“L’unica regola del viaggio è : non tornare come sei partito. Torna diverso. “
Anne Carson

Post pandemia, lentamente stiamo ricomoinciando a viaggaire e Selene Calloni Williams sta riorganizzando i suoi
Viaggi dell’Anima, dopo lo stop dovuto alla pandemia.

In particolare sta organizzando per gennaio 2023 (dal 2 al 13) uno stupendo viaggio in Giappone: https://selenecalloniwilliams.com/voyages-illumination/giappone-fra-shinrin-yoku-e-misticismo/

Voyagesillumination propone un ritiro assolutamente esclusivo presso il monastero di Dewa Sanzan, nelle selvagge montagne della Prefettura di Yamagata. In un paesaggio innevato, lontano dalle strade battute e dai percorsi turistici, alla scoperta dell’anima spirituale del Giappone mistico.

Ho intervistato per voi Selene e ne è nata una splendida chiacchierata che troverete cliccando sotto.

 

Viaggiare in un paese significa per noi volerne capire lo spirito profondo, dando spazio agli scambi umani, ai colloqui e ai rituali che vedono coinvolti personaggi significativi delle culture locali, delle minoranze culturali e religiose, dei gruppi etnici e delle tribù, imparando a conoscere pratiche tradizionali benefiche per la salute fisica e spirituale. Cosa vuol dire riprendere a viaggiare dopo la pandemia?

La pandemia ha portato tanti di noi a riflettere e porci domande anche radicali sulla nostra società e la nostra comprensione del mondo, del rapporto individuo-comunità, e del nostro corpo stesso. La possibilità di poter viaggiare di nuovo ci porta dunque a voler esplorare quelle che sono le altre possibili strutture della realtà, altre cosmologie. Troppo spesso, in Occidente, ci riduciamo a pensare che la nostra visione dualistica ed oggettivistica del corpo umano, del binomio vita-morte, salute-malattia, e della società, sia l’unica valida, l’unica ormai interamente possibile. Viaggiare – come esploratori, pellegrini, con una mente e un’anima interamente aperte – ci porta a comprendere che ciò non è che una grande illusione. Sono innumerevoli i popoli e le comunità in tutto il mondo che tramandano da millenni modi di concepire sé stessi e il mondo che li circonda in maniera completamente diversa da quella occidentale-materialista. Viaggiare serve a espandere i limiti del nostro intelletto e della nostra anima, per poter arricchire e cambiare il nostro mondo.

Il viaggio è sempre stato insito nell’uomo. La vita stessa è viaggio e spesso, nelle tue dirette, parli dei viaggi sciamanici e dei viaggi ctoni, così necessari alla crescita spirituale. Come questi tipi di viaggio possono aiutarci?

Per me il viaggio è insito in ogni cosa: il mangiare, il respirare, il partorire, il morire. Ogni trasformazione, che porti in essere o distrugga qualcosa, è una forma di viaggio. Si tratta di viaggi attraverso la grande soglia tra il Visibile e l’Invisibile, che è poi quello che le tradizioni sciamaniche intendono parlando di viaggi ctoni, o viaggi dell’anima. È stato il grande storico romeno Mircea Eliade a concepire lo sciamano archetipico come colui che è capace di compiere, in vita e con consapevolezza, il viaggio tra i mondi, e comunicare con gli spiriti. Concepire il vivere ed il morire come viaggio è un potente mezzo per superare la tirannia del dualismo implicito nella visione del mondo occidentale, la quale è sbilanciatamente materialista, incentrata sul mondo visibile, e spaventata dall’invisibile. È proprio questo sbilanciamento che ci ha portato alla crisi ecologica, alla paura pietrificante della morte, alla patologizzazione di innumerevoli condizioni che in altre culture sono invece sacralizzate. Cogliere il valore sacro, trasformativo, poetico del mangiare, morire, respirare attraverso il simbolo del viaggio è una chiave imprescindibile per poter ritrovare un equilibrio nella nostra vita.

Arriviamo a questi viaggi “fisici” (anche se anche qui potremmo aprire una parentesi su cosa è “fisico”). Come scegli le mete?

Organizzo viaggi ormai da più di vent’anni, con un’iniziativa della mia Accademia chiamata Voyagesillumination. All’inizio si trattava di viaggi nei luoghi più importanti per la mia formazione orientale, soprattutto in Sri Lanka, dove ho vissuto vari anni in gioventù imparando lo yoga e la meditazione theravada nei templi degli eremiti della giungla. Ma organizzavo ai tempi anche viaggi in India, Kashmir, Nepal, Tibet, Bhutan e Birmania – luoghi centrali per lo sviluppo del Buddhismo tantrico, che sta al centro del mio studio da anni. Più avanti, si sono aggiunte altre mete, come l’Egitto, lo Yemen, l’Iran, luoghi nei quali ricercavo contatto con un’altra importante tradizione mistica, quella del sufismo. Negli ultimi sei anni è poi stato mio figlio Michelangelo, antropologo e slavista appassionato di Asia centrale, ad organizzare i viaggi ed accompagnarmi come interprete. Con lui sono andata alla scoperta dello sciamanismo in Siberia, Mongolia e Kazakistan, aggiungendo poi anche viaggi in Sudamerica e Giappone. Tutti i viaggi che proponiamo con Voyagesillumination sono frutto di un periodo di frequentazioni dei luoghi e delle comunità da parte mia e di Michelangelo, il che ci permette di creare itinerari al di fuori dei percorsi turistici, incentrati sugli incontri con operatori spirituali autentici e fidati. L’obbiettivo è sempre quello di permettere ai nostri gruppi di avere un’esperienza di crescita personale importante, attraverso incontri, conversazioni, e consultazioni personali con sciamani e mistici autentici, capaci di trasmettere la profondità e il potere della cosmologia del loro popolo.

