Di SILVIA FORGHIERI (in collaborazione con GIOVANNI VITA e NICOLA BOZZO)

Il 25 ottobre, nel teatro di Movieland – The Hollywood Park, a Lazise, sul lago di Garda, si è svolta la 23esima edizione dei Parksmania Awards, ovvero i cosiddetti “Oscar” dei parchi divertimento. L’evento è promosso da Parksmania.it, la prima testata giornalistica italiana che si occupa del settore amusement.

7 premi di categoria per i parchi italiani, 7 premi speciali e 8 premi europei, intervallati da performance artistiche del cast di Movieland Park e AP Live Show.

Il tutto per due ore di spettacolo a cui hanno assistito, oltre ai circa 400 spettatori ospiti del teatro, tra esperti di settore, staff dei vari parchi e semplici appassionati, anche diversi spettatori online grazie alla diretta in streaming sul canale Facebook di Parksmania.it.

Silvia Forghieri, che già aveva fatto per noi il servizio dedicato a Cowboyland, ha intervistato Roberto Canovi, direttore responsabile di Parksmania.it e membro della Commissione che assegna i Parksmania Awards.

Con che criteri strutturate un evento di questa portata?

Riteniamo che il primo passo consista nell’individuare il parco di divertimenti che per la sua posizione geografica possa garantire un buon afflusso di pubblico per lo show. Un teatro che trabocca di pubblico è il primo ingrediente necessario per rendere onore agli artisti che si esibiscono e per creare un’atmosfera più coinvolgente e positiva.

Naturalmente è importante anche avere un teatro che possa soddisfare tutti i requisiti richiesti per permettere la necessaria alta qualità dello spettacolo. Negli ultimi anni abbiamo individuata come ottimale in questo senso l’area del Lago di Garda ed è per questo che la maggioranza delle 23 edizioni si è svolta nei teatri di Gardaland, Leolandia e Movieland Park. Ma in passato sono stati protagonisti anche i teatri di Mirabilandia a Ravenna e MagicLand a Roma.

Negli ultimi anni abbiamo preferito concentrarci principalmente sul cast artistico del parco ospitante perché la familiarità con il teatro in cui si esibiscono giornalmente permette loro di prepararsi con calma durante le due settimane che precedono l’evento. Nel caso di artisti provenienti da parchi distanti magari anche qualche ora di viaggio, la possibilità di effettuare le prove con solo poche ore a disposizione il giorno stesso, comporta spesso un rischio che non si può sottovalutare.

Due premi riguardano in particolare gli spettacoli, per quale motivo si distingue tra indoor e outdoor?

Vi è una grande diversità tra esterno e interno di un teatro. Cambia completamente l’approccio tecnico e artistico, come pure la possibilità o meno di utilizzare in un certo modo luci, musica e soprattutto lo spazio a disposizione. Non sarebbe corretto valutare la qualità di uno show allestito all’interno di un teatro con i medesimi criteri adottati per una collocazione esterna che presenta caratteristiche di partenza completamente diverse. E viceversa.

Il teatro presenta indubbiamente diversi vantaggi in termini di atmosfera, scenografia dedicata sul palco, qualità dell’audio, utilizzo delle luci, proiezione su schermo e – non ultimo – comfort del pubblico seduto in poltrona. Questo fa sì che il teatro enfatizzi maggiormente la rappresentazione di un Musical o di performance legate al mondo dell’illusionismo o all’arte circense.

All’esterno, invece, pur mantenendo alta la qualità delle performance artistiche, entrano in gioco altri fattori che possono influire notevolmente sotto diversi aspetti, spesso anche notevolmente positivi, come le dimensioni dell’area e la scenografia naturale di contorno. Ad esempio, la rappresentazione effettuata su uno specchio d’acqua o all’interno di una grande arena. È molto importante poi l’eventuale utilizzo di videomapping sugli edifici, fiamme libere o fuochi d’artificio, per non parlare di mezzi meccanici che non potrebbero mai essere utilizzati in un teatro.

VIDEO INTEGRALE DELLA SERATA CLICCANDO QUI

RIPRESA TOTALE SUDDIVISA IN 7 VIDEO

Per la categoria show outdoor, quest’anno il premio è stato consegnato per la prima volta ex-equo a tutti e tre i parchi in Nomination. Quali aspetti hanno portato la commissione ad optare per questo risultato?

Quest’anno abbiamo voluto lanciare un messaggio al settore e pur avendo assistito a show outdoor di notevole valore rappresentati nei parchi maggiori, ci siamo concentrati esclusivamente su spettacoli realizzati all’interno di parchi acquatici.

Le notevoli limitazioni che comporta l’allestimento di uno show in strutture che basano principalmente la loro attività nell’utilizzo di scivoli e piscine, che non posseggono aree al chiuso e che operano solamente nelle ore diurne, hanno fatto si che storicamente nei parchi acquatici si preferisca affidarsi all’animazione tipica dei Villaggi Turistici.

