Qualche tempo fa, vi avevo presentato CAVOLI AMARI, una nuova web serie in sei puntate, che racconta patemi, nevrosi, slanci, eroismi e nefandezze di chi vive – o piuttosto sopravvive – di teatro, oggi, in questo paese.
Ora sono in grado di proporvi un promo in anteprima esclusiva, con la Sigla cantata da ANTONIO TORELLA… in attesa della grande partenza!
Scritta da Gianfranco Vergoni, da un’idea di Antonio Agostini, che è anche regista della serie, CAVOLI AMARI può contare su un cast d’eccezione.
Igino Massei Lorenzo
Giancarlo Teodori Leo
Paola Lavini Lavinia
Piero Di Blasio Ovidio
Fabrizio Angelini Curzio
Crescenza Guarnieri zia Begonia
Raffaele Latagliata Chicco Prugna
Davide Nebbia Pucci
E con la partecipazione di Mariella Castelli (la costumista furiosa), Alessio D’Amico e Emanuele Guzzardi (Tizio e Caio), Fabio Monti e Laura Pucini (due aspiranti attori). Musiche di Antonio Torella. Assistente alla regia Viviana Tupputi.
CAVOLI AMARI è imperniata sulla vita quotidiana di Lorenzo, decrepito
ballerino televisivo miracolosamente pensionato dal decreto Bondi del
2011, e del suo compagno di vita, Leo, un attore sull’orlo scivoloso
del baratro della mezza età, che si barcamena come può tra matinées
suicide per le scuole, sconfortanti lezioni di recitazione a
soubrettine transessuali, e umilianti spot pubblicitari.
A causa delle ristrettezze, Lorenzo e Leo si adattano ad affittare
posti letto (ma anche il locale lavanderia) della loro introvabile casa
in via di Monte del Gatto a due attori: l’irriducibile Lavinia,
intimamente posseduta dai personaggi che interpreta, e specializzata in
ruoli assurdi in insensate fiction nostrane, e il per nulla
promettente Ovidio, complessato allevatore di maiali folgorato dalla
passione per il palcoscenico. Sul campanello di casa campeggiano i
cognomi dei due padroni di casa, che sono, guarda caso… Cavoli e Amari.
Per far quadrare i conti, i due arrivano a organizzare un infimo corso
di musical nella sala da pranzo; e il soggiorno diventa sede
provvisoria di una compagnia inesistente, per permettere al losco
produttore Chicco Prugna, già plurifallito, di intascare soldi
organizzando audizioni a pagamento per uno spettacolo teatrale di alto
livello, con leoni, elefanti e massaggiatrici.
Nel corso delle puntate, il carisma nichilista della proterva zia
Begonia, il riciclo creativo del verace Curzio da attore a portapizze,
l’agghiacciante candore di Pucci, pornodiva oversize diventata star del
musical suo malgrado, e una glaciazione domestica, complicheranno la
vita a tutti i personaggi, come se la vita di un artista non fosse già
abbastanza complicata di per sé.