Verso la fine del lockdow due artisti, uno italiano e uno spagnolo, Paul Potacci e Naxto Celofán, si sono conosciuti su Instagram attraverso un confronto sui dischi della produzione di Lucio Battisti “targata” Pasquale Panella: i famosi 5 “album bianchi”. Stimolati da questo incontro social, i due si sono inventano un progetto fuori dalle righe usuali chiamato Asteroide 9115, in onore di quelle due personalità così geniali, in grado di compiere una vera e propria rivoluzione musicale verso la metà degli anni ’80. Un progetto di “ispirazione e cospirazione” nel quale la concreta visionarietà dei due creatori prese ben presto forma, non senza lasciare stupefatti chi legava indissolubilmente le canzoni di Battisti ai testi chiari ed eleganti di Giulio Rapetti, in arte Mogol. Panella, invece, fa cantare a Lucio allitterazioni e onomatopee, versi sfuggenti e intuizioni semantiche. Dove Mogol raccontava la realtà tramite le parole e la musica, cosicché quelle parole e quella musica fossero “veicoli della realtà”, la poetica di Panella cerca di far sì che siano “la” realtà, bastando a loro stesse.
Un binomio che all’epoca fece scalpore e creò sconcerto.
Con questa idea la coppia Potacci-Celofán intende mantenere vivo il pregevole e rivoluzionario lavoro scaturito da quella collaborazione illustre, con il preciso intento – attraverso una serie di azioni concrete – di costruire un solido ponte verso il futuro, divulgandone il valore ad una sempre crescente massa di persone. Sia dedicandolo a chi l’ha vissuto come “colonna sonora” della propria vita apprezzandone la visione ma anche e soprattutto consegnandolo come “lascito” alle nuove generazioni di musicisti e aspiranti tali. Cercando di rinnovare la medesima sensazione di disorientamento e incredulità che colse gli ascoltatori a partire dall’album “Don Giovanni”, proseguendo nel segno di una destrutturazione del tradizionale ‘formato canzone’. Asteroide 9115 si articola su tre piani distinti ma complementari: un libro, un vinile e uno spettacolo.
Un libro e un disco in vinile
“Inquilinos en boca” é un libro scritto da Paul Potacci e Natxo Celofán, che illustra alcune chiavi interpretative delle canzoni di Battisti-Panella, nei meravigliosi (e ancora poco conosciuti) anni del loro sodalizio, fonte di straordinaria e stratificata ispirazione per molti che l’anno elevata ad una sorta di culto. Viene così suggerito un accesso ad un mondo creativo non sempre facile da assimilare, a causa dei giochi semantico-creativi di Panella e alle sperimentazioni elettroniche di Battisti. Oltre alle traduzioni in spagnolo delle liriche, nel libro sono inclusi anche testi di scrittori e opere di pittori appartenenti a diversi movimenti d’avanguardia del XX secolo (dal surrealismo al dadaismo, approdando alla pop art). Asteroide 9115 é anche un vinile prodotto da Paul Potacci – acquistabile qui – con l’appassionata partecipazione del produttore musicale Sergio Delgado. Composto da otto i brani, come nella migliore tradizione dei “dischi bianchi”, pensato anche come colonna sonora” per le live performance. Rappresenta al tempo stesso una dichiarazione d’amore di due maschere della Commedia dell’Arte pop, Paul e Natxo, che cercano di ricreare l’ermetismo panelliano trasferendo in spagnolo, con uguale musicalità, sensi, nonsensi, controsensi e paradossi degli alambicchi verbali e verbosi del poeta-paroliere romano.
La copertina del disco, uscito solo in vinile
la scommessa dello spettacolo live
Uno show, che ha già avuto un’anteprima romana, attualmente in fase di ridefinizione e di adattamento per il pubblico italiano, dall’impronta dadaista e surrealista. Caratterizzato da un’azione teatrale in cui appaiono e scompaiono improbabili personaggi contemporanei: un Arlecchino e una Colombina non stereotipati, in un viaggio senza pregiudizi (anche di genere), l’Uomo-Anatroccolo Nero, l’individuo comune che si nasconde dietro la star, il Narratore, Dr. Jekill e Mr. Hyde. Tutti si muovono in un mondo reale e immaginario, attingendo alle fonti del teatro classico. I testi di Panella vengono resi sul doppio binario del palco e di uno schermo, come petroglifi dell’era digitale, suggerendo più visioni di non-storie agli spettatori, coinvolti nell’azione in modalità giocosa ed interattiva.
A 80 anni dalla nascita, la dimostrazione ulteriore della sua grandezza
In occasione, in questo 2023, che coincide con l’80° anniversario della nascita di Lucio Battisti a Poggio Bustone (MC), Asteroide 9115 si pone come grande novità multimediale, sguardo creativo sul passato e strumento lanciato verso il futuro.