“[…] l’unico pericolo sociale è l’ignoranza” (Victor Hugo)
Il mondo del musical ed il pubblico italiano hanno una grande occasione: quella di assistere per la prima volta in Italia ad uno spettacolo che, ahimè, come tanti altri, mai era arrivato sui nostri palchi.
LES MISÉRABLES, il musical più longevo al mondo, rappresentato in 53 paesi e 439 città in tutto il mondo, è sbarcato prima al Rossetti di Trieste ed ora al TAM Teatro degli Arcimboldi di Milano, il World Tour della produzione di Cameron Mackintosh LES MISÉRABLES THE ARENA MUSICAL SPECTACULAR di Boublil e Schönberg, nel suo 40° anno di rappresentazioni nel West End di Londra.
E quando il West End chiama, il pubblico risponde.
No, non fatevi scoraggiare dalla “forma concertistica”, perché quello a cui stiamo assistendo a Milano è molto, molto, di più. Si tratta una versione ampliata di Les Misérables The Staged Concert, straordinario successo andato in scena per oltre 200 repliche, un vero record nel West End: pensato per Arene da 10.000 posti, la dimensione più raccolta di un Teatro, finanche l’ampiezza del TAM, lo rende ancora più godibile.
E nemmeno abbiate paura delle tre ore di spettacolo, che scorrono via senza mai cali di energia, e dalla lingua inglese: gli schermi laterali, assolutamente non invasivi, con i testi tradotti da Franco Travaglio, rendono intelleggibile il musical anche a chi – pochi, spero – non conoscano la storia. Anche se lo spettacolo parla già da sè.
Fin da subito, all’ingresso in sala, l’impatto con il palco lascia senza fiato. La scenografia c’è – eccome – e si sviluppa in orizzontale, sul grande palco del TAM, ed in verticale, ospitando un’orchestra di ben 65 elementi: le note suonate dal vivo, possono solo dare una vibrazione maggiore all’impasto vocale, per un musical che si nutre nello stesso tempo di insieme e di voci singole.
Le parti corali del popolo si alternano con maestria ai momenti più intimistici dei singoli interpreti, di cui la voce, la tecnica, ma anche la vibrante emozione e la presenza scenica, sono di livello altissimo.
Il pubblico rivive una storia che potrebbe essere dei nostri giorni, portato per mano da artisti del calibro di Killian Donnelly nel ruolo di Jean Valjean e Bradley Jaden nel ruolo di Javert.
Senza dimenticate tutti i comprimari, Gavin Lee nel ruolo di Thénardier, Linzi Hateley nel ruolo di Madame Thénardier, Channah Hewitt nel ruolo di Fantine, Beatrice Penny-Touré nel ruolo di Cosette, Jac Yarrow nel ruolo di Marius, Nathania Ong nel ruolo di Éponine, James D. Gish nel ruolo di Enjolras e Jeremy Secomb nel ruolo del Vescovo di Digne.
I due piccoli interpreti, su cui spicca il giovanissimo interprete di Gavroche stupiscono per la professionalità e la preparazione.
L’impianto luci è un altro protagonista della scena, una struttura con un sali e scendi fluido ma maestoso, sono di Paule Costable e di Warren Letton: il mix tra la partitura parzialmente operistica e l’illuminazione da concerto rock lascia senza fiato.
I brani più riconoscibili e riconosciuti strappano applausi a scena aperta ed i costumi realizzati da Andreane Neofitou, Christine Rowland e Paul Willis arricchiscono ancora di più una messa in scena che merita la fama che si è conquistata.
Spendere altre parole per uno spettacolo come questo è ridondante e perfettamente inutile.
Se è vero che il più grande pericolo sociale, al tempo di Hugo come oggi, è l’ignoranza, farsi scappare un tale evento sarebbe non solo un peccato, ma un affronto allo spettacolo mondiale.
Non solo: i temi del romanzo, così magnificamente messi in partitura, prima in lingua francese e poi, con geniale lungimiranza, in inglese, grazie a Cameron Mackintosh, sono talmente attuali da far tremare i polsi.
E per tutti i miei lettori che seguono il musical e che mi leggono, posso solo aggiungere: se non avete la possibilità di volare a Londra o Broadway, prendetevi la briga di spostarvi a Milano per vivere questo show.
Un evento epico, per cui si può solo ringraziare il Rossetti e il TAM Teatro Degli Arcimboldi per averlo fortemente voluto.
Un azzardo? Un rischio?
Forse, ma la presenza massiccia di pubblico in sala, così presente e coinvolto, può solo farci sperare che questo sia solo il primo di altri progetti e che possa abituare il pubblico a qualcosa che va al di là di ogni aspettativa.
SOTTO, IL VIDEO DEL CURTAIN CALL DELLA SERALE DEL 17 NOVEMBRE
SOTTO IL CURTAIN CALL DI SABATO 23 NOVEMBRE, ORE 16.00 con un bravissimo Dan Koek come Valjean (al posto di Killian Donnelly).
Ps. A questo spettacolo abbiamo dedicato alcune pagine sul numero di novembre di Riflettori su Magazine, il mensile che dirigo, con la grafica di Daniele Colzani: leggetelo qui https://www.calameo.com/books/007277623ae1e25f1a176
SOTTO IL COMUNICATO COMPLETO
LES MISÉRABLES THE ARENA MUSICAL SPECTACULAR
Trieste – Il Rossetti Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dal 7 all’11 novembre 2024
Milano – TAM Teatro Arcimboldi Milano dal 14 al 24 novembre 2024
ACQUISTO BIGLIETTI TRIESTE
- Biglietti sono in vendita su www.ilrossetti.it www.vivaticket.it www.ticketone.it presso la Biglietteria del Politeama Rossetti e gli altri punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
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- Biglietti sono in vendita su www.teatroarcimboldi.it e www.ticketone.it
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Complimenti per l’articolo! Come al solito, scritto molto bene! E a te, Silvia, un infinito GRAZIE per il tuo prezioso contributo che fornisci a realizzare il sogno di portare il West End in Italia!