Domenica 24 marzo 2019, presso lo storico Teatro Cagnoni di Vigevano, debutterà la “prima giornata per la libertà di scelta educativa”, dedicata ai genitori, di diritto primi responsabili dell’istruzione e dell’educazione dei figli che mettono al mondo.
La FIDAE Lombardia, l’AVCL (Associazione Vita Consacrata Lombardia), l’AGeSC e la Fondazione “Educatori del Terzo Millennio. Giovanni Paolo II” promuovono una giornata che desidera essere un momento culturale per rimettere al centro i cittadini in uno dei fondamentali diritti della persona: l’istruzione.
Nel corso della mattinata, dalle 9.30 alle 13, si svolgerà un momento di riflessione condotto dalla giornalista Valentina Santarpia. Intorno al tavolo, personalità di spicco. Luigi D’Alonzo, professore ordinario di Pedagogia Speciale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, evidenzierà il concetto di libertà del cittadino nel rapporto con una scuola di qualità e al passo con i tempi. Nicola Stilla, Presidente di Unione Ciechi e di Federazione delle Associazioni Nazionali dei Disabili, descriverà il modello lombardo di gestione diretta dell’assistenza scolastica per gli alunni con disabilità. Mons. Maurizio Gervasoni, Vescovo di Vigevano, affronterà il tema della dimensione cristiana di Istruzione e Formazione. Valentina Aprea, parlamentare e già Assessore all’Istruzione di Regione Lombardia, ripercorrerà le fasi e i nodi critici del modello lombardo di scelta educativa. Silvio Petteni, Presidente AGeSC Lombardia, chiarirà il punto di vista delle famiglie di fronte alla libera scelta come diritto e come prospettiva. Suor Anna Monia Alfieri, tra le voci più accreditate sulle politiche scolastiche e coautrice del recente testo “Lettera ai politici sulla libertà di scuola”, evidenzierà a quali condizioni in uno Stato democratico può realizzarsi la libertà di scelta educativa. Non mancherà la presenza della Giunta Regionale lombarda, che interverrà con l’Assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani, per evidenziare che la libera scelta educativa può esistere solo se Stato e Famiglia si alleano, animati dalla medesima consapevolezza del diritto. Si profila dunque un interessante confronto che avrà lo scopo di evidenziare che è giunto il momento di mettere in atto le modalità necessarie per rendere effettivo il diritto – dovere dei genitori di scegliere l’educazione per i propri figli.
Il dato di realtà che fa dell’Italia un esempio di libertà compromessa, fanalino di coda dell’Europa insieme alla Grecia, ci interpella. Perché un genitore non può scegliere l’educazione per i propri figli, sia sul piano dell’indirizzo culturale, sia sul piano dei valori, sia sul piano della qualità e dei contenuti dell’insegnamento? Perché le famiglie monoreddito, o quelle numerose, o quelle che vivono situazioni di fragilità continuano ad essere discriminate?
Nel pomeriggio, alle ore 16, si vivrà un momento di festa con lo spettacolo musicale “I promessi sposi opera moderna” messo in scena da studenti, insegnanti e genitori del Centro Scolastico Giovanni Paolo II di Melegnano (MI), che si occupa di istruzione 0 – 18 anni nonché di formazione permanente per adulti, con l’importante partecipazione dell’Accademia Ucraina di Balletto di Milano, che svolge la sua attività di scuola professionale di formazione per ballerini professionisti rivolta a studenti dagli 11 ai 20 anni.
Due scuole che dedicano le loro energie per una battaglia di civiltà, come hanno fatto i grandi della cultura italiana. Esemplare Alessandro Manzoni, che, in un momento storico di mancanza di libertà, ha il coraggio di mettere in scena gli umili, portatori di valori quali la laboriosità, l’altruismo, l’onestà, la purezza morale, contrapposti a potenti corrotti, superbi, meschini, e sostenuti da guide illuminate e rette.
Per assistere allo spettacolo è necessaria la prenotazione. Teatro Cagnoni: tel. 0381 82242.
La Diocesi e il Comune di Vigevano, unitamente a Regione Lombardia e all’associazione GHAN Uomini Nuovi, danno il loro patrocinio ad una giornata che desidera esprimere il bisogno del pluralismo educativo e rivendicare il diritto di apprendere dello studente con proposte fattibili e condivise. La voce si leva dalla base: la sovranità appartiene al popolo, dunque non più schiavi, ma liberi di scegliere fra una buona scuola pubblica statale e paritaria a costo zero avendo già pagato le tasse.
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