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MTM Manifatture Teatrali Milanesi, prossimi debutti: GOD SAVE THE KING (Teatro Leonardo, 2 ottobre)

Ionesco. Il Re muore. Ecco l’Autore e l’Opera dalla quale siamo partiti e con il quale ci confronteremo per realizzare il lavoro finale del IV anno di Grock Scuola di Teatro che vedrà diplomarsi i nostri sei studenti/attori dell’anno Accademico 2017-2018.

In bilico tra sentimenti tragici e situazioni assolutamente divertenti, Ionesco ci fa assistere alle nostre misere paure e al nostro disagio esistenziale. Una commedia, con il sapore amaro e profondo della tragedia, la cui forza poetica si sviluppa tra fatalità e responsabilità.

Da alcuni definito come un capolavoro della letteratura drammatica moderna, in parte differente da tutti gli altri testi dell’Autore, “Il Re muore” risulta ancora oggi molto attuale. La vicenda prende per mano lo spettatore, accompagnandolo in una sorta di esame di coscienza della sua condizione umana e di quel suo aggrapparsi alla vita, nel disperato e spesso ridicolo tentativo di sottrarsi all’evento ineluttabile della morte.

Per Ionesco muore il Re, e con lui tutti i sogni, i rimpianti, le azioni non compiute e le cose non dette.
Il potere finisce, la ricchezza finisce, tutto il suo regno finisce di fronte alla morte cinica e impaziente. Nessun comando più rispettato e nessun ordine eseguito. Niente amore, niente più speranza ad illudere, nessun ricordo a consolare. Quando il Re muore, anche il suo mondo va in rovina.
Ed ecco allora che l’unico modo per sconfiggere la morte sembra essere quello di saperla accettare e, forse prima ancora, saper vivere pienamente e per intero la nostra vita.

“Teatro dell’assurdo”, “Teatro della derisione”, “Farsa metafisica” o “Anti-Teatro” che dir si voglia, per Ionesco il Teatro è anche poesia. Esplora il reale alimentandosi dall’immaginario, e come per la poesia nel creare e nell’inventare, trova ispirazione e autenticità. Si interroga sull’anima più profonda e noi con lui, e da lui, ci siamo lasciati condurre seguendo il suo pensiero: “Realtà inventata, e poiché inventata, la sola realtà ancorata in noi, che noi riconosciamo e nella quale si riconoscono le generazioni.”

SINOSSI
Bérenger, sovrano dell’Universo, ha una malattia incurabile ma non sa ancora che dovrà morire; le due regine, la dolce Marie e la saccente Marguerite, venute a conoscenza della sua malattia grazie al medico, chirurgo e batteriologo di corte discutono a lungo se sia il caso di rivelare la nefasta notizia al loro marito e sovrano. Alla fine la notizia viene rivelata a Bérenger che, incredulo, non vuole convincersi della sua imminente morte; il sovrano si crede ancora in possesso del potere sugli elementi della natura e sulle persone ma, inesorabilmente, scopre che la sua malattia non gli ha lasciato nessuna forza e, invano, ordina alla natura e agli uomini che nemmeno gli rispondono. Il tempo passa e il Re ormai disfatto vaneggia e delira. I capelli si imbiancano d’improvviso, le rughe gli devastano il volto e tenterà fino alla fine la sua lotta estrema contro la morte.

BIOGRAFIA AUTORE
Eugene Ionesco nasce in Romania nel 1912, da padre romeno e madre francese. L’anno successivo si trasferisce con la famiglia a Parigi, dove rimane fino al divorzio (1925 dei genitori. Tredicenne, ritorna in patria e, dopo gli studi classici, si laurea a Bucarest, dove consegue il dottorato in lingua e letteratura francese. Pubblica una raccolta di poesie, Elegie per piccoli esseri (1931) e alcuni saggi, tra cui No!, che suscita scalpore perché sostiene prima la grandezza e poi la meschinità dei poeti romeni contemporanei, con ragionamenti paradossali. Insegna intanto in un liceo di Bucarest e si sposa.
Nel 1939 Ionesco ottiene dal governo romeno una borsa di studio per una ricerca sul senso della morte e del peccato nella poesia francese da Baudelaire in poi. Dal 1945 si stabilisce in Francia, lavorando presso una casa editrice come correttore di bozze. Al teatro arriva in età matura e quasi per caso. Nel 1948, studiando da autodidatta un manualetto franco-inglese per principianti: trova irresistibili quei dialoghi banali e gli viene l’idea di rielaborarli in forma di commedia. Scrive così La cantatrice calva. Un regista, Nicolas Bataille, legge il testo, che nel 1950, viene rappresentato a Parigi nella sala bohemienne dei Noctambules con scarso interesse del pubblico ma con molto interesse da parte della critica che intravide le potenzialità innovative. Continuo a scrivere e a pubblicare, sempre più appassionandosi al teatro, anche come attore, e nel giro di quindici anni produsse una trentina di opere con successo sempre crescente. Nel 1970 fu eletto membro dell’Académie Francaise e muore a Parigi nel marzo 1994.

