“Rumore – Raffaella Carrà Dance Tribute” all’Ariston di Sanremo
Silvia Arosio
Di Vesna Zujovic
La forza di Raffaella Carrà è così grande che non smette di brillare.
E, come avrebbe voluto lei, ancora di più quando si parla di un fine nobile: il sostegno a giovani talenti che vivono alle prese con problemi di salute, ma che non si arrendono.
L’11 aprile il Teatro Ariston di Sanremo arriva “Rumore – Raffaella Carrà Dance Tribute”.
Alla presentazione di lunedì 17 marzo c’era anche Sergio Japino, direttore artistico dello show e compagno di una vita di Raffaella.
“Sono diversi i motivi che mi hanno convinto ad accogliere la richiesta di Antonella Riboldi Brunamonti, presidente dell’Associazione Culturale “Si Può fare”, di curare, in qualità di direttore artistico, un tributo a Raffaella Carrà. Il primo é quello di poter tornare in un Teatro così prestigioso, come l’Ariston, che mi ha regalato incredibili emozioni che in passato ho condiviso con Raffaella Motivo di grande gioia e anche quello di tornare nella bellissima città di Sanremo, che é in grado sempre di farti sentire a casa. Sono certamente compiaciuto di far parte di un progetto ambizioso, che coinvolge giovani provenienti da discipline differenti, ma così ben amalgamati tra loro, in grado di esprimere a pieno ,sulle musiche senza tempo di Raffaella, tutte le loro potenzialità. In più, sono certo, che a lei sarebbe piaciuto il coinvolgimento di atleti paralimpici, come Chiara Bruzzese e anche la presenza di Daniele Terenzi, primo ballerino al mondo con una protesi transfemorale. Certamente sarebbe molto contenta di rivedere Petra Conti e di constatarne i successi”.
L’autore, regista e coreografo ha aggiunto che il messaggio fondamentale è che, “qualsiasi cosa accada nella vita, vale sempre la pena di coltivare i propri sogni, anche quando sembra impossibile. È molto bello avere con noi Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo. Enzo Paolo ha condiviso un grande percorso artistico con Raffaella, in tutto il mondo. Antonella, riesce in più a far sì che si possano anche sostenere economicamente giovani talenti nel percorso di alta formazione a loro richiesto per raggiungere una ottima preparazione”. Japino ha poi condiviso un pensiero sulla sua compagna di vita: “Raffaella è stata un’artista completa con la quale è stato facile e bellissimo lavorare. Un’artista dalla dedizione assoluta, instancabile, che si preparava con estrema attenzione, ma sapeva anche improvvisare. Credo che i giovani potranno sempre trovare ispirazione in lei, un modello positivo e intramontabile, un’artista e una donna unica ed eccezionale”.
Sopra TOPO GIGIO, con cui Raffaella cantò “Strapazzami di Coccole”: presto arriverà il musical dedicato a Gigio e Maria Perego
Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo erano presenti in video-diretta: “Forse non lo sa neanche Sergio, la prima volta che ci incontrammo io e Raffaella eravamo bambini in un programma natalizio: lei faceva la fatina e io cantavo”. Riboldi Brunamonti ha sottolineato quanto la Carrà fosse “avanti”: “50 anni fa nessuno parlava di temi come il suicidio o la prostituzione. Anche il brano “Luca”, per esempio, è modernissimo.
Tanti ballerini si confidavano con lei perché a casa non erano accettati per la loro vita privata. Sul palco porteremo anche brani poco conosciuti”. Con la nostra associazione vogliamo mandare avanti un messaggio: dobbiamo avere individui impiantati nella società, che deve essere accudente”. Presente in collegamento anche l’assessore regionale Simona Ferro: “Ho seguito il dietro le quinte, possiamo far riviveerr una donna splendida come Raffaella, amata da un pubblico di tutte le età. Occorre credere nelle passioni, lo sport è una grande metafora della vita, soprattutto per chi è in difficoltà”.
Tra i presenti anche diverse realtà del territorio che si occupano di diffondere la danza anche a chi ha la sindrome di Asperger o disturbi dello spettro autistico. Presenti inoltre gli azzurri del pattinaggio artistico e diversi altri rappresentanti del mondo culturale. L’assessore al Turismo del Comune di Sanremo Alessandro Sindoni ha aggiunto: “Artisti come Carrà e Japino hanno creato la storia della cultura italiana. Questi sono progetti che mirano all’inclusione, bisogna dare speranza”. Infine, il proprietario del Teatro Ariston Walter Vacchino ha concluso con un’anticipazione, la voglia “di mettere in contatto Japino con l’altro grande show in arrivo all’Ariston, il musical “The Impossible Man – Houdini Musical Magic”, adesso farò una telefonata al regista Federico Bellone. Questi sono due grandi spettacoli in programma. E per sottolineare l’omaggio a Raffaella, protagonista di un’epopea che ci ha reso grandi nel mondo, dobbiamo fare tanto, tantissimo “Rumore”.
Vesna Zujovic
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