Incontri insoliti e personaggi enigmatici sullo sfondo di un castello dall’aria spaventosa nella nebbiosa Transilvania degli anni Trenta del 900. Qui prende vita la storia di un personaggio piuttosto longevo, il Conte Dracula al quale hanno da sempre dedicato molto spazio la letteratura e il cinema.
Per quanto riguarda il mondo del musical invece si tratta di una novità assoluta, da un’idea del regista francese Kamel Ouali, la compagnia torinese Noteateatro, ha riproposto lo spettacolo in due atti traducendolo dalla lingua originale mantenendo alcune caratteristiche portanti e introducendo alcuni adattamenti scenici grazie ad un accurato lavoro del regista Stopazzola Stefano.
La passione, il possesso, il duello eterno tra “bene” e “male”, restano gli ingredienti principali del “Dracula” accuratamente mescolati con ironia e vivacità.
E come scegliere tra l’amore giusto e il vero amore?
E come accettare le sconfitte?
I personaggi umani con le loro caratteristiche e debolezze terrene, incontrano quelli dotati di caratteristiche sovrannaturali ma non per questo senza valori, tra cui Dracula stesso. Insieme interagiscono in uno spazio tanto ambiguo quanto affascinante che si muove dalla Transilvania alla città di Londra per poi tornare nel castello.
La recitazione, il canto e il ballo formano un composto omogeneo e coerente che cattura l’attenzione dello spettatore mantenendo alta la tensione in sala.
E poi proiezioni e oggetti di scena del tutto insoliti.
La performance di attori, ballerini e cantanti non professionisti ma completamente motivati dalla passione verso il genere, rende questo musical carico di tratti drammaticamente efficaci, così come i costumi e il trucco.
La vicenda vive in virtù di una serie di antefatti raccontati da vampiri e creature misteriose ma anche da strambi dottori e da giovani umani che pensano di sapere tutto sull’amore. Che temono l’oscurità ma al tempo stesso non riescono ad allontanarsene.
Resta però da scoprire se Vlad l’Impalatore, divenuto poi il Conte Dracula, vittima e carnefice del suo stesso destino, sarà davvero degno di vivere l’amore eterno o sarà condannato dalla sua passione.
Quale modo migliore per farlo se non a teatro?
La compagnia infatti ha in calendario numerosi spettacoli nella propria città.