Roma è arrivata a Milano. E lo fa riportando in vita una delle maschere più classiche della Roma papalina, quella maschera che può essere considerata come il cugino di Rugantino, con la differenza di appartenere alla nobiltà, che sta in piedi come alcuni palazzi nobiliari, solo per la facciata che per la struttura..

In scena, finalmente, nel teatro costruito ad hoc per ospitare gli spettacoli di Massimo Romeo Piparo, il Sistina Chapiteau, Max Giusti, solo per tre giorni, che vanno sfruttati appieno dal pubblico meneghino.

foto di ANTONIO AGOSTINI

Perché, vedete, ne IL MARCHESE DEL GRILLO non c’è solo la storia del nostro cinema, ma anche una Commedia Musicale, deliziosamente teatrale, che ricalca – ma non scimmiotta – la nostra migliore tradizione e, pur avendo debuttato solo nel 2016 come spettacolo, potrebbe essere stata scritta negli anni ’70 del secolo scorso, contestualmente al suo parente più celebre, grazie anche alle musiche originali composte da Emanuele Friello.

E se portare sul palco una sceneggiatura da film e trasportarla in copione (scritto da Massimo Romeo Piparo e Gianni Clementi) non è sempre semplice, questa volta la magia è perfettamente riuscita.

Solo qualche mancanza di fluidità nel primo atto tra una scena e l’altra (ma si potrebbe tranquillamente correggere), per uno spettacolo che è davvero godibile e ben confezionato, tanto da riportarci ai fasti che furono di Albertone.

Max Giusti si è rivelato un vero mattatore, con, dalla sua parte, l’umiltà e la discrezione nell’approcciarsi ad una figura che non può essere imitata.

Ottimo cantante dai toni baritonali, dotato di una possanza e una fisicità che catalizza, si tiene in mano il pubblico per più di due ore, unisce una compagnia di ottimi attori, si muove con una professionalità ed una simpatica tracotanza, che rendono il Marchese burlone, ma colto, all’avanguardia e di cuore buono, un personaggio che non si può non amare. Lo noterete in mille sfumautre, compresa la sdoppiatura del ruolo del secondo tempo.

 

 

Ho parlato con cognizione di causa di “Attori”, perché in questa commedia musicale (e non musical), la prosa è decisamente importante, ma soprattutto ottimamente recitata, ponderata e servita con garbo ed attenzione: a parte qualche problema di riverbero audio, è un piacere ascoltare – anche nel teatro musicale – attori che mai buttano via una battuta, che mai vanno sopra le righe, che non stridono o si accavallano, ma si godono per primi il suono della parola.

E poco importa se c’è spesso il vernacolo o l’accento romano: ci deve essere e vivaddio che ci sia.

Il testo è una pura cartolina di Roma, con le sue bellezze e le sue infamità (ora non ricordo perfettamente il testo originale, ma forse i cinghiali insieme ai ratti e alla monnezza sono aggiunte recenti), con l’arte meravigliosa ma spesso decadente, con le taverne e i carbonai, divisi da una balaustra di marmo dal popolo che chiede verdura come i francesi chiedevano pane. 

E se Maria Antonietta proponeva della brioche, il Marchese del Grillo getta a piene mani delle susine – tanto gli fanno male – a volte centrando le teste dei malcapitati, ma si sa, a Onofrio glie piace da scherzà.

Accanto a lui, un florilegio di ottimi artisti, in primis lo zio prete (Giulio Farnese) e la la Marchesa madre (Monica Guazzini), tanto simile a una Tina Pica a colori, mentre si fa notare anche Ricciotto (Marco Valerio Montesano). Ma tutti meriterebbero una menzione, da Matteo Montalto qui Amministratore e già Serenante in Rugantino, fino al Papa Pio VII interpretato da Edoardo Sala. Oltre 30 artisti in scena, ben diretti da Piparo e perfettamente amalgamati, che scorrono sul palco come un affresco variopinto.

La Roma Papalina decadente, dove i nobili sono ormai solo pupazzi, e l’aria di libertà arriva en passant dal savoir faire francese, con Napoleone e le sue rivoluzioni, si incastona in una scenografia molto più che convincente, con il classico girevole da commedia musicale (che gioia vederlo a Milano!), e costumi e coreografie che ricordano Rugantino, rendendo lo spettacolo un nuovo piccolo classico del teatro italiano.

