Dopo il successo di pubblico e di critica della scorsa stagione, approda al Teatro Manzoni dal 10 dicembre “IL DIAVOLO CUSTODE”, la più recente commedia del mattatore partenopeo, Vincenzo Salemme.

Vincenzo Salemme, si sa, è ormai un beniamino del pubblico cinematografico, televisivo e teatrale. Ed è proprio per il teatro, suo primo grande amore, che l’attore ha scritto questa sua ultima fatica “Il diavolo custode”, in cui mette in scena una sorta di training autogeno teatrale tutto da ridere, con un diavolo-analista che aiuta a guardarsi dentro.

(Grazie ad il fotografo ANGELO REDAELLI, PER LA MIA FOTO SOPRA)

Così, come suggerisce l’attore, la cosa migliore è porre delle domande a se stessi, senza paura, né cattiveria e magari ridendo un po’: “Ho voluto fare uno spettacolo che vi facesse venire voglia di parlare di più con voi stessi, col diavolo che è in voi senza averne tanta paura, perché se quel diavolo che è in voi è forse solo un povero diavolo, non può farvi del male. E magari vorrebbe darvi una seconda possibilità. Perché diciamoci la verità, ci lamentiamo spesso con l’universo intero e con la vita che sono stati troppo crudeli con noi. E allora immaginiamo che un giorno il nostro diavolo custode salga sulla terra e venga a dirci: vuoi tornare a nascere e ricominciare daccapo? La vuoi la seconda possibilità? Ma sei sicuro che ne valga la pena? Ce la farai a stare meglio?”.

Note di regia di Vincenzo Salemme:

Gustavo Gambardella è il classico uomo medio strozzato dai debiti e assediato dalla famiglia. Proprietario di un piccolo bar, per portare avanti questo esercizio ha chiesto un mutuo oneroso alla banca. Ma le cose non vanno bene. La moglie, e non solo la moglie lo rimprovera perchè troppo onesto. Gustavo è combattuto. E’ effettivamente un uomo che crede nei valori come l’onestà e la fedeltà ai propri principi morali, ma è anche un uomo impaurito e insicuro. E proprio per questo rappresenta l’enorme schiera di persone della cosiddetta classe media, perchè in questo momento si sentono sole e abbandonate, sperdute in un mondo dove solo la finanza sembra dettare le regole della vita sociale.

A questo Gustavo un giorno si presenta il Diavolo Custode. Un diavolo tentatore, un diavolo che ama il dubbio e l’inquietudine. Gustavo fa resistenza, non vuole ascoltare, il diavolo gli fa paura. Cosa vuole da lui? Lui sta bene, è un uomo felice e sereno. Sono queste le illusioni a cui si aggrappa per affrontare il signore del male. Ma se tutto andasse davvero così bene, gli chiede il diavolo “Come mai allora hai comprato una pistola? A chi vuoi sparare?”.

Quante persone oggi avrebbero bisogno di incontrare il proprio diavolo custode? Facciamo sempre appello all’angelo, ma l’angelo ci protegge, nel caso di Gustavo invece c’è bisogno del dubbio, dell’inquietudine. Quante persone vivono nell’illusione che col tempo tutto si metterà a posto, che in fondo le cose non vanno poi tanto male? E quante persone invece avrebbero bisogno di cambiare vita con coraggio? Il dilemma che si pone a Gustavo è questo: usare la pistola o vendere l’anima al diavolo in cambio di una vita di successi? E voi vendereste l’anima al diavolo?

Al Teatro Manzoni dal 10 al 31 dicembre 2013

Biglietto: poltronissima € 32,00; poltrona: feriali € 20,00 – sabato e domenica € 22,00

Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30

31 dicembre: ore 18,00 poltronissima € 45,00 – poltrona € 32,00

ore 21,30 poltronissima € 73,00 – poltrona € 50,00 con brindisi di mezzanotte