Riflettori su
Annunci e Comunicati

LO SHOWCASE DI INCUBATORE PER FUTURI COREOGRAFI / SABATO 28 E DOMENICA 29 AGOSTO AL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA DI MILANO

Segnalo sabato 28 e domenica 29 agosto, al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, lo showcase di Incubatore per futuri coreografi, progetto ideato dal Centro Internazionale di Movimento e Danza, e dedicato a giovani coreografe e coreografi, che giunge al suo compimento dopo 3 anni di lavoro.

6 le performance in programma: verranno presentati i lavori di Martina Auddino, Lorenzo De Simone, Giorgia Fusari, Martina Gambardella, Lorenzo Morandini, Martina Rota. Franca Ferrari, fondatrice di C.I.M.D, e i coreografi Marco D’Agostin, Daniele Ninarello e Davide Valrosso
hanno accompagnato il percorso, della durata di tre anni, dei giovani
professionisti, pronti a presentare i propri lavori in queste due
giornate.

Lo showcase è aperto al pubblico e gratuito.

INCUBATORE PER FUTURI COREOGRAFI

Un
solo imperativo: lasciare ai giovani danzatori e coreografi lo spazio
per emergere, o meglio, crearlo, dotandoli di strumenti e di un
affiancamento necessario per realizzare i propri progetti. Questo lo
spirito del progetto Incubatore sostenuto dal MiC, che nasce dal
percorso di Franca Ferrari, fondatrice e direttrice artistica del
C.I.M.D. di Milano (Centro Internazionale di Movimento e Danza), da
sempre attenta al panorama della danza contemporanea e al futuro della
ricerca coreografica. Si tratta di un progetto triennale, che
seleziona alcuni giovani coreografe e coreografi under 25 sostenendoli
nel loro processo di creazione e di approccio al professionismo
L’obiettivo è
favorire l’indipendenza dei giovani danzatori,
perché diventino autonomi in relazione a tutti quegli aspetti e a quelle
competenze necessarie al loro futuro mestiere di coreografo:
drammaturgiche, registiche, tecniche, comunicative, progettuali,
manageriali e organizzative. Centrali nel percorso offerto da C.I.M.D. i
concetti di “pratica” e “relazione”: la pratica intesa come esperienza
del corpo e quindi di vita, che cresce e produce processi, anche nella
creazione artistica; la relazione, come condivisione e confronto tra
pratiche diverse. Un processo orientato alla ricerca, curato e
supervisionato da Franca Ferrari e dai coreografi Marco D’Agostin, Daniele Ninarello e Davide Valrosso in veste di tutor.

 

6 le performance che verranno presentate tra sabato 28 e domenica 29 agosto, nella prestigiosa location del Museo della Scienza e della Tecnologia,
progetti sviluppati durante la prima edizione di Incubatore, nel
triennio 2018-2020. Si tratta di due giornate aperte al pubblico del
Museo e agli operatori, in cui le esibizioni artistiche si alterneranno
alle feedback sessions, ovvero a momenti di dibattito e confronto su
ciascun lavoro. Al via, sabato pomeriggio dalle 15,30, quando verranno presentati i lavori di Lorenzo Morandini, Giorgia Fusari, Lorenzo De Simone; mentre domenica mattina, a partire dalle 10, il palco è di Martina Rota, Martina Gambardella, Martina Auddino.

 

I progetti

 

Martina Auddino presenta il progetto Cerco casa (2° studio),
che la vede in scena con Riccardo Maffiotti e Alessandra Fumai: una
performance che sfrutta lo stato d’ansia da prestazione dei tre
performers, come motore di ricerca per la messa in scena di affetti ed
effetti personali. La pièce usa le preoccupazioni abituali di un’artista
nel portare in scena il migliore degli spettacoli possibili, come
pretesto per dar voce al malessere esistenziale. Autocritica,
incertezza e apprensione creano ironicamente uno svolgimento
drammaturgico sostenuto da definizioni, enunciati, spiegazioni
meta-teatrali.

La
Auddino ha danzato per il coreografo Giovanni di Cicco – nel collettivo
CZD di  Zappalà, per le coreografie di Samir Calixto  (“KORZO”),
Manfredi Perego e Roberto Zappalà (2017) – e per il Teatro Regio di
Torino (Opera “Orfeo e Euridice” – Dicembre 2018). Oggi è danzatrice per
il nuovo lavoro di Roberto Castello, produzione Aldes È artista
associata di NINA.

 

“Che cos’è per voi la gentilezza?” – Lorenzo De Simone ce lo domanda in Variazione #2: Elogio alla Gentilezza,
un progetto multidisciplinare che si nutre dello scambio tra arte
(corpo, gesto e danza) e scienza (psicologia). Il lavoro indaga le
teorie, le scoperte e le analisi che sono state fatte, anche grazie al
coinvolgimento di un gruppo di cittadini: una conferenza spettacolo in
cui attraverso il corpo, le luci e la musica si indaga quanto la
gentilezza sia importante per il benessere psichico, fisico, emotivo e
relazionale di ogni persona. Il progetto ha ottenuto la Menzione
speciale per la ricerca del bando PERMUTAZIONI 2019/2020, coworking
coreografico a cura di Casa LUFT, Zerogrammi e Fondazione Piemonte dal
Vivo.

