Dopo dieci anni è tornato in scena, grazie alla Compagnia dell’ORA, lo spettacolo Aladin – Il musical scritto dalla brillante penna di Stefano D’Orazio con le musiche dei Pooh, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian.
La storia ispirata a uno dei racconti più celebri de Le mille e una notte – Aladino e la lampada Meravigliosa – e sta toccando i palchi dei teatri di numerosissime città italiane, per far rivivere un’esperienza teatrale unica, capace di far sognare spettatori di tutte le età.
Per il tour completo, vi rimando al comunicato stampa a fine articolo.
Con la direzione artistica e la regia di Luca Cattaneo, le coreografie di Ilenia De Rosa, e la direzione musicale di Enrico Galimberti, lo spettacolo vedrà la partecipazione speciale di Max Laudadio nel ruolo del Genio, facendo immergere gli spettatori nel mondo fantastico delle notti d’Oriente, catturando l’attenzione con effetti speciali affidati alla professionalità del Mago Casanova.
Scenografie, costumi, coreografie ed effetti speciali sono totalmente inediti, con un’idea registica che Luca Cattaneo ha definito “innovativa ma nel rispetto dell’opera originale di D’Orazio” per mantenere coerenza fra il testo e la messa in scena.
Diamo voce a Eugenio Grandi, che interpreta ALADIN. Domani, parleremo con Jasmine e le domande, per par condicio, saranno le stesse, proprio per avere i due punti di vista differenti.
Chiaramente, partiamo dall’inizio: chi di voi due aveva visto il musical? E se lo avete visto,
quali sono secondo voi le differenze rispetto ad oggi?
Purtroppo non ho avuto occasione di vedere il musical dal vivo, però ho visto il video integrale che esiste sul web e sicuramente le differenze che ci sono è l’assenza delle maschere per i personaggi più di carattere, come Jafar, Jago e Sultano, che si rifanno molto anche alle essenze della commedia dell’arte.
Difatti i personaggi, nella produzione odierna, sono stati resi piùmoderni, naturali e meno caratterizzati da uno stampo tradizionalista da teatro classico.
Raccontateci di voi. Quali studi avete fatto? Siete al vostro primo spettacolo?
Eugenio, so che sei già stato in scena con Cinderella. Quanta responsabilità per un ruolo così
iconico ed interpretato nel passato da grandi nomi, come Manuel Frattini?
Ho studiato alla SDM – La Scuola Del Musical, diretta da Alice Mistroni, dal 2020 al 2022 ed
eccetto qualche evento e lavoro estivo sempre alle prese con il teatro musicale o il canto puro, il mio primo personaggio interpretato a livello professionale, appena finita l’accademia fino a gennaio del 2024, è stato quello del principe Chris nel musical Cinderella, diretto da Giuseppe Galizia.
Vorrei spendere qualche parola in più per questa domanda. La responsabilità di Aladin è relativamente alta, nel senso che Manuel, che è stato il primo Aladin, è stato, e nei ricordi ancora permane, una colonna del musical italiano; dico relativamente perché come mi hanno insegnato, ognuno mette a servizio dell’arte le proprie qualità e peculiarità ed essendo maggiormente un cantante-attore la scelta registica e coreografica per questa edizione è stata costruita attorno ad un Aladin che valorizzasse le mie due discipline di punta.
Manuel era un performer fenomenale, era il ballerino, con una credibilità interpretativa unica. Io ho cercato di rendergli onore con le mie caratteristiche e i miei punti di forza, senza mai perdere di vista l’atteggiamento frizzante furbetto del ladruncolo protagonista…Alla fine dobbiamo raccontare una storia al pubblico e anche se il personaggio è meno danzereccio, la storia viene narrata secondo canoni diversi ma pur sempre funzionali.
Quanti provini avete fatto per arrivare a questi ruoli?
