Vi presento oggi uno spettacolo che segna il ritorno in scena di Simona Patitucci, dopo gli anni di pandemia, dal titolo Se dovessi cantarti. Il tutto al Teatro Belli di Roma.
Dal 26 Dicembre e solo per il periodo delle feste, con musica, sketch , poesia e tanto tanto ancora il tutto a firma Roberto Lerici, con la regia di Toni Fornari.
Una chicca, dato che debuttiamo a Santo Stefano, tutte le Stefanie e gli Stefani che vorranno andare a vedere lo spettacolo il 26 avranno un biglietto ridotto .
Sono disponibili comunque riduzioni per le scuole di teatro e per gli “early birds”, ovvero per chi prenota fino al 20 Dicembre.
A Capodanno doppio spettacolo: il primo con un aperitivo , il secondo col brindisi di mezzanotte e le tradizionali lenticchie , panettone, spumante etc. etc.
“Debutta al Teatro Belli, a partire dal 26 dicembre e per tutte le feste, lo
spettacolo “Se dovessi cantarti – Una serata con Roberto Lerici” diretto da
Toni Fornari, interpretato da Simona Patitucci e Valentina Martino Ghiglia.
Un’ora e mezza d’intrattenimento con le meravigliose canzoni e gli irresistibili
sketch scritti dal genio dell’intrattenimento, Roberto Lerici, del quale proprio
quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa.
Il compito di dirigere la band dal vivo è affidato al M° Mimmo Sessa che firma gli
arrangiamenti di alcuni dei brani resi noti da Gigi Proietti, Raffaella Carrà,
Mina, Gabriella Ferri e Ornella Vanoni nei varietà del sabato su Rai uno.
Racconta il regista Toni Fornari: “Non abbiamo scelto solo i suoi cavalli di
battaglia – interpretati soprattutto da Gigi Proietti -, ma abbiamo prediletto alcuni
brani inediti, tratti dal ricchissimo archivio di testi, così vari fra loro, e che mi
hanno colpito per la lungimiranza. Ad esempio le invettive politiche di Lerici, degli
anni ’80, contro la Dc, sono ancora di un’enorme e spaventosa attualità”.
Durante la serata, oltre a gag e giochi di parole, si avranno divertentissimi
contributi video e audio da parte di numerosi artisti. Tra risate, canti e balli, si
affronteranno anche tematiche più delicate, come quella del femminicidio.
“In
più di una canzone – aggiunge Valentina Martino Ghiglia – Lerici ha parlato della
violenza sulle donne e del problema della reticenza che si aggiunge alla mancata
capacità di denuncia”.
Lo spettacolo sarà al Teatro Belli, con la cui Compagnia Lerici iniziò a collaborare
nel ’69 e che tutt’oggi è gestito proprio dal figlio di questo, Carlo Emilio Lerici.
Simona Patitucci che, prima che interprete, della pièce è ideatrice e coautrice con
Fornari, racconta: “Durante il lockdown mi sono imbattuta nei i ricordi
dell’infanzia. Trasmissioni come Mille luci, Fatti e fattacci…
Nei titoli di coda
compariva sempre Lerici, così ne ho approfondito lo studio. A lui si deve la fortuna
di uno dei grandi successi di Proietti – A me gli occhi, please – scritto con maestrìa,
nel sottile equilibrio tra ironia, poesia e contaminazione teatrale. Abbiamo così
deciso di festeggiarne il trentennale nel modo più appropriato: con un varietà
pieno di gioia, musica e risate. L’ideale per celebrare il Capodanno insieme!”