AGGIORNAMENTO

A causa di problemi tecnici di allestimento, la data del 24 gennaio 2023 al Teatro Ghione di Roma è annullata. Tutti coloro che hanno acquistato il biglietto per tale data, potranno chiedere rimborso o in alternativa lo spostamento alla data del 25 gennaio (Anteprima Nazionale). Scusandoci del disagio creato, assicureremo, a tutti coloro che verranno il 25, i migliori posti a disposizione.

 La produzione FAR MUSICAL, giovane produzione indipendente, presenta il nuovo spettacolo intitolato “MATRIOSKA, una donna sottovuoto”, ispirato alla vita della famosissima giornalista NELLIE BLY.

Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran è stata una giornalista statunitense, ed stata la prima che si è dedicata al giornalismo investigativo e la creatrice del genere di giornalismo sotto copertura.

Il suo nome è legato anche ad un giro del mondo da record, completato in soli 72 giorni, emulando Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni. Una donna dal carattere forte e determinato che ingaggiata da un’importantissima testata giornalistica statunitense, decide di fingersi pazza al fine di farsi internare in un manicomio femminile, dove scoprirà i soprusi e gli abusi di giovani donne, rinchiuse non solo perché pazze, ma anche perché emarginate dalla società in quanto ritenute anticonformiste.

Uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo, molto concentrato sull’aspetto psicologico e socio-culturale, che affronta un tema attualissimo: la violenza sulle donne e la discriminazione di genere, il tutto arricchito dalle fantastiche canzoni della grande MINA MAZZINI.

Un cast d’eccellenza, uno studio attendo delle luci e di un impianto scenografico originale e contemporaneo, nonché e una maniacale regia, attenta ad ogni singolo dettaglio, offrirà uno spettacolo coinvolgente.

La musica farà da padrona, la recitazione da legante, le luci e le scene da incantevole scenario, offrendo una messa in scena elegante e suggestionale, riportando il pubblico in un sogno.

BRANI:

ROSSO

QUANDO ERO PICCOLA

CITTÀ VUOTA

DOTTORE

AMOR MIO

GRIGIO

MATRIOSKA

L’IMPORTANTE É FINIRE

LUNA DIAMANTE

L’IMMENSITÀ

ANCHE UN UOMO

IL CORVO

PORTATI VIA

FUORI CITTÀ

NEVE

METTI UNO ZERO

CANZONE MALEDETTA

IL PELO NELL’UOVO

LA SOLA BALLERINA CHE TU AVRAI

ANCORA ANCORA ANCORA

MI SEI SCOPPIATO DENTRO AL CUORE

VOLEVO SCRIVERTI DA TANTO

E COSÌ SIA

SONO COME TU MI VUOI

IO NON SONO LEI

FINE

Video promo https://www.youtube.com/watch?v=doWO5Md7lCE

Sceneggiatura di EMANUELE REVALENTE e ELISA BORSOI

Arrangiamenti di SIMONE MARTINO

Vocal Coach ADRIANO SCAPPINI

Coreografie THOMAS MONACO

Assistente alle Coreografie e alla Regia DENISE FRANZA

Aiuto Regia GIOVANNI DE FILIPPI

Video Maker Riccardo Sarti

Regia e Scenografie di DARIO MATRONE

Assistente di Produzione Stefania Paternò

Comunicazione Claudia Grohovaz

IL CAST

NELLY BLY Valentina Spalletta

IRINA Stefania Paternò

MARY ROSE Francesca Bruni Ercole

KEVIN Michele Perrotta

DOTT. GRAY Emanuele Revalente

GIUSY /ALTERNAT NELLY BLY Giusy Miccoli

ROBERT Giovanni De Filippi

CORPO DI BALLO

Denise Paradiso, Luca Ronci, Elisa De Martis, Denise Franza

In scena il 24 – 25 gennaio 2023 presso il TEATRO GHIONE IN ROMA

BIGLIETTI DISPONIBILI su

https://www.ticketone.it/eventseries/matrioska-una-donna-sotto-vuoto-3273703/

BIGLIETTERIA TEATRO GHIONE

ORARI: 10/14 – 15/20

TEL- 06 637 2284 – info@teatroghione.it

E dall’8 al 12 marzo 2023 presso la CRIPTA DELLO SPIRITO SANTO di Torre Annunziata (NA), in modalità immersiva. Per tutte le informazioni scrivete a matrioskailmusical@gmail.com

FB @matrioskaunadonnasottovuoto IG @matrioskailmusical

NOTE DI REGIA

Quanto una donna, nei giorni nostri, riesce veramente ad affermarsi nel mondo del lavoro, senza doversi scontrare con il pregiudizio derivante dal suo genere?

Una domanda attualissima, ma che era preponderante a fine ‘800.

Impresa apparentemente titanica, ma che per una donna dell’epoca sembrava impossibile; eppure Nellie Bly ci è riuscita.

Con la sua determinazione, con il suo carattere forte si è finta pazza per farsi rinchiudere all’interno di un manicomio dove ha scoperto le più atroci violenze che un uomo possa infliggere ad una donna.

Donne pazze, ma non solo, anche emancipate, semplicemente richiuse perché desiderose di inseguire un sogno, o addirittura perché tenute sotto controllo dai loro uomini.

Un inferno dove la giovane Nellie si ritrova, per sua scelta, e dove incontra donne fragili e abbandonate al loro triste destino.

Un dottore spietato, falsificatore, che con le sue astute manipolazioni mentali tiene sotto chiave le menti e le vite delle persone richiuse in quel manicomio, accompagnato da infermieri subdoli e completamente manipolati.

Questo sarà lo scenario di questo spettacolo, completamente improntato sull’aspetto psicologico di donne violentate fisicamente e mentalmente. Una messa in scena a tratti surreale, anche fuori le righe, ma che mostrerà al pubblico un’amara realtà.

Le soavi note delle canzoni di Mina, addolciranno tale condizione, ma rimarcheranno significativamente la sofferenza di donne deturpate della loro bellezza e serenità, perché ritenute inferiori da uomini senza scrupolo.

Il pubblico, in un sistema di scene in continuo movimento, si ritroverà a vivere momenti di forte impatto emotivo, in contrapposizione a momenti d’ilarità, apparentemente felici, ma che nascondono in se attimi propedeutici alla violenza.

“Appollaiato sulla sua poltrona, lui mi colpisce con il suo becco acuto”, frase di una nota canzone di MINA, “Il Corvo”, che descrive a pieno il senso di tutto lo spettacolo.

E’ proprio il becco di un corvo che metaforicamente incide sulle donne. Il becco che incessantemente colpisce, senza freni, la mente, fino a renderla pazza, fino a distruggerla, ma anche quel becco assimilabile al membro maschile, che prepotentemente entra in una donna inerme, violentandola fisicamente e rendendola vuota. Un inganno psicologico di uomini senza pietà.

Fortunatamente vi è sempre un rimedio a tale scempio, e sarà proprio Nellie a ritrovare in un personaggio la chiave di volta per poter liberare quelle donne ricattate psicologicamente.

Lo spettacolo avrà il fine ultimo di sensibilizzare l’essere umano nel rispetto della persona, a prescindere dal suo genere. Una messa in scena che però lascerà un “piacevole” dilemma, tutto questo è realmente accaduto o è semplicemente un brutto incubo della protagonista?

Dario Matrone