di noi, dove alloggia, in
pianta stabile e con diritto di usufrutto, quel fanciullino pascoliano
che reclama, ogni tanto, di essere tirato fuori.

Non
lo trovate? Provate allora ad andare a vedere Peter Pan e può darsi,
dico può darsi, lo riscopriate: vale la pena tentare di credere alle
fate almeno una sera.

Bennato
ci credette anni fa, con il suo album Sono solo canzonette, da cui sono
tratte le canzoni dello spettacolo (tranne La Fata, che viene da Burattino senza fili, prossimo impegno teatrale di MAURIZIO COLOMBI).

Ci
credette, appunto, il regista Maurizio Colombi, che ha voluto oggi
riportare in scena il bambino che non vuole crescere, dopo il successo
di Rapunzel (di cui prende parte della squadra, come il Direttore
Musicale Davide Magnabosco e Cori e arrangiamento vocale Alex Procacci
).

Lo ha fatto con un cast totalmente rinnovato, su cui si è tanto parlato in fase di predebutto.

Manuel
Frattini, il primo straordinario Peter Pan, era in platea, ieri sera,
al LinearCiak e Giorgio Camandona, quello nuovo, lo ha salutato, per un giusto ed
efficace passaggio di consegna.

Ma
il Peter di Giorgio è diversissimo da quello di Manuel: forse più
tenero per certi versi, ma risoluto ed un po’ “carogna”, come quei
bambini che bambini restano e vogliono restare, ma allo stesso tempo
sono “boss”, capetti che si circondano di “sottoposti”, a cui vogliono
bene, ma allo stesso tempo di cui hanno bisogno per dimostrare quanto
valgono. La recitazione di Giorgio è pulita e molto naturale, in modo da
darci un Peter tutto suo, che non copia lo straordinario Pan di
Frattini, segno che ogni artista nello spettacolo porta se stesso.

Ed
è per questo che vi dico sempre di andare a vedere spettacoli famosi
anche con cast nuovi, per cogliere nuove sfumature nei personaggi che
già abbiamo amato.

Sul canto e la danza non avevamo dubbi, conoscendo la provenienza di Camandona.

Lo stesso discorso vale per gli altri personaggi.

Scoprirete
quindi una Wendy, quella di Marta Belloni, misurata, ma con una verve
comica che non trascende mai, e strappa la risata proprio per l’elegante
compostezza: una bambina che gioca a fare la mamma, scimmiottando gli
adulti con quella grazia ed ingenuità priva di infrastrutture che ce la
fa amare particolarmente.

Perfetti (o perfette?) i
fratellini di Wendy, John e Michael Darling (rispettivamente, Laura
Fiorini e Giorgia Arena
), che confermano il fatto che spesso in teatro i
bambini sono interpretati da femmine, per voce e fisicità; ottima
presenza e timbro per Ilaria Fioravanti come Signora Darling e grande
zia Callas di Daniela Pobega che non è certo una rivelazione. Forte del
suo talento e della sua carriera anche all’estero, ci dà anche un Giglio
Tigrato meno soul di Loredana Fadda, ma con una grinta ed un’ampiezza
di suoni che incanta.

Attorno a lei, come in una vera cornice, bella la nuova coreografia degli indiani, con quel tocco un po’ retrò, di Rita Pivano.

L’altra parte dello spettacolo è quella puramente comica della nuova coppia scenica Maurizio Colombi e Max Cavallari.

Non
pago di essere solo alla regia, Colombi ha deciso in questa prima
tranche di spettacoli di vestire l’Uncino del Capitano (e del suo alter
ego Agenore Darling, perché si sa, il Super-Io che comanda et impera è
sempre il papà).

Non è detto, però, visto come si
diverte che non proseguirà questo ruolo anche in prossime date, perché
Capitan Uncino è da sempre il personaggio preferito di Colombi, che già
lo aveva interpretato saltuariamente nelle precedenti edizioni.

Colombi,
che ha fortemente voluto il Fico D’India Max Cavallari come Spugna, non
poteva non giocare sulla storia di Max, che, visto come interprete e
cantante in Diva, inevitabilmente si porta dietro tutti quei frizzi e
lazzi del cabaret, fautori del successo, in coppia con Bruno Arena.

Il
pubblico se lo aspetta e lo vuole e quindi il Tichiti diventa la
sveglia del coccodrillo, e Spugna diventa, ipnotizzato dall’Uncino del
Capitano, Spugnino e Spugnaccio.

Lo
stile cabarettistico può piacere oppure no, ma funziona in personaggi
che sono maschere da plasmare a seconda dell’interprete.

E
così Colombi infarcisce il suo Uncino di gag ed “effetti della
Madonna”, che tanto caratterizzano le sue regie (pensate a Giulio Corso
in Rapunzel) e le sue presenze da attore, come in Caveman.

Se
Max Cavallari canta, come abbiamo sentito in Diva, pochi forse
conoscevano la voce da tenore di Colombi, in “Tutti insieme noi lo
denunciam”.

Giusta via di mezzo, tra la moderatezza e
la risata cabarettistica, i bambini sperduti, i pirati e gli indiani,
più misurati in questa versione, ma sempre delizia dei più piccoli: sono
Luca Laconi, Simone Carbone, Pierluigi Lima, Manuel Mercuri, Carlo
Schiavone, Matteo Croci, Viola Zanotti, Carlotta Sibilla, Samantha
Bellaria e Valeria Ianni. Divertitevi anche stavolta a conoscere il
delizioso Bombolone (Samantha Bellaria) o l’acrobatico Pennino (Manuel
Mercuri).

E se Nana è ancora tra i personaggi più
amati dello spettacolo, Trilly questa volta prende corpo e vola sul
pubblico, in una modalità che, chiaramente, non vi dico.

Peter
vola alla fine dello show sulla platea ed il coccodrillo, come da
copione, scende a spaventare i più piccoli tra il pubblico.

Ce n’è per tutti i gusti, in questa nuova edizione di Peter Pan.

Ci
sono anche dei bambini, nel foyer, che piangono disperati perché Peter
Pan non li ha visti, salutati e non se ne vogliono andare dal teatro,
forse per non perdere quella magia che sfugge così facilmente e
precocemente a noi adulti, nella vita di tutti i giorni.

I
bambini credono alle fate, a Peter Pan, a Babbo Natale, alla Befana, e
anche a loro stessi e ai loro genitori: e se uno spettacolo come Peter
Pan li aiuta in questo, perché non andare con loro?

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www.peterpan-ilmusical.it

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Da mercoledì a venerdì spettacoli serali alle ore 20:30
Sabato doppia replica: replica pomeridiana ore 16:00, replica serale ore 20:30
Domenica doppia replica: replica pomeridiana ore 15:30, replica serale ore 19:30

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Poltronissima VIP*: € 50,00 + € 5,00 prev.
Poltronissima: € 45,00 + € 5,00 prev.
Poltrona: € 35,00 + € 4,00 prev.
Poltroncina: € 25,00 + € 3,00 prev.
Galleria: € 20,00 + € 2,00 prev.

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Viale Puglie, 26 angolo Via Tertulliano (Zona Piazzale Cuoco)
www.linearciak.it

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Tel. +39 02 5466367

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