Una fila di soldout dal 19 al 21 aprile al Teatro San Babila di Milano per la Compagnia della Corona, che ha portato in scena La famiglia Addams – Musical d’altri tempi (www.lafamigliaaddams.it).
Un musical divertente e ben interpretato, che già abbiamo visto di alcune precedenti versioni in Italia (con Gabriele Cirilli e Elio come Gomez), e che non smette mai di stupire.
Questa messa in scena, di stampo classico, con qualche libera interpretazione nel testo, vede ottimi attori e cantanti sul palco, e qualche effetto speciale dato da un morigerato uso delle videoproiezioni, di cui una particolarmente d’impatto e ricca di lirismo, per due ore abbondanti che scorrono senza cali di energia.
Una famiglia che va al di là della normalità e che ci fa chiedere, come è giusto, cosa sia la normalità: forse un next to normal che ha tante sfaccettature e declinazioni?
E se l’amore salvifico alla Romeo e Giulietta mette a nudo, non solo le “diversità”, ma anche le sopite affinità – e no, non solo per l’agrimomium – i brani, davvero orecchiabili e ben tradotti, rendono assolutamente godibile uno spettacolo dark e gotico- Mercoledì funziona non solo su Netflix -, con pennellate di colore (giallo) anni ’50 e qualche citazione: come non riconoscere la famiglia sotto la pioggia, in questo caso proiettata in alto a destra, che ricorda così tanto l’arrivo al lugubre maniero del Rocky Horror?
Qui il video degli applausi finali, che vi consiglio di non perdere.
Guardatelo pure con i vostri figli piccoli che non conoscono gli Addams… “Perché viva o morta una famiglia… è sempre una famiglia.”
VIDEO SOTTO:
Note di regia Salvatore Sito
Ed è proprio in questa frase che risiede il cuore della nostra vicenda: la famiglia. La famiglia con le sue contraddizioni, i suoi segreti, i suoi obblighi morali ed i suoi numerosi percorsi, gli intrecci, le paure, i suoi vuoti, le certezze e le sue insicurezze.
La famiglia come luogo sicuro che prima accoglie e poi protegge, la famiglia che sa passare attraverso l’oscurità affinché possa diventare più forte.
Una famiglia dove la provenienza, la forma, l’aspetto, il colore (attenzione, purché non si tratti del giallo!) non hanno alcuna rilevanza. Una famiglia allo stesso tempo antica e moderna, che sa raccontare quanto sia normale essere diversi.
Mi piacerebbe dunque che il nostro stesso pubblico, ispirato dal messaggio lanciato dai nostri personaggi, possa osservare la diversità in cui si trova immerso e sentirsi esso stesso parte di una grande famiglia, quella del teatro.
Così ho immaginato di ricreare una tipica situazione di condivisione familiare: stare seduti insieme davanti alla televisione.
A tal proposito ho voluto inquadrare la scena in uno schermo d’altri tempi. L’intero allestimento infatti, dalle scene ai costumi, è ispirato alla celebre serie televisiva degli anni ’60, rigorosamente in bianco e nero.
Una situazione familiare, allo scopo di mescolare l’oscuro al vero, l’ambiente gotico al sottotesto romantico che pervade il percorso di tutti i personaggi: l’amore per il proprio fidanzatoa, per la propria mogliemarito, per i propri figli, per i propri nipoti, per la luna, per la propria famiglia.
L’amore come motore necessario ad attraversare l’oscurità ed uscirne migliori.
Perché “La famiglia Addams” ci permette di raccontare, col sorriso, che l’oscurità fa parte della vita. Che non è possibile vedere la luce senza conoscere l’ombra. Che è necessario “abbracciare l’oscuro della disperazione affinché il mondo abbia senso”.
COMPAGNIA DELLA CORONA
Andrea Rodi . Barbara Corradini . Mattia Baldacci . Giorgia Morana
Mattia Cavallari . Pasquale Gramegna . Luna Benini
Luca Gallo . Barbara Bertoni . Riccardo Ciabò . Antea Galli
Silvia Ghirardini . Luca Mazzamurro . Federico Bassolino
Valentina Vetrone . Tania Mantellassi . Alessio Zampa
LA FAMIGLIA ADDAMS
MUSICAL D’ALTRI TEMPI
di Andrew Lippa, Marshall Brickman, Rick Elice
regia Salvatore Sito
Scenografo Davide Amadei
Maestro del coro Rosa Sito
Coreografa Silvia Raschi
Costumista Silvia Lumes,
Make-up artist Enea Bucchi
Sound designer Nicola Pacetta Light designer Matteo Risi