Quali le difficoltà nell’organizzarli, se ci sono? Oppure si aprono davanti a te con facilità?

Naturalmente sarebbe impossibile organizzare il tipo di viaggio che facciamo noi semplicemente affidandoci ad un’agenzia turistica. Lo studio e la conoscenza dei luoghi, delle culture locali, e una rete di contatti locali fidati – soprattutto con sciamani, sufi, curanderos ecc.. – è necessario e va sviluppato negli anni. Il contributo di Michelangelo, con la sua conoscenza delle lingue e dell’etnografia in Asia centrale è stato indispensabile negli ultimi anni. Molto importante è poi anche l’attitudine nostra e del gruppo che portiamo in queste esperienze. I viaggi sono spesso fisicamente complessi, in luoghi remoti e con poche comodità. Per poter ottenere il massimo dagli incontri con sciamani, sufi, o orcolesse tantriche ci vuole poi un grande rispetto e una grande apertura mentale e spirituale. Noi siamo lì come studenti, e cogliamo ciò che ci viene incontro con grande senso di gratitudine. È impossibile garantire al 100% che ogni sciamano o mistico in programma voglia o possa accoglierci. Tanto dipende dagli spiriti al momento. 


Seguite i programmi o cambiate all’ultimo minuto?

I programmi sono frutto di anni di esperienza e, specialmente per quelle che sono le nostre mete più classiche, vengono rispettati quasi interamente. È ovvio che, dato la particolarità degli incontri che andiamo a fare e la natura remota e selvaggia dei luoghi visitati, tutti i nostri programmi rimangono sempre flessibili, e i partecipanti ne sono coscienti dal momento in cui gli viene offerto un posto. Fatto sta che, sebbene abbiamo dovuto cambiare i programmi anche radicalmente innumerevoli volte, non ho mai condotto un viaggio che non sia stato trasformativo e, perciò, un successo.

Che tipo di persone vi seguono in questi itinerari? Come si preparano le persone? Le supportate?

Coloro che ci seguono sono prevalentemente studenti dell’Imaginal Academy – persone che quindi hanno già una certa familiarità con i miei scritti e già avviate in un cammino di crescita spirituale. Ci sono però anche tante persone che approcciano il mondo dell’‘immaginale’ per la prima volta attraverso i nostri viaggi. In ogni caso, la partecipazione a tutti i nostri viaggi non è da dare per scontato. Tutti coloro che desiderano partecipare devono sottostare a un colloquio personale con me. Questo ci permette di creare innanzitutto un gruppo di persone motivate e disposte ad integrarsi e condividere attivamente l’esperienza con i compagni di viaggio. In secondo luogo, ci permette di comprendere l’effettiva adattabilità della persona in quelle che possono essere condizioni scomode, per via delle attività fisiche (una settimana a cavallo e tenda in montagna per esempio) o del clima estremo. I nostri gruppi non superano mai le 15-20 persone, e spesso sono molto più piccoli. Questo implica necessariamente un processo di selezione, data la richiesta sempre molto elevata, ma è imprescindibile per poter condurre un’esperienza trasformativa per tutti i partecipanti.

I tuoi sono viaggi fuori e dentro di séIl primo viaggio previsto è a gennaio 2023 (dal 2 al 13), uno stupendo viaggio in Giappone: ci devi far sognare raccontandoci qualcosa di più.

 Questo viaggio, tanto fisico quanto spirituale, sarà accompagnato da Michelangelo – antropologo esperto di sciamanismo e tradizioni animiste – e Dasha – collaboratrice stretta di Selene – che, giorno dopo giorno, guideranno un seminario incentrato sulla storia del Buddhismo e dello Shintoismo giapponesi, e condurranno meditazioni e sessioni pratiche incentrate sullo Shinrin-Yoku, l’immersione nella foresta. Il programma condotto da Dasha e Michelangelo servirà per contestualizzare, nella più ampia tradizione immaginale, l’esperienza unica che costituirà il cuore del viaggio: una settimana di immersione e pratiche di purificazione e riconnessione con la natura condotte dai maestri Yamabushi.… 

Dove andrete e cosa vedrete?

