Nuovo tour teatrale che toccherà le più importanti città italiane: Bologna, Bergamo, Genova, Roma, Torino, Firenze, solo alcune delle date dove vedremo Angela Finocchiaro nel suo nuovo spettacolo, HO PERSO IL FILO, regia di Cristina Pezzoli.
Il 26 ottobre Carpi aprirà il nuovo tour teatrale dove vedremo impegnata in una commedia, una danza, un gioco, Angela Finocchiaro in una versione inedita, un’Angela che si metterà alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso.
Lo spettacolo vive del rapporto tra le parole comiche di un personaggio contemporaneo e la fisicità acrobatica, primitiva, arcaica delle Creature del Labirinto che agiscono, danzano, lottano con Angela provocandola come una gang di ragazzi di strada imprevedibili, spietati e seducenti.
Il Labirinto è un simbolo antico di nascita – morte – rinascita. Anche Angela, dopo aver toccato il fondo, riuscirà a ritrovare il filo e con esso la forza per affrontare il Minotauro in un finale inatteso che si trasforma in una festa collettiva coinvolgente e liberatoria.
FINOCCHIARO, WALTER FONTANA, CRISTINA PEZZOLI
ALESSANDRO LA ROSA,
ALESSIO SPIRITO
Una commedia, una danza, un gioco, una festa, questo è HO PERSO IL FILO.
In scena un’Angela Finocchiaro inedita, che si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso: quella di un’eroina pasticciona e anticonvenzionale che parte per un viaggio, si perde, tentenna ma poi combatte fino all’ultimo il suo spaventoso Minotauro.
Angela si presenta in scena come un’attrice stufa dei soliti ruoli: oggi sarà Teseo, il mitico eroe che si infila nei meandri del Labirinto per combattere il terribile Minotauro. Affida agli spettatori un gomitolo enorme da cui dipende la sua vita e parte.
Una volta entrata nel Labirinto, però, niente va come previsto. Viene assalita da strane Creature, un misto tra acrobati, danzatori e spiriti dispettosi, che la circondano, la disarmano, la frullano come fosse un frappè, e soprattutto tagliano il filo che le assicurava la via del ritorno.
Disorientata, isolata, impaurita, Angela scopre di essere finita in un luogo magico ed eccentrico, un Labirinto, che si esprime con scritte e disegni: ora che ha perso il filo, il Labirinto le lancia un gioco, allegro e crudele per farglielo ritrovare.
Passo dopo passo, una tappa dopo l’altra, superando trabocchetti e prove di coraggio, con il pericolo incombente di un Minotauro affamato di carne umana, Angela viene costretta a svelare ansie, paure, ipocrisie che sono sue come del mondo di oggi e a riscoprire il senso di parole come coraggio e altruismo. Alla sua maniera naturalmente, come quando – di fronte ai ragazzi ateniesi che la implorano di salvarli dal Mostro che li sta già sgranocchiando – promette firme e impegno sui social; o come quando è sottoposta a una sfida paradossale dal vero Teseo, sceso di corsa dalle vette del mito, indignato perché la sua interprete difetta delle necessarie qualità eroiche; o quando deve fare del bene a una mendicante rom e decide di darle non una semplice elemosina ma di regalarle un’intera spesa: se la porta dietro al supermercato ma, siccome la mendicante la irrita ignorando i prodotti bio per fiondarsi invece su merendine industriali e insaccati carichi di conservanti, finisce per farla arrestare.
Lo spettacolo vive del rapporto tra le parole comiche di un personaggio contemporaneo e la fisicità acrobatica, primitiva, arcaica delle Creature del Labirinto che agiscono, danzano, lottano con Angela provocandola come una gang di ragazzi di strada imprevedibili, spietati e seducenti.
Il Labirinto è un simbolo antico di nascita – morte – rinascita. Anche Angela, dopo aver toccato il fondo, riuscirà a ritrovare il filo e con esso la forza per affrontare il Minotauro in un finale inatteso che si trasforma in una festa collettiva coinvolgente e liberatoria.
Si ride, ci si emoziona, si gode uno spettacolo che si avvale di più linguaggi espressivi grazie agli straordinari danzatori guidati dall’inventiva di Hervé Koubi, uno dei più talentuosi e affermati coreografi sulla scena internazionale e naturalmente alla capacità comica di Angela Finocchiaro di raccontare un personaggio che è molto personale e allo stesso tempo vicino al cuore di molti.
ANGELA FINOCCHIARO
Angela Finocchiaro inizia il suo percorso teatrale negli anni ’70, con una significativa esperienza nella compagnia sperimentale “Quelli di Grock”. Partecipa a varie performance della compagnia, tra cui il surreale Spariamo alle farfalle, e a molti altri spettacoli dalla comicità originale e stralunata, come Felice e Carlina, La città degli animali, Giochiamo che io ero, Vieni nel mio sogno, Dudu Dada.
