I Legnanesi a teatro piacciono. Ormai sono 70 anni che bazzicano le scene italiane, espatriando anche fuori Milano e provincia, e continuano a registrate numeri da urlo.
Ma non era così scontato il risultato in televisione.
Certamente, vi ricorderete i passaggi sulle tv così dette “minori” (ma minori in cosa? In qualità, share o diffusione?): ora, però, anche le ammiraglie (private) si sono accorte del potenziale di questa compagnia.
I Legnanesi piacciono, anche, in tv.
Per la prima serata di messa in onda, su Rete Quattro, settimana scorsa, si sono registrati 1 milione di spettatore , con picchi di 4 milioni.
La percentuale dello share è stata del 6.
Non sono ancora arrivati i dati di ieri sera, ma posso dire che il mio articolo, pubblicato solo ieri alle 14,40, solo dalla mia pagina facebook ha registrato 250 condivisioni.
Attenzione, condivisioni e non like: secondo un corso di aggiornamento di giornalisti, che ho fatto qualche tmepo da, ma anche secondo il comune buon senso, le condivisioni aumentano in maniera esponenziale la visibilità di un pezzo.
Ora, le domande, seppur eterogenee tra loro, ma altrettanto rilevanti, sorgono spontanee:
Facebook è morto, sostituito da altri social?
Il giornalismo web e la condivisione social sono meno fruttuosi del cartaceo?
Il dialetto è destinato a morire?
Il teatro in tv non funziona?
Il teatro langue?
In attesa di arricchire questo post con altri dati, lascio il pubblico, i produttori, gli artisti e gli sponsor a meditare su questa situazione…
LINK UTILI
Qui una mia vecchia recensione e qui una videointervista.
Lasciate che i Pendolari vengano a me