Riflettori su
Danza

Il sogno di Nervi: intervista a Pompea Santoro

 

La terza edizione de Il Sogno di Nervi, in collaborazione con Nervi
Music Ballet Festival e Teatro Carlo Felice, arriverà a Genova da oggi (14-15-16
giugno), per ricordare Mario Porcile.
 
La collega giornalista Simona Griggio, Direttrice Artistica, mi ha dato l’opportunità di intervistare  Pompea Santoro, che gentilmente ha risposto alle mie domande.
 
Pompea Santoro, per 25 anni è prima
ballerina della compagnia svedese Culberg Ballet diretta dal coreografo
Mats Ek, è stata la celebre protagonista di tante sue creazioni: fra cui
le memorabili “Giselle” e “Carmen”. Nel 2012 ha fondato a Torino
“Pompea Santoro EkoDance Project”, progetto di alta formazione con
l’omonima compagnia riconosciuto da Mic e Regione Piemonte.
 
Nella prossima pagina, l’intervista e il programma del Festival.
 
Info: https://bit.ly/44P0ajb
 

Che cosa porterà della sua professionalità in queste due ore di masterclass? Perché ha accettato di fare parte di queste due giornate?

Porterò tutto ciò che ho imparato e ho capito durante la mia lunga
carriera, tutto ciò che i Maestri e i coreografi con i quali ho lavorato
mi hanno trasmesso, ma soprattutto cercherò di tramandare gli
insegnamenti e il pensiero di Mats Ek che è stato il mio mentore per più
di 30 anni. 

Ho accettato l’invito perché amo condividere con i giovani danzatori le mie esperienze e anche perché l’evento è legato a Mario Porcile: ho un bellissimo
ricordo di lui e in parte gli  l’avvio della mia carriera. Ringrazio
Simona Griggio per aver pensato a me.

 
Cosa si intende con Tecnica “classica, improntata ai nuovi linguaggi coreografici” e quali sono questi nuovi linguaggi coreografici?

Io penso che la tecnica più completa e funzionale delle danza sia
quella del balletto classico. Ha radici storiche profonde che si sono
sviluppate e perfezionate attraverso secoli di pratica e innovazione.
Essendo stata l’unico allenamento quotidiano durante tutta la mia
carriera di danzatrice contemporanea/neoclassica, il mio corpo non
conosce altra disciplina. Mi affascina la rigorosità e il continuo
tentativo di raggiungere una perfezione irraggiungibile. 
 
Negli anni ho
compreso la logica e la funzionalità  di ogni esercizio dando più
attenzione all’uso della schiena e delle braccia. Ho creato delle
sequenze di esercizi che permettono di coordinare schiena, braccia,
piedi e occhi, per facilitare il passaggio tra il repertorio classico e i
nuovi linguaggi coreografici. 
 
Durante la lezione, cerco di creare una
transizione naturale tra la tecnica e quello che sarà poi la danza,
qualunque essa sia.  Forse siamo vicini nel pensare che la danza
contemporanea non sia un “burrone”, nel quale ci precipitiamo per
ripiego, ma un ponte naturale di crescita e sviluppo. Ognuno di noi
dovrebbe poter scegliere in che modo esprimersi, in che modo trasmettere
le proprie emozioni. 
 
Oggi più che mai i linguaggi
coreografici sono frutto della creatività sia del danzatore sia del
coreografo, quindi è fondamentale che il corpo sia pronto ad
accoglierli.


 
La ricordiamo in una meravigliosa Giselle: perché la danza classica è ancora oggi così amata, seguita e studiata? È vero che la classica è la base di tutte le altre discipline tersicoree? 

La tecnica del balletto è l’alfabeto e la geometria della danza, si
chiama tecnica proprio perché è schematica, con regole ben precise che
fanno funzionare le cose. Si inizia con la scrittura in stampatello, per
poi arrivare al corsivo, scrittura molto personale e unica. 

Si creano
forme precise dritte e rotonde con le braccia e dritte e spigolose con
le gambe, per poi stravolgere tutto con la danza contemporanea. I
coreografi creano stili e linguaggi diversi, c’è chi compone frasi
sensate e chi invece preferisce scrivere senza un senso. 