Salvo rare eccezioni, infatti, l’investimento dei gestori dei parchi acquatici nella componente artistica è da sempre minimo, con risultati che a volte risultano anche discretamente imbarazzanti.

Crediamo fortemente che sempre di più il parco acquatico debba offrire ai propri ospiti alternative di qualità alla pur sempre apprezzata – e caratterizzante – attività ludica legata agli scivoli. Questo significa investire in scenografie credibili collocate in spazi idonei che possano supportare la realizzazione di show ben più articolati e artisticamente validi da realizzarsi nel corso della giornata. Tutto questo nonostante i limiti intrinseci di una rappresentazione che avviene senza avere, di giorno, la possibilità di sfruttare al meglio luci e audio.

Senza, dunque, nulla togliere ad attività classiche come Dj Set o Aquagym, almeno fino a quando una parte di pubblico dimostrerà di continuare ad apprezzarli, riteniamo che per giungere ad una sorta di “Parco Acquatico 2.0” sia necessario iniziare ad inserire anche performance più strutturate e di più alto valore artistico.

Questo è il motivo per cui l’edizione 2024 dei Parksmania Awards ha visto sul palco le tre realtà che nel corso della Stagione hanno dimostrato di credere fortemente in questa evoluzione, peraltro ognuno con una molto apprezzata personale lettura.

Parksmania Awards 2024 – Nominations https://awards.parksmania.it/edizione-2024/nomination-2024/

Tra i premi europei che sono stati consegnati, c’è anche il Premio per “Disney Electrical Sky Parade” di Disneyland Paris, uno spettacolo realizzato la sera nel cielo sopra il Castello della Bella Addormentata con droni ed effetti speciali, che rende protagonista la tecnologia e non le persone. Credi che questo nuovo tipo di show potrà, in futuro, avere un grande spazio anche in parchi minori?

Premettendo che questo grandioso spettacolo temporaneo ha comportato costi che nessun parco oltre a Disney o Universal potrebbe al momento permettersi, già da qualche anno i droni sono diventati una componente importante di alcuni spettacoli all’aperto in altri parchi. Addirittura, l’utilizzo dei droni è possibile anche all’interno di spazi chiusi, pur con tutte le limitazioni che ciò comporta sul fronte della sicurezza.

Per rispondere alla domanda, quindi, la risposta è ovviamente un SI davvero convinto perché come tutte le innovazioni è necessario un periodo in cui si esplorano le potenzialità di un determinato prodotto per poi trovare soluzioni spesso sorprendenti. Con “Disney Electrical Sky Parade” si è già raggiunto un livello altissimo, ma saranno le implementazioni su scala minore – e quindi nei parchi con meno disponibilità economica – che ne decreteranno o meno il successo nei prossimi due o tre anni. Personalmente sono pronto a scommettere.

È però importante sottolineare, almeno a mio parere, che la tecnologia – in questo caso l’utilizzo dei droni – non toglierà mai spazio alle performance artistiche degli esseri umani. Potrà essere un elemento migliorativo dello show nel suo complesso, ma nell’offerta globale di un parco a tema il cast artistico avrà sempre un ruolo primario. Ovviamente per Disneyland, ma anche per ogni singolo parco.

Che significato assumono i premi conferiti e le nomination per i parchi coinvolti?

Credo, e negli anni ne abbiamo avuto prova, che un riconoscimento di questo tipo, sia per il gestore che per le tante persone coinvolte – dagli artisti a tutti i membri del personale – una gratificazione importante. Il riconoscimento per il lavoro svolto, anche nel caso in cui la Nomination non si trasformi nel premio finale. Si è comunque stati eletti nei primi tre parchi di ogni singola categoria.

C’è un riscontro sull’impatto che hanno i premi sul potenziale pubblico di un parco? Cioè, escludendo i parchi più famosi, avete avuto qualche riscontro da parchi più piccoli che in seguito alla nomination e/o alla vincita del premio hanno notato un incremento di ospiti?

Il riscontro è dato dall’utilizzo che gli Uffici Marketing dei parchi – grandi o piccoli che siano – fanno dei premi nella loro comunicazione. Pur riconoscendo dunque il valore alto che questo premio ha sul fronte della Comunicazione per il parco, è molto difficile dare una risposta in merito ad un effettivo “effetto richiamo” sul pubblico.

Preferiamo pensare che il Parksmania Award sia per i gestori dei parchi uno stimolo ad investire sempre di più nella qualità del prodotto che offrono ai propri ospiti. E personalmente sono da sempre convinto che l’incremento della qualità porti come conseguenza all’aumento delle persone che ne vorranno usufruire.