FAME MIA – Quasi una biografia Prima Nazionale
di e con Annagaia Marchioro
in
collaborazione con Gabriele Scotti
liberamente
ispirato a Biografia della Fame di Amélie Nothomb (Voland edizioni)
scene
Maria Spazzi
costumi
Erika Carretta
luci
Roberta Faiolo
aiuto
regia Daniela Arrigoni
un
progetto in collaborazione con Paolo
Scotti
regia Serena Sinigaglia
durata 75 minuti
“Non si sa perché alcuni nascano affamati ed altri sazi, è
una lotteria.
Io ho vinto il primo premio.”
Amélie Nothomb, Biografia
della Fame

Lo
studio dello spettacolo è stato riconosciuto
vincitore del premio
“L’Alba che verrà” 2016 e del
Premio “Giovani
Realtà del Teatro” 2015
dell’Accademia d’Arte
Drammatica Nico Pepe di Udine.
 “La
s
toria di una donna
che aveva fame, che aveva così tanta fame, da smettere di mangiare. Quella
donna ero io ed era anche Amélie Nothomb, e i tanti Giada, Marika, Riccardo e
altri infiniti nomi. La fame è un
paesaggio che ci accomuna tutti. Belli, brutti, storti, compiuti o
incompiuti. La fame è un sentimento universale. La fame, ovviamente,
non è solo di cibo, ma di amore, di vita, di storie, di riconoscimento
“.
Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che
parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di
accettazione e di denutrizioni. E’ liberamente ispirato al romanzo di Amélie
Nothomb, di cui cita alcuni dei momenti più alti sfocandone i contorni, fino a
farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice attrice che la interpreta
con la crudele ironia che caratterizza anche il linguaggio della Nothomb.
 
Un percorso di
formazione, dall’infanzia all’età adulta alla ricerca di sé, una strada
piena di curve e di salite ma anche di prati su cui riposare. Dedicato a tutte quelle persone che non si
sentono abbastanza belle, che non si sentono abbastanza amate, che
non credono di bastarsi per essere felici. Uno spettacolo un po’ per
tutti: chi è senza peccato, scagli la prima pietra. 
NOTE
DI REGIA
di Serena Sinigaglia
“Esiste una fame che è solo di cibo? Esiste una fame del
ventre che non sia indizio di una fame più generalizzata?”
Amélie
Nothomb, Biografia della fame
Due
signore si incontrano.
Una è
una scrittrice belga, l’altra è un’attrice veneziana.
Si
assomigliano queste due donne. Sono vivaci, curiose, un po’ matte (nel senso
più bello della parola), sono eccentriche, decisamente imprevedibili e piene di
talento.
Hanno fame di vivere, hanno fame di esserci.
Due
vulcani. In continua eruzione.
La
prima, la scrittrice, scrive un piccolo romanzo biografico. L’altra, l’attrice,
dieci anni dopo, se ne innamora perdutamente e comincia a sognare di farne una
versione tutta sua.
La
scrittrice si chiama Amélie Nothomb. Non ha bisogno di presentazioni.
L’attrice
si chiama Annagaia Marchioro. Trentenne, diplomata alla Paolo Grassi, autrice
oltre che interprete, anima del gruppo “Le brugole”.
Passa
il tempo.
Il
sogno dell’attrice diventa sempre più pressante, un’ossessione. Finalmente un
bel giorno un produttore la nota, la ascolta, decide di darle fiducia, le dice
sì, gran sogno il tuo, può funzionare, facciamolo questo spettacolo. Il romanzo
di Amèlie è “Biografia della fame”. Lo spettacolo di Annagaia è “Fame mia,
quasi una biografia”. Del romanzo, nella versione di Annagaia, non c’è quasi
nulla, eppure tutto il lavoro deve la sua più profonda ispirazione alla
Nothomb.
La
malattia intesa non come un marchio infamante o una sospensione dalla vita, ma
semplicemente come un inciampo o meglio un inceppo comunicativo. Malattia è
“male a dire”, non riuscire a dire qualcosa che preme e non trova la sua giusta
espressione. L’anoressia e i disturbi alimentari intesi come un’eccessiva brama
di vivere, non una stortura vergognosa e sbagliata.