Nel 1980 Angela Finocchiaro allestisce, con Carlina Torta e Amato Pennasilico, lo spettacolo Panna Acida – nome che passerà poi a indicare un nuovo gruppo teatrale – e partecipa al film che le darà notorietà nazionale: il geniale Ratataplan di Maurizio Nichetti. A questa prima esperienza nel cinema farà seguito, dopo un anno, la partecipazione al successivo film di Nichetti, Ho fatto splash.
Negli stessi anni partecipa, sotto la guida di Gaetano Sansone, a un allestimento per il Carnevale di Venezia su testi di Giorgio Manganelli e intanto scrive, interpreta e allestisce, sempre con Carlina Torta e Amato Pennasilico, il secondo spettacolo di “Panna Acida”, Scala F (1981), dedicandosi anche alla conduzione e ideazione della trasmissione radiofonica Torno subito.
Nel 1982-1983 partecipa come co-protagonista allo spettacolo Arsenico e vecchi merletti (Teatro Nuova Scena), mentre nell’84 frequenta il seminario del Teatro di Porta Romana tenuto da Dominic De Fazio, allestisce lo spettacolo Miami per la rassegna “Milano d’estate” del Comune e partecipa al saggio di drammaturgia della Civica Scuola d’Arte Drammatica.
Continua intanto il sodalizio con Maurizio Nichetti e partecipa a una trasmissione per Canale 5, intitolata Quo vadiz, realizzata dallo stesso Nichetti con Gabriele Salvatores.
Scrive per “Panna Acida” lo spettacolo Viola e nell’85 gira l’Italia per proporre i cavalli di battaglia di quel gruppo. Rappresenta Viola e Scala F al Festival Internazionale di Manizales (Colombia) e tiene un seminario per gli attori dell’Accademia d’Arte Drammatica di Bogotà.
Nella stagione 1985/86 Angela Finocchiaro debutta nel cabaret, interpretando il monologo Bocconcini di Giancarlo Cabella.
Poco dopo (1988/89) porta in scena il fortunatissimo spettacolo teatrale in forma di monologo La stanza dei fiori di china, scritto da Giancarlo Cabella e ispirato al romanzo “Fiori per Algernon” di Daniel Keyes. Lo spettacolo ottiene un grande successo, tanto da essere ripreso a distanza di dieci anni.
Nello stesso periodo, Angela Finocchiaro è tra le protagoniste della trasmissione RAI La TV delle ragazze, condotta da Serena Dandini, 1988/89.
Dagli anni ’90 in poi partecipa a numerose pellicole cinematografiche: Il portaborse di Daniele Luchetti (con Silvio Orlando e Nanni Moretti, 1991), Il muro di gomma di Marco Risi (1991), Volere e volare di Maurizio Nichetti (1991), Assolto per aver commesso il fatto di Alberto Sordi (1992), Arriva la bufera di Daniele Luchetti, con Diego Abatantuono, Silvio Orlando e Margherita Buy (1993), A che punto è la notte di Nanni Loy (1994), Non ti muovere di e con Sergio Castellitto (2004) e ad alcune fiction televisive (Madri, Dio vede e provvede).
Nonostante l’intensa attività per il piccolo e grande schermo, Angela Finocchiaro non ha mai abbondato le scene. Nel ’92 recita con Silvio Orlando in Sottobanco di Domenico Starnone, regia di Daniele Luchetti. Successivamente porta in teatro vari testi di Stefano Benni, a partire da La misteriosa scomparsa della Signorina W, (‘94/‘95, ripreso nel ‘97), proseguendo con Pinocchia insieme a Ivano Marescotti (1999), per giungere al fortunato Benneide, con repliche dal 2001 al 2004.
Nel 2003/04 il vasto pubblico televisivo ha avuto modo di apprezzarla in più occasioni: da un lato, insieme alla pittoresca banda del programma comico Zelig (Canale 5), dall’altro come protagonista di Mammamia, serie su Rai2 di brevi “comiche mute” (scritte, dirette e co-interpretate da Maurizio Nichetti).
Nel settembre 2004 Angela Finocchiaro ha interpretato il monologo Teatro anatomico durante una puntata della trasmissione RAI “Report”.
Grande successo ha ottenuto con l’interpretazione di Maria nel film di Cristina Comencini La bestia nel cuore per il quale si è aggiudicata il Nastro d’argento 2006, il Premio David di Donatello 2006 e il Ciak d’oro 2006 come migliore attrice non protagonista; il Premio Wella Cinema Donna alla 62^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e il premio Queen of Comedy Award 2006.