Come ho già detto, quasi tutti i viaggi di Voyagesillumination sono organizzati e condotti da mio figlio Michelangelo, il quale è spesso accompagnato da Dasha, una mia collaboratrice stretta. È anche il caso del viaggio in Giappone che proponiamo questo gennaio 2023. Il viaggio nasce in realtà da un invito che ho ricevuto da un gruppo di monaci Yamabushi – eremiti animisti delle montagne giapponesi – i quali seguo da tempo. Michelangelo e Dasha hanno colto la palla al balzo con la fine delle limitazioni Covid e hanno voluto organizzare un’esperienza unica, che proponiamo al pubblico per la prima volta in assoluto: per una settimana intera saremo accolti dai monaci Yamabushi di Dewa Sanzan (le ‘Tre Montagna Sacre’) nella prefettura di Yamagata per un’introduzione alla vita e ai rituali degli eremiti Shugendo (un misto di animismo shintoista e Buddhismo zen praticato dagli Yamabushi). Al contempo, Michelangelo e Dasha condurranno un seminario proponendo un approccio storico-antropologico alle culture animiste del Giappone e dell’estremo oriente, e praticando meditazioni, yoga e rituali tratti dai miei libri su Shinrin-Yoku, Wabi Sabi e Ikigai. L’obbiettivo è proprio, come in tutta l’attività dell’Accademia, quello di creare un ponte tra l’insegnamento della scuola immaginale e le culture orientali da cui traiamo in parte le nostre origini. Sono sicura che sarà per tutti i membri di questo gruppetto un’esperienza profondamente trasformativa, sia per l’occasione unica di condividere la vita degli eremiti, sia per la grande conoscenza, esperienza ed entusiasmo che Michelangelo, Dasha e tutti i partecipanti stessi condivideranno. 

Chi ha problemi di allergie alimentari come si può approcciare al viaggio?

Cerchiamo in ogni modo di accontentare tutte i tipi di allergie e intolleranze, e in quasi ogni occasione gli operatori a cui ci affidiamo per la logistica in loco sono capaci di provvedere senza alcun problema. In linea con la filosofia dell’accademia, tutti i pasti durante i nostri viaggi sono il più vicino possibile ad una dieta macrobiotica, evitando quindi perentoriamente carne e latticini, come anche le farine raffinate quando possibile. Ciò ci risulta molto semplice in contesti come il Giappone, ma molto più complicato in regioni come la Mongolia o la Siberia, dove la dieta tradizionale è proprio a base di carne e latticini. In ogni caso, facciamo l’impossibile per accontentare tutti, e ce la facciamo quasi sempre.

Sei autrice di diversi libri… Ne nascerà uno da questa esperienza?

Quasi tutti i libri che ho scritto sono ispirati dai miei viaggi. Il ciclo de “Il profumo della luna” e “Il discorso alla luna” ne sono l’esempio più lampante, trattandosi di veri e propri ‘diari’ dei miei viaggi nell’Altaj siberiano, mischiati a delle favole di potere sciamaniche, che mi sono state raccontate proprio durante questi viaggi. Già i miei primi libri, come “Yoga Sciamanico”, d’altro canto, non sarebbero stati possibili senza la mia pluriennale esperienza di vita e meditazione in Sri Lanka. Sono convinta che è impossibile comprendere profondamente il valore poetico, epico, che accomuna tutte le tradizioni sciamaniche senza avere un’esperienza ravvicinata con la natura dei luoghi in cui queste tradizioni sono nate. L’animismo è, dopotutto, il culto della natura. Sono sicura che anche in futuro i miei viaggi saranno fonte di ispirazione per la mia scrittura e il mio insegnamento.

… Nella speranza di vederti a teatro in Italia con il tuo splendido viaggio nei miti…Come al solito, chiudo le nostre interviste chiedendoti un OMI per i nostri lettori (e per me!)..

Ed ecco per te l’OMI dei tre respiri che serve ad allentare la gabbia dell’Io e a entrare nello stato della non-mente: la condizione in cui l’impossibile di viene la base di partenza per la creazione di infinite possibilità.

Siediti comodamente in un luogo tranquillo e assumendo una postura che esprima un senso di dignità (a tal fine è fondamentale tenere dritta la schiena), porta l’attenzione al tuo respiro.

Rendi la respirazione più profonda rispetto al respiro spontaneo. Immagina il tuo respiro come un’onda del mare che attraversa il tuo corpo. Quindi medita secondo il ritmo descritto qui di seguito.

• Prendi tre respiri profondi, immagina tre onde potenti che attraversano il tuo corpo.

• Trattieni il respiro a polmoni pieni, immagina un’onda potente che non sei tu, ma qualcosa che esiste dopo di te o al di là di te.

• Prendi tre respiri profondi, immagina tre onde potenti che attraversano il tuo corpo.

• Trattieni il respiro a polmoni vuoti, immagina un’onda potente che si produce al di là di te: tu sei completamente assente.

A questo punto puoi decidere di fare un altro ciclo o puoi interrompere. 

GRAZIE, SELENE!

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