Mangi e smetti di mangiare perché vuoi sbranare la vita,
perché non accetti il compromesso, perché brami l’assoluto
. La leggerezza, l’ironia, la levità con cui ogni disgrazia
è affrontata. Senza mai prendersi troppo sul serio, senza enfasi e alcuna
retorica, con la semplicità e la schiettezza dei migliori racconti biografici. Il
lieto fine che seppur sbilenco e imperfetto sopraggiunge e ci conforta. Si può
guarire. Si può trovare un senso a questa vita “anche se un senso questa vita
non ce l’ha”. Ci vuole passione, fiducia ed un pizzico di tenacia.
Annagaia
ruba alla Nothomb queste premesse per cucirsi addosso un altro racconto, il
suo. Non potrebbe essere diversamente, trattandosi di un’ispirazione
biografica.
Siamo
a Venezia, nel pieno degli anni ‘80. Da qui procede, scorrendo come l’acqua nei
canali, il racconto di Annagaia. Veneziano e italiano si alternano, passandosi
la staffetta linguistica e segnando l’identità dei personaggi che affollano la
memoria della protagonista.
E qui
interveniamo io e il mio staff, ospiti graditi di questa strampalata gita in
barca. Maria Spazzi alle scene, Erika Carretta ai costumi, Roberta Faiolo alle
luci. Un team consolidato in molti anni di collaborazioni e spettacoli.
Sono
sempre stata convinta che un monologo, per avere senso, debba essere
profondamente aderente all’attore che lo recita. Scritto da lui o scritto su di
lui, non importa, ciò che importa è che l’attore sia il vero autore. Una messa
in gioco rischiosa e coraggiosa, un darsi totalmente, un banco di prova. Io
sostengo, aiuto, proteggo, valorizzo, faccio del mio meglio perché l
attore
superi la prova. Più che regista mi sento un compagno, un amico, un fratello al
suo fianco.
Annagaia, con
l’aiuto prezioso di Gabriele Scotti, scrive
la sua storia di “affamata”. Ci racconta momenti comici, esilaranti e altri
struggenti e drammatici
. Vedremo l’infanzia felice e bulimica, la
distruzione psichica e fisica dell’adolescenza, gli anni dell’anoressia e
infine la guarigione, un nuovo equilibrio, precario e sbilenco, ma pur sempre
equilibrio. “P
icà
a un ciodo, ma qua
”, ripete spesso la sua nonna, “
Attaccata ad un chiodo ma qua”.
È una
storia umana, umanissima, alla quale finisci per aderire anche tu.
È una storia di disturbi alimentari ma non parla di
disturbi alimentari.
Parla
di fragilità e riscatto. Dolce, dolcissimo, umile e fresco riscatto.
Un inno alla vita che ti riporta alla vita e ti fa sentire
meno solo, meno spaventato, meno infelice.
E di
questi tempi non è poco, non è affatto poco.
Serena
Sinigaglia

Annagaia
Marchioro
Laureata in
Filosofia e diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, ha lavorato
in teatro con registi quali Serena Sinigaglia, Andrea De Rosa, Mattia Torre, Andrée
Ruth Shammah, Mimmo Sorrentino, Rodrigo Garcia (Spagna), Bruno Fornasari,
Gioele Dix, Federico Grazzini (Inghilterra).
Nel 2017 vince come
miglior attrice il concorso nazionale
L’alba
che Verrà
.
Nel 2016 vince il
premio della critica al
Premio Nazionale Giovani Realtà Del Teatro.
Nel 2011 fonda la compagnia Le Brugole,
che nel 2011 vince il
Festival Scintille – Asti Teatro con lo spettacolo Metafisica dell’amore di Giovanna Donini. Il premio è stato
assegnato
per 
aver usato con arte la comicità ed il cabaret legandoli all’omosessualità
femminile.
Parallelamente al
teatro, partecipa a diverse trasmissioni tv: Aggratis (Rai Due, 2014),  Bambine Cattive (Comedy Central, 2012), Pillole (MTV, 2012).
Nel 2012 gira il
film drammatico Apres Mai in concorso
alla Biennale di Venezia ’69, regia di Olivier Assayas. 
Parla perfettamente
tre lingue: italiano francese ed inglese e numerosi dialetti, oltre ad una
improbabile ma credibilissima  versione di mandarino-cinese. 
