Quest’anno la Pasqua al Teatro Sistina di Roma ha tutta la passione di una storia universale e senza tempo: dopo gli incredibili successi di pubblico e critica ottenuti nel tour invernale a Amsterdam, Den Haag, Antwerpen, Groningen e poi di nuovo Amsterdam, seguiti dai grandissimi trionfi nei teatri italiani degli ultimi mesi, torna a risplendere nella sua ‘casa’ romana la stella luminosa e carismatica di JESUS CHRIST SUPERSTAR (regia Massimo Romeo Piparo), prodotto dalla PeepArrow Entertainment, con l’interpretazione del grandissimo Ted Neeley nel ruolo di Gesù.
Un’ultima, imperdibile occasione di vedere in scena a Roma, a partire dal 12 aprile, l’opera rock più amata di tutti i tempi, pronta ancora una volta a far parlare di sé e a trascinare il pubblico romano in un vortice di emozioni. L’esaltante musica rock in stile anni ’70 suonata live dall’orchestra, oltre due ore di spettacolo in lingua originale e interpretate interamente dal vivo, l’indiscutibile eccellenza artistica del cast, primo fra tutti Ted Neeley -l’indimenticabile protagonista dello storico film di Norman Jewison del 1973 che ha dato una impronta mitica e indelebile al ruolo di Gesù – sono gli insostituibili ingredienti di un musical sempre premiato dall’affetto del pubblico.
Un imponente e spettacolare allestimento che non solo celebra il talento ma rende onore all’Italia sui palcoscenici internazionali, dimostrando che il nostro Paese ha raggiunto ormai livelli competitivi in termini di qualità artistica e professionalità nel musical. Ne sono prova i sold out e le standing ovation a scena aperta che da anni accompagnano lo spettacolo, così come il prestigioso MusicalWorld Award, uno dei riconoscimenti internazionali più autorevoli nell’ambito del musical, che ha premiato il Jesus Christ Superstar prodotto dalla PeepArrow Entertainment di Massimo Romeo Piparo come migliore produzione internazionale in Olanda nel 2016.
E proprio a Pasqua, si rinnova il significato profondo di un musical che offre al pubblico la passione di un uomo-simbolo capace di fare della spiritualità la sua bandiera rivoluzionaria, un personaggio che non ha precedenti nella storia del teatro musicale: il celebre lavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice non subisce i segni del tempo, anzi a ogni rappresentazione rinnova il proprio mito contagiando con entusiasmo sempre maggiore le centinaia di migliaia di spettatori che in Europa e in Italia hanno scelto di andarlo a vedere.
E se dopo ormai quasi 23 anni di successi (più di 1.600 rappresentazioni, 160 artisti che si sono alternati nel cast, oltre 1milione e 700mila spettatori, quattro diverse edizioni e ancora, 12 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1994 al 2006) questo spettacolo continua a dispensare emozioni passando di generazione in generazione, il merito va tutto innanzitutto al grande lavoro artistico e produttivo di Massimo Romeo Piparo e della sua squadra, che hanno saputo rendere al meglio sulla scena la forza trascinante di una storia universale, dai valori positivi e dai forti sentimenti, in cui la musica diviene protagonista.
Accanto al mitico Ted Neeley nei panni di Gesù, anche Feysal Bonciani (Giuda), Paride Acacia (Hannas), Simona Distefano (Maria Maddalena), Emiliano Geppetti (Pilato), Elia Lo Tauro (Simone), Francesco Mastroianni (Caifa), Salvador Axel Torrisi (Erode) e Mattia Braghero (Pietro).
Sul palco anche l’Orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, con le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.
I più appassionati potranno continuare a seguire il successo del musical anche dopo Roma, perché la storia di Jesus Christ Superstar continuerà oltreconfine in un esaltante e irripetibile appuntamento: in Olanda, al Rotterdam Ahoy, il 5, 6 e 7 maggio ci sarà il gran finale di questa produzione, in una rappresentazione piena di sorprese e incredibilmente spettacolare, ispirata all’ allestimento dell’Arena di Verona del 2014 con la storica rèunion, ad opera di Piparo: al fianco dell’irrefrenabile e leggendario Ted Neeley ancora una volta due grandi stelle, Yvonne Elliman e Barry Dennen. I tre artisti sono legati a doppio filo al successo globale dello spettacolo, grazie all’indimenticabile interpretazione dei ruoli di Gesù, Maria Maddalena e Ponzio Pilato nella versione cinematografica del 1973.
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