“C.Re.S.Co – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea -, esprime sconcerto in merito alla messa in vendita del Teatro Eliseo e Piccolo Eliseo.
L’annuncio, pubblicato il 13 gennaio sul sito dell’agenzia immobiliare Engel&Volkers, propone l’acquisto del teatro, che ricordiamo essere un Tric – Teatro di Rilevante Interesse Culturale – e come tale un’istituzione beneficiaria di contributi pubblici, alla modica cifra di 24 milioni di euro.
Per non trarre conclusioni affrettate, C.Re.S.Co prova a ricordare alcuni momenti salienti della storia recente del teatro e della società privata che lo gestisce.
Ricordiamo che il proprietario del teatro, Luca Barbareschi, lo comprò nel 2018-2019 dopo che l’Eliseo, nel 2017, aveva ottenuto un ingente finanziamento statale, pari a 8 milioni, in due tranche di 4 milioni, un contributo extra-Fus giunto grazie ad una mozione bipartisan che presentò un emendamento sulla manovra alla legge di bilancio. Come rileva Anna Bandettini nel suo articolo, pubblicato il 13 gennaio 2022: “Qualche mese dopo aver ottenuto quella congrua cifra, Barbareschi acquistò l’edificio dell’Eliseo: la consequenzialità causa-effetto non fu nemmeno mai smentita quando pubblicamente si parlò di un investimento immobiliare privato con soldi pubblici. Se l’acquisto, allora, suscitò scandalo, sarebbe vieppiù sensazionale la vendita. Allora le indiscrezioni, mai smentite, parlarono di un’offerta d’acquisto per l’immobile tra i 6,4 e i 6,8 milioni di euro. La richiesta oggi è di 24 milioni. Fate voi i calcoli e….”.
Sempre nel 2017, nel mese di aprile, non più nel decreto Milleproroghe ma nella manovra correttiva e in Gazzetta Ufficiale (articolo 22 comma 8), fu autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2017, allo scopo di “garantire la continuità delle attività in occasione del centenario della sua fondazione” : peccato che il centenario del teatro fosse già stato festeggiato nel 2000!
Non finisce qui, segue un ulteriore tentativo di finanziamento straordinario che, tramite alcuni emendamenti alla legge di conversione del DL Milleproroghe, avrebbe destinato alla società privata che gestiva il Teatro Eliseo 12 milioni di euro per il triennio 2020-2022. Questo tentativo scatenò moltissime denunce da parte dell’intero settore artistico nazionale e anche di C.Re.S.Co che, in una lettera aperta alle istituzioni (10/02/2020), ricordava che era ancora in corso un procedimento giudiziario per valutare la legittimità del finanziamento ricevuto dal teatro nel 2017, procedimento che a detta di tutto il comparto rappresentava una evidente violazione delle regole.
A oggi Il teatro è chiuso dal marzo 2020 per la situazione pandemica. Nonostante le risorse arrivate, a partire dal ristoro di 800.000 euro del MiC, oltre al finanziamento ordinario del Fus delle annualità 2020 e 2021, nonostante altri teatri abbiano cercato e spesso trovato il modo di svolgere attività nel biennio precedente, il teatro Eliseo non ha progettato eventi online né dal vivo e non ha più riaperto, è stato messo in liquidazione a dicembre 2020 ed ha avviato i licenziamenti dei 21 dipendenti il 24 novembre 2021.
C.Re.S.Co chiede alle Istituzioni di intervenire per fare chiarezza sulla questione.
All’inizio del 2020, prima che la pandemia bloccasse tutto, C.Re.S.Co era impegnato a discutere con il MiC per evitare che 12 milioni venissero regalati al Teatro Eliseo, due anni dopo e nonostante la tragedia che ha colpito il nostro Paese e il nostro settore, sorprende davvero che si debba ancora discutere di simili faccende”.