È stata inoltre candidata al Premio ETI – Gli olimpici del teatro, nella terna di finalisti della categoria Interpreti di monologhi o “One man show” per l’interpretazione del suo spettacolo: Miss Universo (2006).
Il premio, istituito dall’ETI e dal Teatro Stabile del Veneto (in accordo con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali) con la volontà di creare un prestigioso riconoscimento annuale “del Teatro al Teatro”, viene assegnato agli artisti da professionisti della scena teatrale, critici e rappresentanti istituzionali.
Nel 2007 è stata apprezzata tra gli interpreti di Lezioni di volo di Francesca Archibugi e Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, per il quale ha vinto il Premio David di Donatello 2007 come miglior attrice non protagonista.
Il 2008 l’ha vista impegnata al cinema in Amore, bugie e calcetto di Luca Lucini, in Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek e ne Il cosmo sul comò al fianco di Aldo Giovanni e Giacomo; oltre che in televisione con Finalmente soli. Aria di casa, Dottor Clown, e Zelig. In teatro ha continuato a replicare con successo lo spettacolo Miss Universo.
Il 2009 si è aperto con il debutto teatrale di Benneide 2 (testi di Stefano Benni e regia di Cristina Pezzoli) e con la partecipazione al film I mostri oggi regia di Enrico Oldoini. E’ protagonista del fortunato film tv Due mamme di troppo, con cui vince il premio migliore attrice protagonista per la Sezione TV COMEDY al Roma Fiction Festival. Due mamme di troppo diventa nel 2010 una serie tv in onda sulle reti Mediaset. Grazie a questa partecipazione vince nuovamente il Roma Fiction Festival come migliore attrice protagonista.
Per la stagione 2010-2011 presenta in teatro lo spettacolo Mai più soli (testi di Stefano Benni e regia di Cristina Pezzoli, accompagnata sul palco da Daniele Trambusti), mentre al cinema è diretta da Carlo Verdone nel film Io loro e Lara (2010).
Sempre nel 2010 è nel cast di Benvenuti al Sud, fortunato remake della commedia francese Giú al Nord, diretto da Luca Miniero, che le vale una nomination ai David di Donatello come Migliore Attrice Protagonista. Partecipa inoltre come protagonista femminile al film di Aldo Giovanni e Giacomo La Banda dei Babbi Natale, campione di incassi del Natale 2010, che – insieme a Benvenuti al Sud – le vale la candidatura ai Nastri d’Argento 2011 come migliore attrice protagonista.
Debutta in teatro per la stagione 2011-2012 con il nuovo spettacolo Open Day, scritto da Walter Fontana (autore anche di Miss Universo) e diretto da Ruggero Cara, in scena anche Michele di Mauro. Il 2011 è denso di impegni: escono infatti Bar Sport (regia di Massimo Martelli) e Lezioni di Cioccolato 2 (regia di Alessio Maria Federici). Nel 2012 è nelle sale con il sequel Benvenuti al Nord, un film di Luca Miniero e con Il sole dentro, un film di Paolo Bianchini.
Nel 2013 è al cinema nella sua prima commedia da protagonista assoluta, Ci vuole un gran fisico (regia di Sophie Chiarello) e nel film Indovina chi viene a Natale? (regia di Fausto Brizzi).
A teatro debutta con lo spettacolo La scena, scritto e diretto da Cristina Comencini con Maria Amelia Monti e Stefano Annoni, ripreso nella stagione 2014/2015.
Nel 2014 riprende in teatro la tournée di Open Day, questa volta al fianco di Bruno Stori, mentre al cinema è tra i protagonisti di due commedie, entrambe dirette da Luca Miniero: Un boss in salotto e La scuola più bella del mondo. A dicembre esce per Emons l’audiolibro Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari, letto da Angela Finocchiaro.
Nel 2015 è al cinema in Vacanze ai Caraibi di Neri Parenti e in Latin Lover, per la regia di Cristina Comencini, con Virna Lisi, Marisa Paredes, Francesco Scianna, Neri Marcorè; a teatro debutta con primo adattamento teatrale di Calendar Girls, di Tim Firth, tratto dell’omonimo film con Helen Mirren, un vero cult per il pubblico femminile. In scena con Angela ci sono Laura Curino, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi (sostituito da Stefano Annoni per la stagione 2017/18), Noemi Parroni e Titino Carrara diretti da Cristina Pezzoli. Lo spettacolo è programmato anche per le stagioni 2016/2017 e 2017/2018.
La rivediamo al cinema nel 2016 in Assolo di Laura Morante e in Non c’è più religione di Luca Miniero, mentre nel 2017 è a teatro con la lettura scenica Bestia che sei, a fianco di Stefano Benni.
