A marzo, ho avuto il piacere di intervistare Daniele Carta Mantiglia , scelto per intepretare il ruolo di Alfred, nello spettacolo “Le Bal Des Vampires” (qui l’intervista a Rafaëlle Cohen) , versione francese del musical “Tanz Der Vampire” scritto da Michael Kunze con musiche di Jim Steinman e tratto dal film di Roman Polanski noto in Italia con il titolo “Per favore non mordermi sul collo”.
L’avventura di Daniele è iniziata: “Le Bal Des Vampires” è in scena presso il Théâtre Mogador di Parigi dal 16 ottobre, con la regia dello stesso Polanski.
Ho avuto il piacere di fare qualche nuova domanda a Daniele, in questa calda fase del post-debutto.
Nella prossima pagina, trovate quello che mi ha detto.
1. Ci ricordi come sei arrivato ad interpretare questo ruolo?
Ho visto il bando di audizioni su un sito francese, dopo che mi era stato segnalato da una amica (nonché collega). Allora ho deciso di inviare curriculum, foto e un breve demo alla produzione come richiesto. Da lì sono seguiti 4 incontri a Parigi per lavorare sulla pronuncia e superare le 4 fasi di audizione per il ruolo, davanti al team creativo originale dello show.
2. Emozioni post debutto?
Essere qui è una grande emozione e soddisfazione. Posso dire di aver realizzato uno dei miei tanti sogni. Questo periodo di prova è stato lungo, ma meraviglioso. E lavorare con Roman Polanski e Stage Entertainment è un’esperienza impagabile.
4. Come si svolgono le giornate di prova e spettacolo a Parigi?
Le giornate di prova erano dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 18:45, poi sono iniziate le prove su palco con uno slittamento di orario dal pomeriggio alla notte. Normalmente c’era una sessione di riscaldamento e poi ognuno doveva andare nel dipartimento assegnato quel giorno (prova musicale, messa in scena o coreografia) nelle varie sale prova del teatro. Poi su palco abbiamo cominciato a lavorare tutti insieme.
Per il periodo di repliche, salvo prove straordinarie per sostituzioni, siamo convocati alle 18:30 per un riscaldamento vocale e fisico collettivo e poi si inizia la preparazione per lo show che inizia alle 20:00.
5. Sei l’unico italiano. Ricordiamo chi c’è nel cast insieme a te.
Si, sono l’unico Italiano tra i protagonisti, ma volevo ricordare che altri 3 italiani sono nel cast insieme a me, 2 dei quali sono i primi ballerini dello show: Costantino Imperatore e Marcella Morelli; nell’ensemble Matteo Reggiori.
Nel cast poi nel ruolo di Sarah c’è Rafaëlle Cohen, il professore è David Alexis, il Conte Von Krolock è Stephane Métro, il figlio Herbert è Sinan Bertrand, e poi il locandiere Chagal, la moglie e la cameriera della locanda Magda, sono interpretati rispettivamente da Pierre Samuel, Solange Milhaud e Moniek Boersma.
6. Canzoni rock e disco, libretto in francese fedele allo humour del film, scenografie spettacoli per ricreare il castello spaventoso del Conte Von Krolock, 40 performer, un’orchestra di venti elementi, 230 costumi, 23 cambi scena, cannoni per la neve artificiale, proiezioni video tridimensionali. Pochi sono gli spettacoli in Italia di queste dimensioni.
Cosa significa per te?
Per me significa imparare tanto, oltre a vivere un’esperienza che da tempo sognavo. Entrare in una produzione simile è tanto un sogno quanto un impegno. Non mi era mai capitato comunque un ruolo principale in una produzione da 7 spettacoli a settimana che avesse queste cifre e questi presupposti. La pressione era tanta soprattutto perché il Francese non è la mia lingua madre, quindi avevo un pensiero in più. Ma è e sarà un modo per provare la mia tenuta. Fino ad ora va tutto bene, speriamo continui così!
Poi lo spettacolo è davvero ben fatto e recitare con quelle scenografie e quei costumi è quasi facile.
