Drusilla Foer, attrice, cantante e autrice, annuncia il ritorno in teatro con il suo nuovo spettacolo, Venere Nemica, che debutta in Prima Nazionale con quattro repliche dal 16 al 19 gennaio 2020 al Teatro Leonardo di Milano, prima tappa di un tour nei teatri italiani, con date già confermate al Politeama Pratese il 25 gennaio, al Teatro Comunale di Predappio (FC) il 22 febbraio, al Teatro Garbatella a Roma dal 28 febbraio al 1° marzo (biglietti nel circuito Ticketone e sul sito dei teatri).
Dopo il successo di Eleganzissima, il recital che per primo ha fatto conoscere al pubblico teatrale il suo talento ironico e sagace, l’iconica Signora dallo stile unico Drusilla Foer porta ora in scena la sua seconda prova autorale, Venere Nemica, un testo ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, riletta in modo croccante, divertente, commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali, come la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei.
Venere Nemica, prodotto da Best Sound e con la direzione artistica di Franco Godi, è interpretato dalla stessa Drusilla Foer, con la partecipazione di Elena Talenti, cantante e attrice di musical di successo (Sister Act), per la regia di Dimitri Milopulos. Lo spettacolo, con brani musicali cantati dal vivo, è ora in allestimento al Teatro di Antella (FI) che darà la possibilità di assistere a una prima “prova aperta” venerdì 13 dicembre.
Nel frattempo Drusilla Foer dal 27 novembre è in TV, ogni mercoledì in prima serata, come ospite fissa nel programma di Piero Chiambretti CR4 – La Repubblica delle Donne.
Sito web: https://drusillafoer.com
Instagram drusillafoer
FB: Drusilla Foer
Youtube: https://www.youtube.com/DrusillaFoer
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VENERE NEMICA – SINOSSI
Venere, la dea immortale, quindi tutt’ora esistente, vive lontano dall’Olimpo e dai suoi odiati parenti.
Dopo aver girovagato per secoli, abita attualmente a Parigi fra i mortali.
Non essendo gli Dei più creduti, la dea della bellezza e dell’amore finalmente può permettersi di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere.
“Immaginate la mia gioia!
Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messainpiega”
Ricordando in un flashback comico e tragico, la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale proietta – da suocera nemica – tutto il suo rancore di Dea frustrata e insoddisfatta, Venere si vendica “sulla straordinaria mortale, creduta venere in terra”.
Deus ex-machina crudele e spietata, Venere ricorda l’unica occasione nella quale ha provato un sentimento di amore, curando il figlio che, fuggito dall’amata Psiche, torna da sua madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite di un amore ingannato.
“… io sono sempre stata la mia sola priorità…”
Un testo ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, riletta in modo croccante, divertente, commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali:
la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei.
“… se c’è una cosa che un Dio detesta è non essere creduto…”