Ho fatto due provini, la open call a cui sono stato convocato e poi il call back. Ovviamente ho affrontato tutte e tre le discipline che richiedevano, ma la parte più ostica, e al tempo stesso più soddisfacente, è stata quella del canto, per la quale, ho cantato più volte le canzoni in entrambe le giornate.
I meravigliosi brani firmati da Stefano D’Orazio e dai Pooh sono nelle vostre corde?
Riprendendo la domanda dei provini, ripeto la parola “ostico”. I bellissimi brani dei Pooh hanno una tessitura molto complessa e tonalità a tratti alte. All’inizio, in fase di studio, al di là della sonorità inconfondibile del rock italiano della storica band che tutti conosciamo, è stato difficile riuscire a entrare in quel tipo di vocalità, ma padroneggiando la giusta tecnica vocale, ad oggi e
anche in fase di audizione sono soddisfatto del lavoro che sono riuscito a fare, rispettando il giusto disegno musicale proposto dalla partitura.
Nel cast, oltre a voi, Max Laudadio come Genio: che tipo di “Genio” è?
Max è spaziale. Ha una energia altissima ogni volta che entra in scena, è vivacissimo ed è cresciuto insieme a noi, sia attorialmente che vocalmente. Ormai padroneggia i suoi divertentissimi e lunghi monologhi con bravura e, assieme ad Abù (Federico Della Sala), ci
divertiamo moltissimo in scena.
Come sappiamo lui lavora in tv da anni e anni e per noi è una fortuna avere un collega che riesce a dare al pubblico le giuste informazioni per una piacevole e giusta narrazione della storia.
E fuori dal palco è una persona squisita, simpatico e con una spiccata sensibilità e direi che nonostante sia il più grande della Compagnia, con il suo stile spontaneo e gioviale, si confonde bene tra i più giovincelli.
La regia è di Luca Cattaneo, per una nuova e giovane compagnia: come state lavorando
insieme?
Ci stiamo lavorando bene, ci ha permesso di attuare le nostre proposte, di metterle in pratica, di migliorarle o cambiarle nel caso in cui qualcosa non fosse funzionale.
Tutto questo con disponibilità ma anche tanta determinazione di fondo. È un regista che ha tanta voglia di fare e
suo amore per lo spettacolo, il teatro è grandissimo.
Ancora una volta il teatro e il Musical si fanno portavoce di valori importanti: Aladin – il musical sostiene Ai.Bi. Amici dei Bambini ETS, che dal 1986 è impegnata in Italia e nel mondo per lottare al fianco delle vittime dell’abbandono attraverso la cooperazione internazionale, l’adozione internazionale, l’affido familiare, progetti di emergenza e servizi di accoglienza in
Italia per bambini, adolescenti, mamme e famiglie in difficoltà. Perché la storia di Aladin e Jasmin è attuale ed universale, secondo voi?
Aladin è un orfanello che si è cresciuto da solo facendo il ladruncolo, che un giorno incontra una ragazza e da quel momento il suo unico desiderio era quello di conquistarla.
Con lui si inseguono i sogni. Invece con Jasmine la situazione credo sia diversa e forse ben più attuale: Jasmine lotta per i suoi diritti e la sua libertà di incontrare un ragazzo come un essere umano normale, senza che gli si presentino principi a palazzo che esaltano la loro ricchezza solo per conquistarla.
Lo spettacolo ha già debuttato e si prospetta un lungo tour. Come ha reagito il pubblico?
Il pubblico sembra essere sempre molto entusiasta dello spettacolo! Ogni volta ai saluti finali c’è veramente tanta tanta soddisfazione nell’aver reso chi ti ascolta così estasiato! E forse di averli fatti sognare anche un poco. Quindi speriamo di continuare così e di non perdere questa bellissima energia!
Un piccolo spoiler…Ci sarà il volo sul tappeto?
Chissà… potrete scoprirlo solo venendo a teatro, vi aspettiamo lì!
SOTTO IL COMUNICATO STAMPA: