“Contro il logorio della vita moderna”, andava dicendo, tanti anni fa, in mezzo al traffico ed in tempi meno sospetti, Ernesto Calindri, sorseggiando un amaro, con un sorriso complice e rassicurante.
Vi ripropongo lo stesso slogan ed aggiungo: “Contro il logorio della vita moderna…andate a teatro”.
Perché se è vero che uno degli scopi delle messe in scena, del rae-presentare è superare certi nodi personali ed esistenziali, magari facendo divertire, cosa c’è di più alienante di andare a fare la spesa? Cosa di più geniale di farne un testo?

Attenzione: non parlo dello shopping che chissà quali scienziati affermano faccia stare bene, parlo della bistrattata, odiata, temuta spesa settimanale, o bisettimanale, o quotidiana o neverending shopping, visto che ora abbiamo l’immensa fortuna di poter fare la spesa in alcuni posti 7 giorni su 7, orario continuato, finché governo non ci separi.

Perché, vedete, se alle tre di notte ho voglia di gallette di riso, posso alzarmi, abbandonando il caldo piumone, ed uscire nella giungla metropolitana per acquistare le mie gallette di riso.

Nemmeno Caveman cacciava di notte, ma tant’è.

Ebbene, per superare ed esorcizzare tutto questo, vi consiglio caldamente di andare a vedere, fino al 27 gennaio, SUPERMARKET. A MODERN MUSICAL TRAGEDY, in scena al Teatro Fontana di Milano.

Un musical? Una tragedia? Un’incursione nel surreale?

Anche. Forse. Comunque, uno spettacolo intelligente, arguto, che mi ha ricordato piacevolmente Jannacci e Gaber, mentre si faceva il suo shampoo, un teatro canzone diretto magistralmente da Gipo Gurrado, che ne ha curato i testi con Livia Castiglioni.

Uno spettacolo da “tre soldi”, con poche spese, quasi nessun elemento scenico (scoprite voi cosa possa bastare per ricreare un supermarket), un OFF nel vero senso della parola.
Solo l’ironia ed un cast di attori non cantanti bravissimi riempiono la scena: ognuno con la sua vita, i suoi pensieri, la sua spesa. E la sua innata, intrinseca comicità (anche la nostra, quando ci aggiriamo con il carrello).

Perché come in un gioco di matrioska, seduti in platea, entriamo da subito in un supermercato ma anche nella testa di ogni singolo cliente, che esprime a voce tutto quello che vorremmo dire e non diciamo.
O che a volte diciamo, quando vorremmo passare davanti in cassa perché abbiamo “due cose” da pagare.

E nell’indifferenza moraviana della signora davanti a noi che non ci degna di uno sguardo, c’è posto anche per la cassiera truccatissima e sopra le righe, che aspetta un cambio come Godot, mentre il coro greco in fila, la supporta evocando ausili simil divini o si lancia in coreografie al ritmo dei tintin della cassa.
E quando la voce del deux ex machina all’altoparlante, che vede e non provvede, stile grande fratello, annuncia improbabili sconti del 10% (ma sono se leggete questo articolo, se avete vissuto 10 anni e mezzo a Carugate, se siete belli, biondi, alti 1.80 o bassi, calvi e tondi, ed avete da 45 a 50 anni, con gli esami del sangue ed antidoping a vista, e la pagella di terza elementare con tutti “buoni” e solo nel caso entriate alle 10.18 a casa mia urlando “Evviva Silvia Arosio), allora potrete ricordarvi che forse una vita al di fuori di lì ce l’avete.

Ed uscirete dal teatro, entrando in un supermercato (come un caro amico giornalista presente ieri sera), pensando che avete passato una serata speciale, con 9 attori straordinari, ognuno diverso dall’altro, ma meravigliosamente uniti e complici, ringraziando ancora una volta il Teatro bello (e me) per averlo scoperto.
Permesso, permesso, devo prendere il biglietto.
Ed io vado comprare le gallette di riso… O forse no, perché ho fame e sapete cosa succede a fare la spesa quando si ha fame….

regia Gipo Gurrado
drammaturgia Gipo Gurrado, Livia Castiglioni
coreografie e movimenti scenici Maja Delak
con Federica Bognetti, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli, Isabella Perego, Elena Scalet, Andrea Tibaldi, Cecilia Vecchio, Carlo Zerulo
Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale
Si ringrazia lo sponsor Leifheit Italia

19 GENNAIO ore 19:00
APPUNTAMENTO NEL FOYER CON FUORITEMPOMASSIMO
A cura di Renzo Francabandera & Michela Mastroianni
Una chiacchierata con gli attori prima dell’inizio dello spettacolo.
Ingresso libero

TEATRO FONTANA
Via G.A. Boltraffio, 21
20159 Milano
Info e prenotazioni:
Tel. 02.69015733
mail biglietteria@teatrofontana.it