Andate a incontrare questo Marchese di stanza allo scalo Farini, solo fino a domani pomeriggio, perché se non lo fate, lo rimpiangerete.

E, milanesi, non fatevi frenare dalle antiche rivalità tra città, perché ormai Milano è Roma Nord e Roma è Milano Sud.

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Note di Regia

“Il Marchese del Grillo illumina Roma in un momento molto particolare della propria storia contemporanea. La schietta filosofia di vita di Onofrio del Grillo pervade l’intera Commedia di rimandi attualissimi e tremendamente affini con la realtà a cui tutti i romani devono quotidianamente fare fronte: Giustizia corrotta, una Chiesa in bilico tra il debole potere spirituale e il più ammaliante potere temporale, il tremendo dilemma dell’essere e dell’apparire, il dramma dei più poveri contrapposto al cinismo dei potenti; tutti argomenti che sembrerebbero fotografare l’attuale sistema-Italia e ancor più l’inesorabile declino di Roma Capitale, ma che invece sono scaturiti quasi mezzo secolo addietro dalla felice intuizione di grandi Maestri della Commedia italiana della seconda metà del ‘900.

Il Marchese del Grillo, quindi, si appresta a diventare lo spettacolo giusto al momento giusto e nel luogo giusto; travolgerà il pubblico con fragorose risate e amare riflessioni in un perfetto mix tragicomico scandito da battute e aforismi indimenticabili.”

Massimo Romeo Piparo

La trama:

Agli inizi del XIX secolo, vive a Roma il Marchese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, che trascorre le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria. Mentre si gode l’ozio, il Marchese è sempre pronto ad architettare scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua famiglia oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, Papi e consanguinei proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi. La disfatta di Napoleone a Waterloo ristabilirà però le cose e il Marchese del Grillo farà il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo troverà un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Ma uno dei suoi terribili scherzi, ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onorevole riscatto con un finale a sorpresa.

IL MARCHESE DEL GRILLO

Commedia Musicale di Gianni CLEMENTI Massimo ROMEO PIPARO

con Musiche originali composte da Emanuele FRIELLO

dal film di Mario MONICELLI, scritto con BENVENUTI, DE BERNARDI, PINELLI, ZAPPONI

Regia MASSIMO ROMEO PIPARO

Prodotto da Il Sistina

con Max Giusti/ Il Marchese del Grillo

Giulio Farnese/ Zio Prete

Edoardo Sala/ Papa Pio VII

Marco Valerio Montesano/ Servitore Ricciotto

Monica Guazzini/ Marchesa madre

Carlotta Tommasi/ Madre di Faustina-Moglie di Gasperino

Ilaria Fioravanti/ Genuflessa

Gerry Gherardi/ Aronne Piperno-Commissario

Matteo Montalto/ L’amministratore

Emanuela Puleo/ Olimpià

Francesco Miniaci/ Capitano Blanchard-Guardia Svizzera

Sebastiano Lo Casto/ Streghetta-Ensemble

Ambra Cianfoni/ Camilla

Giacomo Genova/ Rambaldo-Il Graduato-Il Giudice

Gloria Rossi/ Faustina-Ensemble

Denis Scoppetta/ Castrato-Assistente del Papa-Ensemble

Sergio Spurio/ L’oste

Ilaria Ferrari/ La figlia di Gasperino-Cameriera

Alessandro Lo Piccolo/ Il cameriere in polpe

Rocco Stifani/ Marcuccio-Ensemble

Ensemble

Valentina Bagnetti

Raffaele Cava

Francesco Consiglio

Annalisa D’Ambrosio

Rocco Greco

Viola Oroccini

Sara Telch

MUSICHE ORIGINALI del Maestro Emanuele Friello

I ATTO

STAMO ZITTI, FAMO PIPPA

OPENING Parte 1

OPENING Parte 2

ME PIACE DA SCHERZA’

ME PIACE DA SCHERZA’ Reprise

TICCHETE TACCHETE

NOI VOGLIAM DIO

OSTERIA

LA VITA DER MARCHESE E’ ‘NA VITACCIA

STAMO ZITTI, FAMO PIPPA Reprise 1

LA MARSIGLIESE

II ATTO

LA NEUVAINE DE CYTHÈRE

CHARMANT

TUTTO ROSICAMO

STAMO ZITTI, FAMO PIPPA Reprise 2

GENUFLESSA (STAI CO ME)

GASPERINO MIO

ELEGIA

ME PIACE DA SCHERZA’

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