Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, la Compagnia dell’Alba, diretta da Fabrizio Angelini e da Gabriele de Guglielmo, porta di nuovo il tour il musical A Christmas Carol in co-produzione con il TSA – Teatro Stabile d’Abruzzo e con la collaborazione della Scuola d’Arte New Step di Americo
Di Francesco e di Paola Lancioni.


Il racconto di Charles Dickens viene proposto nella sua versione teatrale, per la prima volta in Italia con le musiche e le canzoni di Alan Menken (autore di La Bella e la Bestia, La
Sirenetta, Aladdin, ecc.), con la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini e la direzione musicale di Gabriele de Guglielmo.

Ad interpretare il ruolo di Ebenezer Scrooge, ricco uomo d’affari dall’indole meschina e
avara, anche quest’anno sarà Roberto Ciufoli attore e regista teatrale

italiano. Il musical, con un cast in parte rinnovato, riprenderà la sua
tournée con una doppia data, il 2 e il 3 novembre, dal Teatro Tosti di
Ortona (CH). Alle tappe di Ortona, seguirà un tour nazionale di 25 date.
La Compagnia dell’Alba toccherà le città di Pescara, Montalto di Castro
(VT), Bolzano, Bergamo, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Sacile (PN),
Monfalcone (GO), Tolmezzo (UD), Thiene (VI), Casarsa della Delizia (PN),
San Donà di Piave (VE), Saint Vincent (AO), Varese, Assisi (PG) e
Gorizia.
LA TRAMA. E’ la vigilia di Natale nella Londra del 1843, e tutti si
accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer
Scrooge mal sopporta questa festività, e chiusa la sua bottega si reca
solitario verso la propria dimora. Durante la notte riceve la visita di
tre spiriti: quello del Natale Passato, quello del Natale Presente e
quello del Natale Futuro, i quali tra flashback e premonizioni riusciranno
a mutare la sua indole meschina ed egoista. Scrooge si risveglierà la
mattina di Natale con la consapevolezza che l’avidità del denaro e
l’attaccamento alle sole cose materiali sono sbagliati: finalmente la
carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio,
che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Fred e la sua
famiglia.
NOTE DI REGIA. Il personaggio di Ebenezer Scrooge, al di là del semplice
racconto e del significato intrinseco della novella dickensiana, potrebbe
essere facilmente ricondotto ad una certa tendenza del mondo di oggi:
quella dell’indifferenza, dell’intolleranza, dell’essere asociali, pur
nell’epoca dei social. Tra un’umanità che va sempre più in fretta, oggi si
tende spesso a rinchiudersi nel proprio guscio, nel proprio mondo, con il
proprio cellulare e i propri auricolari, per isolarsi da tutto e da tutti.
Ecco dunque che il monito del defunto amico Marley, che appare a Scrooge
nelle vesti di uno spettro proprio per suggerirgli un cambiamento nella
sua vita e nel suo carattere, dovrebbe essere un’esortazione per tutti
noi, verso un atteggiamento che guardi maggiormente agli altri. Se tutto
questo è poi accompagnato dalle meravigliose musiche di Alan Menken, per
la prima volta presentate in Italia, allora un messaggio così forte non
può che divenire vincente e positivo per farci riflettere, sia pure
all’interno di una cornice divertente e di intrattenimento, su quanto una
maggiore disponibilità verso il prossimo potrebbe cambiare e migliorare le
nostre vite.
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