7. Tu sei Alfred, ruolo interpretato nella versione cinematografica da Polanski stesso. Com’è il tuo personaggio? Come ti ha aiutato il regista?
Alfred è il giovane assistente timido e un po’ maldestro del professor Abronsius, noto scienziato e studioso di Vampirismo. I due arrivati in Transilvania vengono ospitati in una locanda dove Alfred incontra la figlia dell’oste, Sarah, di cui si innamora perdutamente a prima vista. Quindi dal quel momento si infonde in lui un po’ di coraggio, che prima gli mancava, per salvare Sarah dalla minaccia dei Vampiri.
Polanski mi ha aiutato molto, davvero tanto, era di fianco a me ad ogni passo. È stato facile entrare nel suo mondo e in questo ruolo perché ci sono stato portato per mano, con una maestria, un genio e una precisione che solo Polanski poteva trasmettere. È molto affezionato a questi ruoli e ne ha una visione chiarissima, quasi fossero persone reali che conosce da tempo. È stato quindi un passaggio delicato quello di indossare questo personaggio.
In fondo era lui nel film, non volevo ferirlo interpretando qualcosa di sbagliato o stravolgendo (inconsapevolmente) quel ruolo così importante per lui. Ma non ne ho avuto l’occasione perché era sempre li a darmi consigli e correggermi non appena notava che stavo prendendo una strada diversa da quella voluta. È una grande esperienza. A parlarne ancora mi commuovo.
8. Recentemente, sei stato invitato dal console italiano e dalla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura all’Ambasciata Italiana per complimentarsi del lavoro svolto e organizzare una conferenza sullo show e su questa nuova esperienza parigina…Una bella soddisfazione.
Già una sorpresa è una soddisfazione! Mi hanno scritto entrambi due mail di congratulazioni. È stato un onore essere invitato e abbiamo in programma di organizzare un incontro in ambasciata (per la comunità italiana e non) dove io e Rafaëlle racconteremo della nostra avventura e dello spettacolo, intervallando con qualche momento musicale.
9. Un aspetto che mi colpisce dei musical all’estero è quello della promozione e marketing. Ho visto delle pubblicità molto azzeccate. Ce ne citi qualcuna?
Hanno un’idea molto chiara di come promuovere lo show e i suoi personaggi. Usano tutti i mezzi di comunicazione possibili, dai blogger più modesti, alle testate e televisioni più importanti. Proprio perché sanno che è importante fare arrivare la notizia in modo ampio e accessibile a tutti. Cartelloni “infestano” le metro e le strade di Parigi, che fanno intuire lo spirito comico dello show. Per esempio in una pubblicità, io e il professore siamo in posa; dietro di noi il conte Von Krolock ci guarda dall’alto in basso, ma dalle nostre espressioni e dal taglio della foto è possibile comprendere lo humour che investe tutto lo show.
10. Chi ti senti di ringraziare per questo traguardo?
Devo ringraziare tante persone, perché è un grande traguardo che ho raggiunto.
Inizio dalla mia famiglia che da sempre mi sostiene e non mi hai mai ostacolato in questo mio folle mestiere. Successivamente ringrazio chi in tutti questi anni è stato al mio fianco per la formazione artistica: l’ARS/Campogalliani di Mantova, il mio primo insegnante di canto Francesco Antimiani, la MDM e in particolare Chiara Cattaneo e la Silvio D’Amico e tutto il corpo docente. Poi i miei amici e i miei colleghi che mi hanno aiutato in questo trasferimento, rimanendomi vicini e venendo già in diversi a trovarmi e a vedere lo show.
E infine ringrazio Roman Polanski e Stage Entertainment France che hanno creduto in questo piccolo italiano, realizzando un suo sogno.
11. Fino a quando ti potremo vedere? E’ previsto un tour?
No, nessun tour è previsto a causa della complessità delle scenografie e di tutta la macchina che sta dietro il palco, ma lo show al momento è in programma fino all’estate!
Quindi abbiamo un po’ di tempo per venire a vedere questa Transilvania infestata dai Vampiri!
Felicissima per te. Grazie, Daniele!