Dall’11 al 13 maggio 2016, a Roma, Teatro Golden Format e Direzione Casa di Reclusione Rebibbia
in collaborazione con AICS presentano La Compagnia Stabile Assai in Diciannove + uno, scritto da Patrizio Pacioni, Adattamento teatrale di Antonio Turco e Patrizia Spagnoli, Scenografia di Salvo Buccafusca.
Nel marzo del 1962, nel pieno infuriare della guerra di Algeria, la motonave Hedia, con equipaggio composto di marinai italiani ad eccezione di un macchinista gallese, scomparve nel nulla mentre navigava al largo delle coste tunisine, nei pressi dell’arcipelago della Galite.
Quello che, sulle prime, apparve come un naufragio avvenuto, si trasformò con il passare del tempo, secondo le parole pubblicate sull’Espresso a firma del giornalista Gianni Roghi, nel più incredibile giallo marinaro del Novecento.
Venti famiglie rimasero senza una spiegazione, senza un perché, senza neanche un corpo da seppellire e piangere.
Sepolti in fondo al Mediterraneo insieme alla nave, o nascosti nei cassetti di qualche militare, politico, o faccendiere, rimasero gli inconfessabili segreti che spinsero qualcuno a stendere una oscura cortina di omissioni e bugie sulla sparizione dell’Heida e sulla sorte del suo equipaggio.
Diciannove + Uno si è valso di importanti testimonianze rilasciate da alcuni dei parenti dei marinai scomparsi. Nell’intento, attraverso l’interesse che saprà suscitare nel pubblico che assisterà alla sua messa in scena, di sollevare il velo sulla complessa scacchiera in cui mossero le loro pedine importanti quanto cinici esponenti dell’establishment dell’epoca.
Sullo sfondo la lotta per il petrolio, la morte di Enrico MATTEI, Presidente dell’Eni, il ruolo dei servizi segreti americani e francesi.