Continua il Festival su Palcoscenico al Teatro della Luna.
Stasera (e ieri) L’Accademia dei Lunanzi
presenta in anteprima
UN GIORNO TORNERANNO
4 sproloqui aspettando che qualcosa cambi
di Chiara Boscaro (quella caustica)
con Silvia Pernarella (quella che si fa in 4)
regia Marcela Serli (quella visionaria)
Tecnico in scena Roberta Faiolo
Allestimento Stefano Zullo
22-23 MAGGIO 2013 – h 21
TEATRO DELLA LUNA – Via G.Vittorio 6 – Assago (MI)
(Raggiungibile con Metro Verde a sole 7 fermate dal Centro)
Basta coi monologhi, che noia!
Quando Silvia è venuta a chiedermi di fare la regia di un suo monologo, ho pensato questo.
E subito ho fatto una controproposta: portiamo in scena anche un’altra persona, una seconda presenza che faccia concretamente e concettualmente parte dello spettacolo?
Poi abbiamo coinvolto Chiara, la drammaturga. A lei ho chiesto di scrivere quattro monologhi per quattro donne che ripercorressero il secolo scorso fino ad oggi e che parlassero di coraggio, di assunzione di responsabilità, di intraprendenza femminile (temi che stavano a cuore a me e a Silvia).
Donne che hanno fatto storia. Come mia mamma.
Te la ricordi? Te le ricordi? e se non te le ricordi, queste donne torneranno, in me, in te, a farti ricordare chi sono, chi siamo.
Torneranno per dirti che hanno cambiato la vita nostra, hanno trasformato, e trasformando hanno dato continuità, ti hanno ricordato che la vita ha più senso della morte.
Ti hanno detto che continuar a dar vita, e non solo partorendo, ha un senso, un senso logico, freddamente calcolatore.
Ti va se parliamo di donne con la testa, donne tutte logica e pensieri?
Ti va se per un po’ non parliamo del connubio donne e sangue, donne e passione, donne lacrime e pancia?
Così ha scritto Chiara del testo: “quattro donne che parenti non le diresti mai, un secolo breve ma pieno di schifezze, una serie ben nutrita di sassolini nelle scarpe. Quattro sproloqui cinici e disincantati come stiamo diventando noi, che a noi il sogno non ce lo vende più nessuno. C’è la femminista di inizio ‘900, la partigiana per caso o per destino, la figlia degli Anni ’60 abbruttita negli Anni’70-80 e la trentenne di oggi. E dietro un Paese che cambia, con gli alti, i bassi, le illusioni e le speranze di un Paese come il nostro Paese. Roba che è come sparare sulla Croce Rossa. La retorica la lasciamo agli uomini. Noi non parliamo, noi facciamo la storia”.
Ecco di questo tratta il testo. Nelle parole. Ma…
Ho tentato di indagare ancora un po’ più in là, lasciandomi travolgere dai fatti di cronaca, da quello che oggi viviamo noi donne. Ho provato a mettere la persone, l’attrice e i personaggi a confronto con la repressione, con l’altro.
Ho cercato di mettere a disposizione di Silvia quella follia visionaria e autoironica che da sempre amo e cerco nel mio lavoro di attrice e di regista.
L’immagine che ho in testa è un albero, un albero come un corpo. L’albero della genìa di uomini che si buttano dall’albero delle donne, le quali rimangono su come frutti sempre acerbi, come frutti mai pronti.
Ecco, basta. Ora parliamo di donne pronte. E parliamone perché è più facile dimenticare che ricordare.
Parliamone perché siano vive, riconoscibili. Qui accanto a noi.
Questo non è un monologo. Ma un dialogo col pubblico. Diretto. Provocatorio.
In scena un’attrice e un tecnico (donna).
E voi.
Con un enorme desiderio di libertà.
Marcela Serli
SILVIA PERNARELLA
«Non è facile trovare uno spettacolo in cui riconoscermi. Attendo il debutto di Un giorno Torneranno: una tappa che sintetizza e cancella nostalgiche memorie».
Classe 1983, dopo studi di recitazione, danza e canto nel 2005 entra nella Scuola del Piccolo Teatro di Milano, si diploma nel 2008 e lavora nella compagnia del Piccolo per due anni. Diretta da Luca Ronconi nel Sogno di una notte di mezza estate (ruolo di Ermia) e nel Mercante di Venezia (interpreta Jessica), da Carmelo Rifici in Dettagli di Lars Noren, da Serena Sinigaglia ne La Cimice di Majakowskij con Paolo Rossi. Con lo spettacolo Darwin…tra le nuvole regia di Stefano de Luca vola a Mosca e tornando collabora con il Binario7 di Monza, il Teatro Filodrammatici, l’Out Off, lo Stabile delle Marche fino al suo ultimo debutto in ordine di tempo al Biondo di Palermo con Orgia di Pasolini.
