7-8 settembre a Roma Officina della Voce. Per artisti di ogni livello e uditori 

La voce non mente
Impariamo ad ascoltare la nostra voce
e la voce degli altri;
il respiro dell’anima,
della vita.
Compiamo questo fantastico viaggio
intorno al più completo
e più incredibile strumento
che la natura ci ha fornito:
due sole corde per riprodurre,
inventare, interpretare,
giocare,
comunicare.

“Per stare bene sopra un palcoscenico servono tante, tantissime cose: innanzi tutto la sicurezza nei propri mezzi espressivi e la solidità psicologica; bisogna essere e sentirsi preparati, dare molto di sé, senza risparmiare energie, anzi, raddoppiare la posta al buio certi di sfondare le barriere di chi guarda, sia esso “semplice” pubblico o, come nel caso di una audizione, esperto-esaminatore-giudicante.

Per fare tutto ciò è necessaria una consapevolezza che viene dallo studio e dall’approfondimento. Il nostro non è un passatempo, ma, prima, un mestiere che si impara, poi, una professione che si esercita. Non c’è tempo né spazio per chi non senta la necessità vitale di essere sopra un palco.

Il mio sforzo è volto a chi, come me, è spinto da una passione lacerante, che, detto tra noi, è l’unico motore che ci tiene in vita. Il teatro non è il grande pubblico, non rappresenta il grande successo e neppure il facile guadagno, ma, al contrario, è fatica e sacrificio, ogni singolo giorno; è però anche, allo stesso tempo, il sorriso o la lacrima di quello spettatore di terza fila che riempiono il cuore di una indicibile gioia, di un attimo di eterno”. Vittorio Matteucci
Gli incontri, dunque, saranno un viaggio personale e collettivo attraverso le possibilità espressive di ogni singolo partecipante”.

Le lezioni verteranno principalmente sui seguenti argomenti:

1. Introduzione generale su uso della voce, tecniche di respirazione, riscaldamento e rilassamento.

2. Lettura ad alta voce – elementi di dizione

3. Canto: come si affronta un brano cosiddetto leggero; applicazione delle regole fondamentali della comunicazione teatrale all’esecuzione di una canzone; studio e comprensione di un testo.

4. Recitazione: uso del corpo; consapevolezza dello spazio scenico; consapevolezza e sviluppo dei propri talenti; i tempi della comunicazione; il controllo dell’emotività.


Insomma considereremo tutte quelle componenti che fanno di una performance una buona performance; ci confronteremo e impareremo gli uni dagli altri, nella certezza che le mie esperienze passate possano servirvi da sprone e da insegnamento.