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PUBBLIREDAZIONALE: Il barbiere di Siviglia COMMEDIA POP, in anteprima tutto il cast

PUBBLIREDAZIONALE

Sono lieta di annunciare in anteprima assoluta il DEBUTTO NAZIONALE STAGIONALE de

Il barbiere di Siviglia

COMMEDIA POP

Lo spettacolo partirà il 28 NOVEMBRE A FIRENZE (Teatro della Compagnia), poi arriverà il 29 dicembre al teatro Persio Flacco di Volterra, per poi approdare a Milano, al Teatro San Babila il 3/4/5 GENNAIO 2020.
In seguito sarà il 1 FEBBRAIO al TEATRO TOSTI, ORTONA.

Nella prossima pagina, in anteprima, tutto il cast!

WaltersProduzioni
presenta
Il barbiere di Siviglia
COMMEDIA POP

Da Beaumarchais
Adattamento e Regia SANDRO QUERCI


Personaggi ed Interpreti

Conte Almaviva SANDRO QUERCI
Rosina BEATRICE BALDACCINI
Bartolo CAMILLO GRASSI
Figaro ANDREA BACCI
Marcellina SILVIA QUERCI
Donna Basilia ELEONORA MAZZOTTI
Susanna BEATRICE BUFFADINI

Organizzazione BARBARA GUALTIERI

SCHEDA ARTISTICA

Uno spettacolo nuovo, inedito nella sua forma e allestimento, pur rimanendo intatti, intonsi i contenuti della vicenda narrata in prosa da Beaumarchais. Infatti l’autore francese ci racconta delle vicende del Conte Almaviva in una splendida trilogia: Il barbiere di Siviglia, Le nozze di Figaro, La madre colpevole; in maniera esilarante. La commedia nasce nel 1772, Gioacchino Rossini nel 1816 ne racconterà le gesta in chiave lirica.
In questo fresco e nuovo spettacolo si trovano spunti e personaggi anche dai due episodi successivi suddetti, a rendere ancora più accattivante e curiosa la vicenda dell’amore anelato tra Rosina e Almaviva.

Scenografia soprendente, tutta in “verticale” fatta di tele colorate e giochi di luce. I brani più belli della musica internazionale pop latina, sudamericana e spagnola, come ad esempio: Malaguena, Pensami, Por debajo de la mesa, Somos novios, Espana cani, Besame mucho, Bamboleo ed altri.
Le liriche e le traduzioni sono di Elena Talenti e Sandro Querci, un lavoro certosino, curato nei dettagli con brani tradotti dallo spagnolo in italiano, dall’ italiano in spagnolo, misti e spagnoli ma ritradotti nella lingua stessa senza se ne perdesse significato e suono.

Operazione, idea, che nasce nel 2000 con uno dei più grandi attori italiano di prosa, Giampiero Becherelli, Maestro di Sandro Querci e che avrebbe dovuto interpretare il possessivo Bartolo. Ma la dipartita di Becherelli fece tramontare il progetto, sino ad un anno fa, anni in cui Walters produzioni decide di riaprire la lavorazione. Querci decide di lavorare sul format a lui tanto caro e che tanta fortuna gli ha portato con “Il cappello di paglia” e “La pulce nell’orecchio”, ne consegue una “commedia musicale pop”. Tuttavia, contrariamente a quanto creduto dai più, la genesi del testo è proprio quella di commedia musicale, quindi non vi è uno snaturare ma un ripristinare l’idea iniziale di Beaumarchais. Infatti l’autore nel 1772 ne fa una commedia musicale con musiche da lui composte e lo spettacolo ottine anche consensi, nondimeno egli non era compositore nella sua attività precipua, dunque fu criticato e osteggiato dalla critica e musicisti che non gradivano l’intromissione “nella musica da parte di uno scrittore”; fu quindi accantonata momentaneamente la versione musicale. Versione musicale vieppiù che 44 anni dopo Rossini da leggera o operettistica, farà diventare lirica e come lui tanti altri compositori; sia nel testo in questione, sia nei due sequel.

Mascherate, equivoci, lazzi ubriacanti a rappresentare l’amore in versione romantica e comica, senza tempo, universale.

 NOTE DI REGIA

C’ è uno stato d’animo in me nel quale mi muovo con passione, furore, abilità ed agilità; ed è quello di ciò che provoca in noi tutti, in me, lo scandire del tempo: malinconie, nostalgie, sorrisi, a volte rimpianti, dubbi, se, ma, però, chissà. Ma il tempo non è che una condizione mentale dovuta ovviamente a ciò che accade a noi, al circostante nella pratica quotidiana, nelle dipartite, nella consunzione, nel mutevole. Ma esiste qualcosa che rende “immortale il tempo” che fa del “finito, infinito”, ed è l’amore; condizione diamantina, eterna.
E nell’eterno io mi muovo, per meglio dire “nel senza tempo”, laddove la vicenda non viene sottolineata da costumi ottocenteschi o un linguaggio dialettico e musicale didascalico, ma dove l’alfa e l’omega vengono stritolati dalla forza delle passioni. Dove c’è passione c’è libertà, dove c’è passione c’e divertimento, dove c’è passione c’è poesia.
Ecco il “mio Barbiere”: esilarante, poetico, passionale, libero! Vicenda universale, circolare che esiste e sempre esisterà, quadro che ho dipinto a tinte forti chiedendo ai miei attori verità assoluta ed adesione totale nei momenti romantici, chiedendo di portarsi i personaggi a casa, chiedendo esaltazione della recitazione sopra le righe nei momenti comici, personalità e non contestualizzazione nella parte cantata ma “io a sevizio di voi e della narrazione”.
Io sono così, così è il mio mondo: qui e ora. Il non esistere per esistere come vuoi esistere nella vicenda. Per questo non voglio mezze misure, non desidero attori con “la maschera”, voglio esseri umani che si raccontino e che in scena sappiano odiare e travolgere di passione.
Io sono così, io sono qui. Ora.

Conte Almaviva…..

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