Quindi direi
proprio di si, la tecnica del balletto è la base per diventare un
danzatore completo.

I giovani di oggi, così abituati ai talent e ai video mordi e fuggi, hanno ancora voglia di approcciarsi alla danza classica? 

Purtroppo vedo sempre più giovani che pensano di poter far a meno dello
studio della tecnica classica perché troppo impegnativa e faticosa,
certo è possibile, ma sarà un danzatore limitato…

Quali sono le sue attività attuali e dove possiamo incontrarla, oltre a Nervi?

Ho deciso di viaggiare meno per potermi dedicare di più all’Eko dance project che diventa sempre più impegnativo. Mi piace seguire personalmente sia la scuola che accoglie ragazzi dai 13 ai 18 anni, sia la formazione professionale dedicata a ragazzi già diplomati. I miei assistenti sono danzatori che mi seguono da anni e quindi trasmettono il mio stesso pensiero e stesso modo di vendere la danza. Chi vuole incontrarmi è il ben venuto all’Eko Dance Project di Torino, le porte sono sempre aperte.

Il sogno di Nervi

Memorial del Festival internazionale del balletto. A Mario Porcile e alle sue Stelle – terza edizione

Master class di danza nella sala ballo del teatro con celebrità internazionali dello storico Festival di Nervi, flash mob, shooting fotografico e riprese
nei Parchi di Nervi con gli allievi del territorio in dialogo con le
immagini storiche, Premio Mario Porcile al Teatro della Gioventù per la rassegna delle scuole di danza in omaggio al fondatore, visione di filmati storici della kermesse aperti al pubblico.

Il Memorial del Festival internazionale del balletto “Il sogno di Nervi”,
dedicato alla memoria di Mario Porcile, alla storica manifestazione e
alle sue Stelle, ha per protagonisti non solo i grandi artisti che vi
hanno partecipato ma i ragazzi e le ragazze della danza di oggi, a cui
vengono offerte borse di studio in accademie internazionali e occasioni
di divertente confronto con la memoria storica.

Prodotto dall’Associazione culturale D’Angel – Angeli della Danza e dello Spettacolo con la direzione artistica di Simona Griggio in collaborazione con Nervi Music Ballet Festival 2024, Fondo Mario Porcile – Cro.me Cronaca e memoria dello spettacolo sostenuto dal ministero della Cultura, e con il patrocinio di Uisp Regionale Liguria, il Memorial nasce con l’intento di trasmettere alle nuove generazioni la memoria del Festival collegandola al presente.

Il programma, distribuito in tre giorni di eventi, comincia il 14 giugno nella sala ballo del Teatro Carlo Felice ospitando le master class di tre artisti internazionali testimonial del Festival:

Paola Cantalupo, genovese, étoile dei Balletti di
Montecarlo oggi alla guida dei Pôle national supérieur de danse Rosella
Hightower di Cannes e del Centre international de danse di Marsiglia,
Loredana Furno,
già prima ballerina del Teatro Regio di Torino poi fondatrice del
Balletto Teatro di Torino e dei Festival Danza alla Fortezza del Priamar
di Savona e Acqui in Palcoscenico, è stata appena nominata Cavaliere
della Repubblica.
Pompea Santoro, per 25 anni prima
ballerina della compagnia svedese Culberg Ballet diretta dal coreografo
Mats Ek, è stata la celebre protagonista di tante sue creazioni: fra cui
le memorabili “Giselle” e “Carmen”. Nel 2012 ha fondato a Torino
“Pompea Santoro EkoDance Project”, progetto di alta formazione con
l’omonima compagnia riconosciuto da Mic e Regione Piemonte.
Simone Maier,
coreografo e danzatore diplomato alla Scala di Milano, direttore della
compagnia Mechanical Monkeys, è invece la voce della scena contemporanea
sul territorio.
Nella giornata di master class, un momento sarà
dedicato al racconto di Furno, Santoro e Cantalupo del loro vissuto del
Festival ai ragazzi.