Nell’ultimo anno ha lavorato in due produzioni Ert (Teatro Stabile dell’Emilia-Romagna): Ifigenia in Aulide per la regia di Marco Plini (ruolo di Ifigenia) ed Èuro Da Pónte Gran Mózart Tòur di Claudio Longhi in collaborazione con l’Accademia CUBEC di Modena diretta da Mirella Freni.
Ha lavorato, inoltre, con Corrado Accordino in Terra Santa di M. Kacimi altri registi del nostro panorama. Collabora con il Teatro Stabile delle Marche per il “Franco Quinto” di Durrenmatt, regia di Lorenzo Loris (ruolo Franziska).
Incontra Bruce Myers, Emma Dante, Leo Muscato, Mauro Avogadro, Fadhel Jaibi.
Premi e Riconoscimenti:
2010 Primo premio e Premio del Pubblico Concorso di prosa “Salice d’oro”
2011 Finalista Premio Hystrio
2012 Primo Premio per “Donne Senza Affari” (con Rossana Carretto) Spazio Oberdan
2012 Premio Regia – miglior Attrice al 48ore Milano Film Festival
MARCELA SERLI
Attrice, drammaturga e regista argentina di origini italo-libanesi, da vent’anni lavora in Italia e all’estero su progetti a tematica civile e sociale. Laureata all’Università di Trieste con una tesi in Drammaturgia Contemporanea sulla resistenza “artistica” degli autori di teatro argentini durante la dittatura, intraprende un percorso che accanto ai temi dell’intolleranza politica e morale, dell’identità di genere, del disagio psichico, intercala una ricerca stilistica sul miscuglio dei generi, la globalizzazione del linguaggio, il caos politico e ideologico applicati ai concetti artistici.
Nel 1999 con il regista Alessandro Marinuzzi fonda “Laboratorio X”, formazione di artisti europei per lo sviluppo di una ricerca teatrale metodologica comune. Firma la drammaturgia e la regia di diversi spettacoli sia in Italia sia all’estero. Lavora con il regista italo ungherese Giorgio Pressburger e l’argentino Carlos Maria Alsina con i quali realizza anche progetti drammaturgici e di regia.
Attualmente è in tournée, con gli spettacoli “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare per la regia di Valerio Binasco, Teatro Eliseo; con “Buonanotte mamma” di Marsha Norman, regia di Serena Sinigaglia, produzione Teatro Stabile La Contrada.
Per il cinema ha lavorato con Margarethe Von Trotta, Bigas Luna, Roberto Dordit, Paolo Fattori, Maurizio Zaccaro, Gianpaolo Tescari, Matteo Oleotto, Umberto Marino.
Premi e Riconoscimenti:
Con la Compagnia teatrale Atopos, da lei fondata insieme ad attori, danzatori e persone transessuali e transgender, vince il Premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti” con un suo progetto e regia, Variabili Umane.
Nel maggio 2009 vince il concorso “Emergenze 2009” organizzato dalla provincia di Massa Carrara e nel settembre dello stesso anno riceve il primo premio nel concorso “I racconti dell’Isola” organizzato dall’associazione Isolacasateatro di Milano (Quartiere Isola) con lo spettacolo Me ne vado, monologo scritto e interpretato da lei stessa.
Nel 2001 riceve il Premio del Pubblico al Festival Teatrale Internazionale di Umago (Croazia) con Occhi lucidi, monologo da lei scritto e interpretato, prodotto dal Teatro Stabile del FVG.
CHIARA BOSCARO
Dopo la laurea in “Scienze Umanistiche per la Comunicazione” si diploma in Scrittura Drammaturgica presso la Scuola Paolo Grassi di Milano. Nel 2012 debutta con The Italian Factory (Teatro Elfo Puccini – Milano, produzione Teatro In Folio), di cui è autrice, e con Tre atti unici da Anton Čechov, di cui cura la drammaturgia (regia di Roberto Rustioni, produzione Associazione Teatro C/R – Fattore K – Associazione Olinda, co-produzione Festival Castel dei Mondi di Andria 2012).
Collabora con Compagnia Babygang.
Premi e Riconoscimenti:
Con il testo Santa la Terra vince il premio per la migliore drammaturgia e il migliore spettacolo al Premio Lodi di Pace 2011, il Premio Goldoni – Opera prima. Concorso Internazionale di scrittura per lo spettacolo, si classifica seconda al Premio Borrello per la nuova drammaturgia.
Con Le Sacre du Printemps, regia di Marco Di Stefano, vince Up_Nea 2012
Con Non voltarti indietro, regia di Marco Di Stefano, è finalista al Premio Hystrio 2011 – Scritture di scena e premiata a Cantiere Campsirago 18
Con Microfono Aperto (scritto in collaborazione con Marco Di Stefano) vince Crediti d’autore 2012.
Con il testo Freud aiuta il Paese a sorridere ottiene una menzione speciale del Bando Urgenze 2012 (Teatro Inverso, Brescia)
Per promozioni e prenotazioni scrivere a: sissyperny@gmail.com
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