Premi Vinti
Vincitrice
del concorso nazionale L’ALBA CHE VERRÀ 2017 (organizzato dal
Teatro Brancaccino di Roma)
Vincitrice
del PREMIO NAZIONALE GIOVANI REALTÀ DEL
TEATRO 2016
– premio della critica
(istituito
dalla  Civica Accademia d’Arte Drammatica
Nico Pepe di Udine)
Vincitore
del FESTIVAL SCINTILLE – ASTI TEATRO
con lo spettacolo Metafisica dell’amore di
Giovanna Donini
TEATRO
2017
LE
ALLEGRE COMARI DI WINSOR
regia di Serena
Sinigaglia (attrice protagonista) – Produzione Teatro Bellini- Napoli Teatro
Festival
MODERN
FAMILY 1.0
di Giovanna Donini, Annagaia Marchioro,
Virginia Zini (attrice protagonista e regista) – Produzione Brugole&co.
CHINGLISH di David Henry Wang, regia Omar Nedjari (attrice
protagonista) – produzione Centro d’arte contemporanea Teatro Carcano e
compagnia Formelinguaggi 
MIGLIORE di
Mattia Torre, con Valerio Mastandrea (assistente alla regia) – Produzione Ambra
Jovinelli- Nuovo Teatro
IL
TURISTA
(ripresa) scritto e diretto da Bruno Fornasari (attrice protagonista) –
Produzione Teatro dei Filodrammatici, Milano
2016
QUI E
ORA
di Mattia Torre, con Paolo Calabresi e
Valerio Aprea – produzione Ambra Jovinelli- Nuovo Teatro
SUPER
HIGH SCHOOOL
spettacolo del progetto annuale di
teatro integrato tra attori, cittadini e disabili (regia) – Produzione ATIR
Teatro Ringhiera Milano
IL
TURISTA
scritto e diretto da Bruno Forrnasari (attrice
protagonista) – Produzione Teatro dei Filodrammatici, Milano
NUDI E
CRUDI
di Edorardo Erba, regia di Serena
Sinigaglia, con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi – produzione Artisti e
Associati, Gorizia
ALLA MIA ETÀ MI NASCONDO ANCORA PER FUMARE (ripresa) di Rayhana, regia
di Serena Sinigaglia (attrice protagonista) – Coproduzione ATIR Teatro
Ringhiera e Theater tri-buhne Stuttgart
2015
DIARIO
DI UNA DONNA DIVERSAMENTE ETERO
di
Giovanna Donini, regia Paola Galassi (attrice protagonista) – produzione
Festival Illecite visioni, Teatro dei filodrammatici di Milano in
collaborazione con Brugole&co
PER
UNA BIOGRAFIA DELLA FAME
di
Amelie Nothomb, supervisione registica Serena Sinigaglia (monologo- attrice
protagonista) – produzione  Sardegna
Anfiteatro sud in collaborazione con Brugole&co
Spettacolo vincitore bando “La città
Infinita” under 35
IL
VIAGGIO DI MILO E MAYA
di
Lisa Capaccioli, musiche Matteo Franceschini (regia e attrice) – produzione
Aslico Teatro Sociale di Como
Opera vincitrice del Fedora Rolf-Liebermann Prize
2014
ALLA MIA ETÀ MI NASCONDO ANCORA PER FUMARE di Rayhana, regia di Serena
Sinigaglia (attrice protagonista) – Coproduzione ATIR Teatro Ringhiera e
Theater tri-buhne Stuttgart
WHAT
IS LOVE
(ripresa) regia Andrea De Rosa, drammaturgia
Federico Bellini (attrice co-protagonista) – Produzione ERT Emilia Romagna
Teatro
FINTA
SEMPLICE
regia Elisabetta Courir (attrice) –
Produzione Aslico Teatro sociale di Como
2013
WHAT
IS LOVE
regia Andrea De Rosa, drammaturgia
Federico Bellini (attrice co-protagonista) – Produzione ERT Emilia Romagna
Teatro
CELESTE
AIDA
regia Alessia Gennari (attrice
protagonista) – produzione Aslico Teatro Sociale di Como
EMILE
UTOPIA 250
regia Elisa Roson (attrice
protagonista) – produzione La Piccionaia Teatro Stabile d’Innovazione e
Biennale Democrazia
TRAVIATA,
UN MELOLOGO
