In vista dell’imminente nuovo decreto “ristori”, Forum Arte e Spettacolo ha elaborato una lista di priorità per il mondo delle arti e dello #spettacolo dal vivo a supporto di artisti, maestranze e imprese, e abbiamo scritto alle istituzioni di competenza. 
 

Illustrissimi,

con la presente desideriamo condividerVi urgenti proposte e richieste per la RIPARTENZA dello Spettacolo dal Vivo, elaborate e sottoscritte da numerose realtà appartenenti al Forum Arte e Spettacolo (FAS).

Dopo la FALSA RIPARTENZA del 15 giugno 2020 e il DPCM del 24 ottobre
che ha decretato nuovamente la sospensione di tutti gli spettacoli ed
eventi culturali in tutti gli spazi al chiuso e all’aperto, evidenziamo
che il 95% degli eventi del 2020 sono andati irrimediabilmente perduti. Ciò ha significato il blocco di una intera ECONOMIA PRODUTTIVA:
moltissimi artisti e le maestranze sono rimasti inattivi e così la
maggior parte delle aziende dello spettacolo: produttori, agenzie di
spettacolo, booking, management, procuratori artistici, service,
cooperative di lavoro, lavoratori autonomi, negozi strumenti musicali,
imprese ed associazioni operanti nel settore creativo dello spettacolo e
delle arti performative, tutti essenziali per l’organizzazione e la
promozione, e tutti i servizi connessi. Moltissimi lavoratori del settore dello spettacolo hanno perso il lavoro, numerose imprese hanno chiuso, molte altre sono state costrette a ricorrere agli ammortizzatori sociali e/o a non rinnovare contratti a tempo determinato.

Servono dunque nuove ed ulteriori azioni concrete ed
immediate da parte delle istituzioni affinché questo processo devastante
venga invertito.

Chiediamo:

  • Estensione di tutti gli ammortizzatori sociali, compresi i bonus,
    sino ad almeno 6 mesi dopo la fine dello stato di emergenza con
    osservatorio sullo stato della ripresa delle attività economiche.
  • Estensione degli ammortizzatori sociali e Naspi,
    ivi comprese indennità lavoratori dello spettacolo, garantita e
    prorogata fino ad almeno 6 mesi dalla fine dell’emergenza a tut- te le
    imprese e a tutti i lavoratori del settore senza distinzioni
    contrattuali.
  • Estensione della Naspi per i
    lavoratori autonomi a gestione ex-Enpals, così come già fat- to per
    quelli in gestione separata, nonché per gli intermittenti anche in
    costanza di rapporto lavorativo, senza decurtazione dell’importo al
    progredire delle mensilità.
  • Riconoscimento di contributi previdenziali per
    ogni mese di fermo lavorativo parametrati ad una media dei quattro anni
    precedenti, all’interno dell’ente pensionistico di appartenenza e per
    la gestione ex-Enpals utili al conteggio per la pensione per tutti e per
    i lavoratori del gruppo A, anche utili al calcolo, alla misura e al
    diritto, compresi danzatori e coreografi, anche al fine di garantire il
    requisito per malattia, maternità, disoccupazione etc., ovvero, qualora
    migliorativo per il lavoratore, riconoscimento dei contributi reali per le prestazioni non svolte ma già confermate e poi cancellate causa pandemia.
  • Riconoscimento dei periodi lavorativi effettuati all’estero,
    tramite la presentazione di un contratto, nel settore eventi e
    spettacolo, ai fini dell’accesso a tutti i bonus finora erogati.
  • Riformulazione, per le imprese della filiera di arte e spettacolo e degli eventi, dell’art. 25 del Decreto Rilancio commi 4 e 5 e dell’art. 1 comma 3 del Decreto Ristori per contributo a fondo perduto, con estensione della base di calcolo parametrata ai mesi da Marzo a Dicembre 2020, mantenendo i medesimi criteri del calcolo della per- dita del fatturato rispetto ai mesi da Marzo a Dicembre 2019, così che TUTTE le imprese del settore possano avere un adeguato sostegno, necessario per la loro sopravvivenza.
  • Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi da Marzo e Dicembre 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi da Marzo a Dicembre 2019.
  • L’ammontare del contributo a
    fondo perduto, ridotto dell’eventuale importo già riconosciuto sul
    medesimo capitolo (Aprile 2019/2020), dovrà essere determinato
    applicando le seguenti percentuali:

a) venti percento per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nel periodo d’imposta 2019;

b) quindici percento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomi- la euro fino a un milione di euro nel periodo d’imposta 2019;

c) dieci percento per i soggetti con ricavi e compensi superiori a un milione di euro fino a cinque milioni di euro nel periodo d’imposta 2019.