Bio Susanna Baccari
Classe 1964, a 4 anni inizia a studiare ginnastica, gare agonistiche ed allenamenti in palestra. A 12 anni si trasferisce a Milano dove inizia a studiare danza, che rimane il suo primo amore, ma dove incontra anche il mimo e il teatro. Prosegue la sua formazione seguendo vari maestri nazionali e internazionali per trovare poi casa, nel 1989, presso Quelli di Grock e cominciare con loro la sua vita professionale. Attrice, coreografa, regista, si dedica anche all’insegnamento per continuare a confrontarsi con le giovani generazioni e proseguire il percorso di ricerca e sperimentazione sulla fisicità dell’attore.

Formazione:
Diploma presso Scuola di teatro “Quelli di Grock”.
Scuola di mimo “L’Augusto e il Direttore”.
Danza contemporanea con Christine Perrot e Teri Weikel.
Formazione a livello agonistico di ginnastica artistica.

Laboratori e seminari:
Seminari di teatro e danza condotti da: Louis Falco, Jorma Voutinen, Luisa Casiraghi, Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, Danio Manfredini, Jango Edwards, Yves Lébreton, Jonny Melville.

Regista presso Quelli di Grock:
Architettura Addio e La grande rivolta, coreografie per la regia di Antonio Syxty – stagione teatrale MTM Teatro – 2017 2018
A parole, di D.Virello, regia S. Baccari.
Il giardino, da un’idea di S. Baccari e V. Cavalli, regia e coreografia S. Baccari – 2012/2013
Caos remix, progetto e regia V. Cavalli e C. Intropido, coreografia S. Baccari e V. Cavalli – 2012
Amleto, da W. Shakespeare, regia di S. Baccari e C. Orlandini – 2011
La regina della neve, di H. C. Andersen, regia di S. Baccari e C. Orlandini – 2010
Mappamondi, di S. Baccari e V. Cavalli – 2007
Ubu re, di A. Jerry – 2006
Aspettando Godot, di S. Beckett – 2004
Un angolo di paradiso, di S. Baccari e V. Cavalli – 2003
Moby, viaggio a balene, da Moby Dick di H. Melville, di S. Baccari, C. Intropido e C. Orlandini – 2002
Nero da Otello di W. Shakespeare, di S. Baccari e C. Orlandini – 2002
Officina Pinocchio di S. Baccari, V. Cavalli, C. Intropido – 1998
Data di nascita di S. Baccari e V. Cavalli – 1996

Bio Claudio Orlandini
Claudio Orlandini, direttore artistico dell’Associazione Culturale Comteatro, ha lavorato per oltre dieci anni presso il Teatro della Tosse di Genova in qualità di attore, per poi dedicarsi dal 1982 alla regia. Da oltre vent’anni firma importanti regie esplorando generi ed autori diversi per produzioni che sono poi state allestite in teatri milanesi e nazionali. Dal 1985 si occupa, tra le altre attività, di formazione teatrale sia presso la “Scuola Comteatro” che presso la “Scuola Teatrale Quelli di Grock” di Milano in cui è docente, regista del laboratorio permanente e collaboratore della direzione artistica; collabora infine, sempre in qualità di docente, a seminari internazionali di settore.

INFORMAZIONI

MTM Teatro Litta
Corso Magenta, 24
da martedì a sabato ore 20:30

Biglietti: Intero 12€ – Under26 – 10€ – Over65 – 10€ – Under12 – €10
Spettacolo fuori abbonamento

Abbonamento: Arcobaleno – 6al Litta – UNI 4al Litta – UNI 4al Leonardo – Carta Regalo – CONTENUTI ZERO VARIETA’ – Abbonamenti liberi a partire da €40.

BIGLIETTERIA MTM
02. 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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