Lorenzo
De Simone è danzatore, coreografo e psicologo, artista associato di
NINA: dal 2017 a oggi ha lavorato per Paola Bianchi nella produzione
“Ekphrasis” (2019/2020); per la Compagnia Virgilio Sieni nella
produzione il “Prigioniero” e “I Quattro Pezzi Sacri” (2018); per la
Compagnia NUT in “The Body Concert” (2017); e per Willi Dorner nel
lavoro “Bodies in Urban Spaces” (2017/2018).

 

Solo di passaggio è una performance di e con Giorgia Fusari,
che in questi tre anni  indaga il concetto di luce e di buio attraverso
tre diversi lavori coreografici: “Eigengrau” (2019), in cui si indaga
il concetto di buio come confusione; “Scritto in tre C” (2020),
sviluppato all’interno della residenza artistica di Anghiari Dance Hub,
che esplora i concetti di connessione, chiarezza e complessità; “Solo di
passaggio” (2021) che nasce nel pieno dell’emergenza sanitaria, e
attraversa il  tema della luce per parlare di coraggio e paura.

Giorgia
Fusari, come interprete, ha collaborato con Franca Ferrari, Ana Mazzei e
Regina Parra, Gianmarco Porru, Giacomo Giannangeli in “Preludio” presso
il Teatro Fontana di Milano (Novembre 2019). “Eigengrau” è stato
presentato, tra gli altri, al Teatro Elfo Puccini (Festival
MilanOltre-Vetrina Italia Domani/Under 35, Ottobre 2019), al Teatro
Fontana di Milano (Festival Più che Danza, Novembre 2019), al Teatro
Verdi di Padova (finalista Premio Prospettiva Danza Teatro, Ottobre
2020). Il primo studio di “Scritto in tre C” è stato presentato al
Teatro Elfo Puccini (Festival MilanOltre, ottobre 2020) e un secondo
studio su piattaforma online a conclusione del periodo di residenza
artistica (Anghiari, dicembre 2020) È artista associata di NINA.

“Che cos’è per voi la gentilezza?” – Lorenzo De Simone ce lo domanda in Variazione #2: Elogio alla Gentilezza,
un progetto multidisciplinare che si nutre dello scambio tra arte
(corpo, gesto e danza) e scienza (psicologia). Il lavoro indaga le
teorie, le scoperte e le analisi che sono state fatte, anche grazie al
coinvolgimento di un gruppo di cittadini: una conferenza spettacolo in
cui attraverso il corpo, le luci e la musica si indaga quanto la
gentilezza sia importante per il benessere psichico, fisico, emotivo e
relazionale di ogni persona. Il progetto ha ottenuto la Menzione
speciale per la ricerca del bando PERMUTAZIONI 2019/2020, coworking
coreografico a cura di Casa LUFT, Zerogrammi e Fondazione Piemonte dal
Vivo.

Lorenzo
De Simone è danzatore, coreografo e psicologo, artista associato di
NINA: dal 2017 a oggi ha lavorato per Paola Bianchi nella produzione
“Ekphrasis” (2019/2020); per la Compagnia Virgilio Sieni nella
produzione il “Prigioniero” e “I Quattro Pezzi Sacri” (2018); per la
Compagnia NUT in “The Body Concert” (2017); e per Willi Dorner nel
lavoro “Bodies in Urban Spaces” (2017/2018).

 

Solo di passaggio è una performance di e con Giorgia Fusari,
che in questi tre anni  indaga il concetto di luce e di buio attraverso
tre diversi lavori coreografici: “Eigengrau” (2019), in cui si indaga
il concetto di buio come confusione; “Scritto in tre C” (2020),
sviluppato all’interno della residenza artistica di Anghiari Dance Hub,
che esplora i concetti di connessione, chiarezza e complessità; “Solo di
passaggio” (2021) che nasce nel pieno dell’emergenza sanitaria, e
attraversa il  tema della luce per parlare di coraggio e paura.

Giorgia
Fusari, come interprete, ha collaborato con Franca Ferrari, Ana Mazzei e
Regina Parra, Gianmarco Porru, Giacomo Giannangeli in “Preludio” presso
il Teatro Fontana di Milano (Novembre 2019). “Eigengrau” è stato
presentato, tra gli altri, al Teatro Elfo Puccini (Festival
MilanOltre-Vetrina Italia Domani/Under 35, Ottobre 2019), al Teatro
Fontana di Milano (Festival Più che Danza, Novembre 2019), al Teatro
Verdi di Padova (finalista Premio Prospettiva Danza Teatro, Ottobre
2020). Il primo studio di “Scritto in tre C” è stato presentato al
Teatro Elfo Puccini (Festival MilanOltre, ottobre 2020) e un secondo
studio su piattaforma online a conclusione del periodo di residenza
artistica (Anghiari, dicembre 2020) È artista associata di NINA.

 

 

Related posts

Riflettori su: calendari personalizzati

Silvia Arosio
3 anni ago

Slow Music: ecco la nuova Associazione di Claudio Trotta

Silvia Arosio
6 anni ago

Festa del Cinema di Roma: Accademia Musumeci Greco presenta “L’Attore e la Spada”

Silvia Arosio
2 anni ago
Exit mobile version