Il 15 giugno il Memorial si sposta al teatro della Gioventù di Genova per una serata di spettacolo, a cura dell’associazione D’Angel, dedicata alle scuole liguri. La rassegna “Omaggio a Mario Porcile” si arricchisce del Premio Mario Porcile istituito dall’associazione D’Angel, con Luciana Savignano nel ruolo di madrina.
In commissione, ad elargire premi alla migliore coreografia e ad alcuni
giovani talenti e borse di studio saranno, con Luciana, Loredana Furno e Maurizio Tamellini,
già danzatore del Teatro alla Scala e solista del Ballet National de
Marseille Roland Petit, Ballet Classique de Paris, Teatro Comunale di
Firenze, Arena di Verona.

La serata sarà preceduta dall’incontro aperto al pubblico “All’ombra della luna”, che vede protagoniste le immagini storiche del Festival, alcune ancora inedite, tratte dal Fondo Mario Porcile, con la presenza sul palco di Luciana Savignano a commentare e ricordare.

Il Premio Mario Porcile è sostenuto da DellaLò,
azienda leader nella produzione artigianale di abbigliamento per la
danza fondata da Lorella Ferraro, già ballerina del Teatro alla Scala,
che spiega: “La nostra adesione è il frutto dell’arte sartoriale
tramandata da generazioni di donne a una bambina affascinata dal mondo
della danza. L’affinità di DellaLò con la rassegna in omaggio a Mario
Porcile si riassume in una visione della danza che non dimentica il
passato ma si rivolge al futuro.”

Il 16 giugno, la giornata conclusiva del Memorial si svolgerà ai Parchi di Nervi con una mattinata di shooting fotografici e riprese dei ragazzi, realizzate dal regista Alessandro Zunino,
sulla scia degli storici scatti di Lido e Lidova dei tempi d’oro del
Festival, confluite nel Fondo Mario Porcile dopo la morte del maestro, e
con un pomeriggio di flash mob ispirati a “West Side Story”, musical
che Porcile portò a Nervi nel 1981. Le coreografie e il coordinamento
sono di Angela Galli, docente e direttrice della scuola di danza fondata dal maestro Porcile in via Luccoli 23.

Con la ricostruzione della memoria storica e vivente del Festival di Nervi e la sua trasmissione alle nuove generazioni il “Il Sogno di Nervi” è il passaggio di testimone del sogno di Mario Porcile alle nuove generazioni.

PROGRAMMA

VENERDI 14 GIUGNO
Giornata di master class alla sala ballo del Teatro Carlo Felice
• ORE 11:00-12:30 / 12:30-14:00 Loredana Furno (master class bambini dai 9 ai 12 anni).
• ORE 14:30-16:00 Paola Cantalupo (classico ragazzi dai 13 in su, con un momento incentrato sulle coreografie di “Infiorata a Genzano” di Bournonville).
• ORE 16:15-18:00 Pompea Santoro (tecnica
della danza classica improntata ai nuovi linguaggi coreografici, con un
momento dedicato alle coreografie della “Giselle” di Mats Ek, ragazzi
dai 13 in su).
• ORE 18:00-18:30 le star raccontano ai ragazzi il vissuto dello storico Festival
• ORE 18:30-20:00 Simone Maier (floor work ragazzi).

SABATO 15 GIUGNO
• ORE 17:30-18:30 Incontro gratuito aperto al pubblico con visione di immagini e filmati storici dal Fondo Mario Porcile con Luciana Savignano: “All’ombra della luna”.
• ORE 20:30 (ingresso libero fino a esaurimento posti).
Rassegna delle scuole liguri “Omaggio a Mario Porcile” e Premio Mario Porcile

DOMENICA 16 GIUGNO
Dalle ore 11:00 alle 13:00: Parchi di Nervi
Shooting e riprese, nella zona del roseto, degli allievi di danza liguri ispirati alla memoria storica del Festival.
Ore 15:30 e 16:00 flash mob degli allievi di danza ispirato al musical “West Side Story, nei prati adiacenti l’ingresso dalla stazione.

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