S’inaugura domani 25 giugno il 64° Festival dei Due Mondi: la maratona musicale del primo weekend inizia con la Budapest Festival Orchestra, prima orchestra in residenza, a Spoleto sin dal mattino per i concerti della rassegna da camera – alle 12, alle 16 e alle 19 – e protagonista, con il suo direttore principale Iván Fischer e il soprano Luciana Mancini, del grande concerto inaugurale in Piazza Duomo. I musicisti di Budapest rimangono in città fino a domenica per i concerti alla Chiesa di Sant’Eufemia, alla Chiesa di San’Agata e al Complesso Monumentale di San Nicolò. L’appuntamento con la seconda orchestra in residenza al Festival, quella dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è già domenica 27 giugno.
Il palcoscenico in Piazza Duomo raddoppia per ospitare orchestra e coro, diretti da Pascal Rophé per l’occasione unica dell’esecuzione di una delle opere più imponenti di Igor Stravinskij: Oedipus Rex, omaggio del Festival all’autore nel cinquantesimo anniversario della scomparsa.
Debutta domani anche il nuovo spettacolo con la regia di Leonardo Lidi – La signorina Giulia di August Strindberg – produzione del Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Festival dei Due Mondi presentata in prima assoluta sabato 26 e domenica 27 giugno a San Simone. Tra le promesse del teatro italiano, a soli 32 anni Lidi ha vinto nel 2020 il Premio della Critica dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e, nel 2018, il bando registi under 30 per Spettri da Henrik Ibsen alla Biennale Teatro di Venezia.
La proposta di danza si apre all’insegna della contaminazione tra generi e stili, con lo spettacolo Folia di Mourad Merzouki, direttore artistico e coreografo, al Teatro Romano sabato 26 e domenica 27 giugno alle ore 21.30. «I confini separano le persone – dice Merzouki – Come artista, cerco di rendere porose queste barriere e di unire le persone, di provocare incontri. Nonostante le differenze, voglio dimostrare che il dialogo insieme è possibile».
Da oggi gli spazi del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti ospitano la mostra Pina Bausch e la sua rivoluzione: il teatro della commedia umana, che raccoglie gli scatti di Piero Tauro alla grande coreografa e al suo Wuppertal Tanztheater. Inaugura domani a Palazzo Collicola Frammenti di un percorso teatrale a cura di Piero Maccarinelli, prima tappa di un processo di ricerca che nei prossimi anni riorganizzerà gli archivi del Festival per riportare alla luce documenti, fotografie, bozzetti d’epoca, costumi e arredi scenici.
Alle ore 11.30 dei giorni di spettacolo sarà possibile seguire sul sito www.festivaldispoleto.com e sul sito dell’Ansa (www.ansa.it) gli incontri con gli artisti protagonisti – per il primo weekend Iván Fischer (25 giugno), Mourad Merzouki (26 giugno) e Leonardo Lidi (27 giugno), trasmessi in diretta streaming dalla Sala dei Vescovi del Museo Diocesano.
Cinderella’s (3 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), primo lavoro del giovane coreografo greco Alexandros Stavropoulos, entra in cartellone in sostituzione dello spettacolo The American Moth di Alan Lucien Øyen, annullato per criticità logistiche dovute alle restrizioni legate all’emergenza sanitaria.