45 anni di Puff. E’ dal 1968 che il Cabaret di Lando Fiorini vive e prospera nel cuore di Roma. De Roma, me verrebbe da dì.
Oggi, in un vicolo semi nascosto di Trastevere (Via Giggi Zanazzo, 4, Roma), senza troppe luci o insegne prepotenti, una piccola porta con due lanterne e una statua di Pasquino accolgono affezionati, turisti, romani, nuovi avventori nella calda atmosfera di un teatrino alla francese e di ristorante.

Un pubblico eterogeneo, composto anche da tanti giovani, che ogni sera affollano il locale (sicuramente necessario prenotare).
Avventori? Spettatori? Il buon cibo e lo spettacolo si mescolano al Puff, ma tant’è, a teatro, alle origini si andava – anche – per mangiare in compagnia.

E non pensate che il ristorante sia solo un accessorio alla serata di cabaret: raffinata cucina della tradizione romana, preparata con tanta cura ed attenzione che i piatti che una volta erano di tutti i giorni, diventano davvero un’ambrosia per tutti noi, abituati a pasti al volo.
Provate allora, al ristorante curato da Francesco, il figlio di Lando, i bucatini all’amatriciana, la coda alla vaccinara, la rarissima coratella con carciofi, i classici saltimbocca alla romana, coccolati dall’estrema cortesia e disponibilità del personale.
E quando sarete sazi, preparatevi a gustare il più classico dei cabaret, in un teatrino che è un bijou (per dirla alla Ciumachella): quest’anno, il mejo der mejo dei 24 anni di spettacoli vi vizieranno tra canzoni e risate.

45 volte Puff, Ieri oggi e…Romani vede in scena tre straordinari artisti, molto preparati, Camillo Toscano, Laura Di Mauro, Simona D’Angelo, che, con grande ironia ed autoironia (anche per le vedettes) tra gag e canzoni rivisitate, toccheranno tutti i temi dell’attualità più scottante, dalla politica, alla chirurgia estetica, alla monnezza, alle banche.

Con loro, ovviamente, in scena, Lando Fiorini, che con la sua verve e la sua romanità genuina e nostalgica, vi accompagnerà in questo viaggio, costruito con i brani più belli dei 45 anni. Aldo Fabrizi gli disse all’origine: “Quando sei in scena, non recità…sii te stesso” e Lando in persona mi ha confidato, dopo lo spettacolo, di aver seguito sempre alla lettera questo insegnamento.

Occhio ai video proiettati durante la serata: un filmato d’epoca targato Luce, che descrive gli esordi di Lando Fiorini, nella Trastevere che fu, e una serie di contributi dove vengono passati in rassegna i più grandi artisti che dal Puff sono passati e si sono formati.
Chiaramente, la serata tocca il suo culmine quando Lando, con la sua voce calda di sempre, intrattiene il suo pubblico con alcuni grandi classici della tradizione, da Cento Campane (sigla de Il segno del comando, sceneggiato Rai del 1971) a Com’è bello far l’amore quando è sera.
Al Puff, cercate anche i cd di Lando, tra cui il delizioso Ti presento Roma Mia, dove Fiorini duetta con i suoi “amici”, grandi nomi dello spettacolo italiano.
Il Puff: da scoprire e riscoprire più volte, per immergersi nell’atmosfera della Roma più bella e genuina, sia da turista che da civis doc.
Potevo forse andarmene dal Puff senza intervistare Lando Fiorini?

Sotto, la mia video-intervista:

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