LA TOURNÈE (calendario in aggiornamento)
dal 26 al 28 ottobre | CARPI (MO) | Teatro Comunale
30 ottobre | CORMONS (GO) | Teatro Comunale
dal 2 al 4 novembre | REGGIO EMILIA | Teatro Valli
5 novembre | OSTIGLIA (MN) | Teatro Comunale
6-7 novembre | VICENZA | Teatro Comunale
8 novembre |ARTEGNA (UD) | Teatro Nuovo Mons. Lavaroni
dal 9 all’11 novembre | BOLOGNA | Teatro delle Celebrazioni
13 novembre | CORTONA (AR) | Teatro Signorelli
dal 15 al 18 novembre | MONZA | Teatro Manzoni
20 novembre | CATTOLICA (RN) | Teatro della Regina
22 novembre | CORDENOND (PN) | Auditorium Aldo Moro
24-25 novembre | SARONNO (VA) | Teatro Giuditta Pasta
26-27 novembre | PIACENZA | Teatro Municipale
1 dicembre | BERGAMO | Teatro Creberg
dal 6 all’8 dicembre | GENOVA | Teatro Politeama Genovese
13-14 dicembre | LOCARNO | Teatro di Locarno
15 dicembre | CHIASSO | Cinema Teatro di Chiasso
16 dicembre | GALLARATE (MI)| Teatro Condominio
dal 21 al 23 dicembre | FANO (PU) | Teatro della Fortuna
dal 26 dicembre al 7 gennaio | ROMA | Teatro Ambra Jovinelli
23 gennaio | NOVARA | Teatro di Faraggiana
24-25 gennaio | TORINO | Teatro Colosseo
26 gennaio | VILLADOSSOLA (VB) | Teatro della Fabbrica
2-3 febbraio | FIGLINE VALDARNO (FI) | Teatro Garibaldi
8 febbraio | GUASTALLA (RE) | Teatro Comunale
9-10 febbraio | PISA | Teatro Verdi
15 febbraio | AZZANO DECIMO (PN) | Teatro Marcello Mascherini
16 febbraio | ROCCABIANCA (PR) | Teatro di Ragazzola
21 febbraio | SCANDIANO (RE) | Teatro Boiardo
dal 22 al 24 febbraio | FERRARA | Teatro Comunale
6 marzo | SANTA CROCE SULL’ARNO (PI) | Teatro Verdi
7 marzo | CASTEL FIORENTINO (FI) | Teatro del Popolo
dall’8 al 10 marzo | SIENA | Teatro dei Rinnovati
12 marzo | VERCELLI | Teatro Civico
13 marzo | LUMEZZANE (BS) | Cinema Teatro Odeon
14 marzo | CREMA (CR) | Teatro San Domenico
15-16 marzo | MESTRE (VE) | Teatro Toniolo
22 marzo | LAMEZIA TERME (CZ)| Teatro Grandinetti
23 marzo | CITTANOVA (RC) | Teatro Gentile
26 marzo | LECCE | Teatro Politeama Greco
27 marzo | TARANTO | Teatro Orfeo
HO PERSO IL FILO
Produzione AGIDI
soggetto di ANGELA FINOCCHIARO, WALTER FONTANA, CRISTINA PEZZOLI
testo WALTER FONTANA
con ANGELA FINOCCHIARO
e le Creature del Labirinto GIACOMO BUFFONI, FABIO LABIANCA, ALESSANDRO LA ROSA,
ANTONIO LOLLO, FILIPPO PIERONI, ALESSIO SPIRITO
regia CRISTINA PEZZOLI
coreografie originali HERVÉ KOUBI
assistito da FAYÇAL HAMLAT
scene GIACOMO ANDRICO
luci VALERIO ALFIERI
costumi di MANUELA STUCCHI
Aiuto regista LUCA ORSINI
Musiche di scena VLADIMIRO CROCE
Video design NINA DONATINI, ETIENNE NZI
Montaggio video e post-produzione IACOPO TISCAR
Puppet e attrezzeria SAVERIO GALANO e CRISTIANA MARANCA
Maschere e oggetti di scena
realizzati dallo scultore ALESSANDRO BARONIO
Voce dei Quizzoni DIEGO PAUL GALTIERI
Le musiche del Corridoio del tempo e
Caverna del Minotauro sono di MAURO PAGANI
Direttore allestimento DANIELE DONATINI
Direttore di scena e Macchinista MATTIA GALEAZZI
Elettricista FRANCO BRASINI
Fonico FABRIZIO MINOTTI
Sarta ELISABETTA MENZIANI
debutto 26 ottobre 2018, CARPI (MO), Teatro Comunale
durata 1 ora e 30 minuti circa, senza intervallo
www.agidi.it