Propongo un servizio che ci arriva da un collaboratore fotografo, che ha visto per noi uno spettacolo e ci ha offerto le sue foto.
“Drained! (Sdrenati)”: una black-comedy che parla di noi più di quanto sembri
Di Marco Marani.
Siamo nella camera di un albergo qualsiasi, in una notte di Capodanno dei giorni nostri.
L’ingegnere (Andrea Avanzi) ci si è rifugiato per scappare dalla sua vita frenetica, di successi e di eccessi, via dalla sua famiglia e dalla moglie Maria (Valeria Barreca), donna dal passato turbolento.
Poi c’è il Piuma (Paolo Zaccaria), “amico” dell’ingegnere e suo giardiniere di fiducia, ex tossico ed ex paziente di una comunità di recupero.
È proprio attorno a queste tre vite che ruota la fresca narrazione di Nicolò Sordo, giovane autore nato sulla sponda veronese del Lago di Garda, a Colà, che negli ultimi anni ha vinto numerosi premi in tutta Italia.
Prodotto da NoveTeatro, ente di produzione e formazione teatrale di Novellara (RE), la regia è affidata a Domenico Ammendola, regista di lungo corso, che ha lavorato (tra i tanti) con Paolo Bonacelli, Luigi Lo Cascio e Daniele Salvo.
“Nel mettere in scena questo testo – scrive Ammendola – abbiamo cercato di mantenere una struttura drammaturgica che stringe l’occhio alla drammaturgia contemporanea anglosassone: efficace, diretta, senza fronzoli e di un’onestà a tratti imbarazzante”.
Tutti questi aspetti rendono questa black-comedy estremamente concreta e attuale.
“Abbiamo bisogno di un’uscita, come in Matrix: abbiamo bisogno di un telefono che squilla e di un’uscita”
A chi non è capitato di cercare un’uscita dalla propria vita?
Tutti i personaggi in scena la cercano, tutti pensano di averla trovata nella famiglia, nel lavoro, nel successo, ma forse nessuno ci crede davvero. Forse nessuno in realtà si sente se stesso senza le proprie dipendenze. Forse nessuno è realmente se stesso senza le proprie debolezze.
Che cos’è quindi la normalità?
La famiglia coi suoi delicati equilibri, il lavoro che richiede abnegazione e perseveranza, il successo che costa sacrificio, ma anche le dipendenze da sesso, cocaina, psicofarmaci: tutte sono sfaccettature delle vite di questi tre personaggi, che si intersecano, si mescolano, si sovrappongono, si allontanano.
Situazioni grottesche e nonsense, dialoghi intensi ed incalzanti e monologhi surreali portano lo spettatore dentro la vita dei protagonisti, per analizzarne con loro ogni aspetto, ogni contraddizione, ogni eccesso, nella disperata ricerca di una normalità (o mediocrità) che forse non appartiene a nessuno di loro, e di noi.
Bravissimi sul palco e tre protagonisti.
Valeria Barreca, reggiana, diplomata alla “Paolo Grassi” di Milano, da quasi vent’anni si divide tra tv, cinema, spot e teatro: la sua Maria è vitale ed energica, disposta a tutto per ottenere quel che vuole.
Paolo Zaccaria, romano trapiantato nella bassa modenese, diplomato alla “Galante Garrone” di Bologna e perfezionato tra Londra e Roma (alla “Teatro Quirino Vittorio Gassman”): il suo Piuma è un uomo provato dal suo passato, ignavo, che nel suo bisogno di normalità è causa dell’irrequietezza altrui.
Andrea Avanzi, mantovano di nascita ma reggiano d’adozione, diplomato alla Scuola di Teatro “Colli” di Bologna e perfezionato con stage in movimento corporeo, danza contemporanea, doppiaggio, recitazione cinematografica e teatro greco: il suo ingegnere è l’uomo dell’apparire, che nella sua risolutezza nasconde una profonda sofferenza e debolezza.
Personaggi magistralmente scritti ed interpretati e scene cupe che ricordano le atmosfere underground di Trainspotting degli anni ’90: questo “Drained! (Sdrenati)” è decisamente l’ennesima perla uscita da NoveTeatro (e dal regista Ammendola), piccola ma solida realtà della bassa reggiana, che da quasi vent’anni vanta la produzione di numerosi spettacoli in tournée per tutta l’Italia.
Foto di scena: Marani Marco / IG-FB-FLICKR: @fotografixcarpi
NoveTeatro: www.noveteatro.it
FB: NoveTeatro.TeatroPedrazzoli
IG: @noveteatro