  • La riformulazione del contributo a fondo
    perduto non dovrà essere applicata alle imprese con ricavi oltre i
    cinquanta milioni di euro annuali, non potrà superare il milione di euro
    e il contributo dovrà essere assegnato alle imprese che dichiarano di
    svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO
    riportati negli allegati (**). Il contributo concesso dovrà essere reinvestito sull’attività del medesimo codice Ateco entro i 24 mesi successivi alla dichiarazione di fine dello stato d’emergenza.
  • Lo stesso criterio venga mantenuto almeno per il primo trimestre 2021,
    parametrandolo al primo trimestre 2019, mentre per gli altri 3
    trimestri si stabiliscono dei contributi in anticipo, sulla base della
    media ricavata dei restanti trimestri del 2019 con conguaglio entro il
    gennaio 2022 e da replicare fino alla dichiarazione di fine dello stato
    d’emergenza.
  • Istituzione presso l’INPS di uno sportello “ad hoc” per lo spettacolo, con una competenza specialistica del settore per avere risposte concrete e puntuali.
  • Nuovi
    bandi extra FUS a ristoro delle perdite per tutta la filiera dello
    spettacolo e degli eventi con correzione delle criticità emerse
    (in particolare il DM “voucher”, DM 394, DM 397, DM 515, DM 516, ecc.)
  • Attuazione di misure di defiscalizzazione nel settore spettacolo ed eventi, fino ad almeno 12 mesi successivi alla dichiarazione di fine dello stato d’emergenza.
  • Attuazione di misure di decontribuzione
    a tutte le imprese nel settore spettacolo ed eventi, fino ad almeno 12
    mesi successivi alla dichiarazione di fine dello stato d’emergenza.
  • Ampliamento dell’applicazione del Tax Credit e dell’Art Bonus
    per corsi di formazione e pratica nel campo della musica, teatro, danza
    e arti performative in genere, acquisto strumenti musicali e
    attrezzature per lo spettacolo, acquisto biglietti nei live (a scopo
    esemplificativo e non esaustivo)
  • Contributo a fondo perduto per le spese sostenute nell’applicazione del “Protocollo Unico Anti-Covid” per la ripartenza (ad es. “Protocollo proposta FAS”)
  • Riattivazione “Bonus Stradivari” come supporto permanente della promozione della pra- tica musicale.
  • Azzeramento, fino al ripristino delle normali attività parametrate alla media degli ultimi 3 anni fiscali, delle tariffe di conduzione spazi
    (utenze, rifiuti, insegne, altro). Ridurle per i 6 mesi successivi alla
    riapertura attività. Vale il discorso di intercessione e dialogo come
    al punto precedente.
  • Azzeramento, fino al ripristino delle normali attività parametrate alla media degli ultimi 3 anni fiscali, dei costi per le pratiche autorizzative: bolli, diritti di segreteria, tasse governative.
  • Estensione dell’aliquota IVA 10% per tutti gli elementi della filiera strettamente collegati alla produzione di un evento, inclusa la vendita e il noleggio degli strumenti musicali e delle attrezzature per lo spettacolo.
  • Estensione dell’aliquota al 4% per prodotti video-fonografici e prodotti culturali destinati
    al pubblico (come già previsto per il mondo dell’editoria), per i corsi
    di formazione alla musica, danza e arti, per i biglietti agli
    spettacoli.
  • Azzeramento dell’IVA laddove il committente sia un soggetto giuridico per cui non è prevista la detrazione dell’IVA.
  • Sospensione dello Split Payment fino ad almeno 12 mesi successivi alla dichiarazione di fine dello stato d’emergenza.

I provvedimenti urgenti, da noi qui elencati in maniera esemplificativa e non esaustiva, sono indispensabili
per il tessuto culturale e sociale del nostro Paese quanto lo sono per
l’economia dell’intero settore dello spettacolo dal vivo e delle arti
performative. Far ripartire l’attività culturale significa ridare speranza e prospettive a tutte le generazioni.

Confidando in un cortese riscontro, ringraziamo per l’attenzione e porgiamo cordiali saluti.

FAS – Forum Arte e Spettacolo

La RIPARTENZA dello Spettacolo dal Vivo.