regia Fabio Ceresa (attrice
protagonista) – Produzione Aslico Teatro Sociale di Como
PAESAGGIO
DI UNA BATTAGLIA
regia Fabio
Cherstich (attrice) – Produzione Fattore k –Barberio Corsetti
SE
LO SAPESSE NOÈ
regia Gioele Dix
(attrice) – Teatro Franco Parenti di Milano
2012
QUI
ES TU, TU M’È TU
regia Giuseppe
Bonifati, supervisione di Rodrigo Garcia (performer) – produzione Biennale
Teatro di Venezia
BOSTON
MARRIAGE
regia di Vittorio Borsari (attrice
protagonista) – Produzione Fondazione Milano in collaborazione con
Brugole&co
Spettacolo selezionato nel concorso
PlayFestival Teatro Ringhiera
METAFISICA
DELL’AMORE
di
Giovanna Donini (attrice protagonista) – Produzione Brugole&co e Asti
Teatro
Spettacolo vincitore del Festival
Scintille – Asti Teatro 2011
IL BUGIARDO  di Carlo Goldoni, regia di Alessio Nardin (attrice
protagonista) – produzione Kalambur Teatro
Spettacolo che ha rappresentato
l’Italia in Brasile per Italiani nel mondo.
2011
NABUCCOLO
regia di Federico Grazzini (attrice
protagonista) – Produzione Aslico Teatro Sociale di Como
LULÙ
di Carlo Bertolazzi, regia Andrée Ruth
Shammah (attrice) – Produzione Teatro Franco Parenti
FLESSIBILE
HOP HOP
regia Federica Santambrogio (attrice
protagonista) – Produzione Teatro Franco Parenti
Spettacolo realizzato all’interno della
rassegna Face à Face
VADO
VIA
regia di Mimmo Sorrentino (attrice
protagonista) – Produzione Fondazione Milano e Teatro Crt di Milano
GINEVRA-PARIGI-MILANO
regia J.C.Penchenant (attrice) –
Produzione Fondazione Milano e Fattoria Vittadini e Festival D’Automne de la
Chartucherie
2009
INFERNO
di Alighieri Dante, regia Massimo
Munaro (attrice) – Produzione Teatro Del Lemming di Rovigo
2006
THE
MAGIC OF VENICE
(attrice
protagonista) – Spettacolo realizzato in Quatar- Emirati Arabi Produzione
C.C.I  di Venezia
CINEMA
e TELEVISIONE
2017
CORTOMETRAGGI
della Scuola Sperimentale del Cinema di
Milano
2015
LA
FABBRICA FANTASMA
regia Marco Longo
– Produzione Fondazione Milano
Presentato al Milano Film Festival
2014
TV
AGGRATIS
Rai 2 – produzione Rai Radio
Televisione Italiana
2012-2013
TV
CROZZA
LIVE
La7 – Produzione La7
2012
APRES
MAI
regia di Oliver Assayas (nel ruolo
della brigatista Anna) – produzione Indigo Film, Canal + e France 2
in concorso alla Biennale del Cinema di
Venezia
PILLOLE
DI MTV
MTV
SEX
APPEAL
un format di Giovanna Donini, conduce
Debora Villa – Produzione Zelig Bananas srl
BAMBINE
CATTIVE
Comedy Central – Produzione Misma Onda
2011
LEONESSE
DELL’IMPRENDITORIA r
egia
Roberto Zazzara – prodotto dalla Camera di Commercio di Milano

Dal 6 all’11 febbraio
2018
Teatro Leonardo


INFORMAZIONI
MTM Teatro Leonardo
via
Andrea Maria Ampère, 1
da martedì a sabato ore 20:30 –
domenica ore 16.30
Biglietti:
Intero 24€ + prev. – Under26 e convenzioni 16€ + prev.   
Over65
12€ + prev.  – Under12 10€ + prev.
Abbonamenti
liberi a partire da 40€
Abbonamento:
6MTMconTE – UNIconTE – MTMdono
BIGLIETTERIA MTM
02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle
15:00 alle 20:00
Biglietti e
abbonamenti sono acquistabili sul sito
www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I
biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di
prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello
spettacolo.