AL DUSE OLTRE 50 SPETTACOLI PER PIÙ DI 100 REPLICHE

OLTRE ALLA PROSA ANCORA TANTA MUSICA, DANZA, RACCONTI

È anche quest’anno ricca e varia la stagione che il Duse di Bologna propone per il 2018/2019. L’ottavo cartellone firmato dalla nuova gestione del teatro, oltre a tanta prosa con alcuni tra i nomi più importanti della scena italiana – a partire da Alessandro Bergonzoni che con il suo nuovo spettacolo, Trascendi e sali, aprirà il calendario del teatro di parola presentato a giugno – sul palco di via Cartoleria saliranno grandi musicisti, ballerini e narratori. Un’offerta se possibile ancora più articolata rispetto al passato che continua a guardare contemporaneamente al pubblico più affezionato e a un pubblico nuovo, offrendo tante occasioni per avvicinarsi al mondo del teatro.

E allora ecco arrivare al Duse grandi affabulatori come Federico Buffa che presenterà il suo nuovo spettacolo, Il rigore che non c’era, Simone Cristicchi che torna al Duse per presentare il suo Manuale di volo per uomo, Luca Argentero in scena con È questa la vita che sognavo da bambino? o ancora Giorgio Comaschi che inaugurerà la stagione il 17 ottobre con .com. E se tra parola e musica Claudio Santamaria e i Marlene Kuntz presenteranno Il Castello di Vogelod, ci sarà spazio anche per i concerti veri e propri con il ritorno di Tommy Emmanuel e dell’Harlem Gospel Choir, la prima volta delle Luci della centrale elettrica e Matthew Lee il cui Swing around the rock, sarà il protagonista del galà di capodanno, un grande spettacolo con acrobati e danzatori.

Parole, musica e, naturalmente, danza con un cartellone più ampio tra classico e moderno attraverso titoli come Schiaccianoci e Bella addormentata, affiancati dalla Gershwin suite / Shubert Frames della MM contemporary Dance Company, Tutu della Compagnia Chicos Mambo e da un omaggio a Nijinsky. Tra le conferme, DUSEracconti – Storie di Donne con grandi protagoniste come Monica Guerritore, Valentina Lodovini, Francesca Reggiani e Michela Murgia; mentre per la terza volta tornerà il monologo La merda di Cristian Ceresoli con Silvia Gallerano.

Conferme e novità, insomma, in questa nuova stagione scelta dalla direzione artistica del Duse – composta da Walter Mramor (presidente Teatro Duse srl e direttore a.ArtistiAssociati di Gorizia), Livia Amabilino (La Contrada – Teatro Stabile di Trieste), Berto Gavioli (Teatro Michelangelo di Modena) e Stefano Degli Esposti (Dems Teatro S.r.l., società proprietaria del teatro) – e che segue un 2017/2018 che ha rafforzato il ruolo del teatro Duse: pubblico e incassi stabili per un sipario che si è aperto per oltre 80 spettacoli. In totale gli abbonati si sono attestati a quota 3.000, con una media di spettatori superiore alle 800 presenze a replica e molti spettacoli e concerti che hanno registrato il tutto esaurito e un ottimo gradimento: 98% la media.

Per il 2018/2019 oltre al percorso DUSEprosa, sono confermati e rafforzati altri tre percorsi in abbonamento: DUSEdanza (6 spettacoli, uno in più dello scorso anno) con l’Omaggio a Nijinski della Compagnia Egribiancodanza, lo Schiaccianoci del Moscow Classical Russian Ballet, Otello del Balletto di Roma, Tutu della compagnia Chicos Mambo, la bella addormentata del Balletto del Sud e Gershwin suite / Shubert Frames della MM contemporary Dance Company; DUSEracconti – storie di Donne (4 spettacoli) un percorso che conferma il suo minicartellone al femminile con Monica Guerritore in Giovanna D’Arco, Valentina Lodovini con Tutti casa, letto e chiesa, Francesca Reggiani con Linda Brunetta in Doc – Donne d’origine controllata e Michela Murgia in Dove sono le donne?; DUSEoltre, (5 spettacoli, uno in più dello scorso anno) che vedrà salire sul palco oltre a Cristicchi, Santamaria e Buffa anche Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano in Lampedusa e Claudio Casadio, Andrea Paolotti e Brenno Placido in La classe.

Un altro ritorno è quello dei concerti dell’Orchestra Senzaspine diretta dai giovani maestri Matteo Parmeggiani e Tommaso Ussardi. Si parte con il debutto della seconda produzione lirica, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (dal 12 al 14 ottobre), quindi il tradizionale concerto di fine anno Bollicine (27 e 28 dicembre) e Cartoons (15 e 16 aprile). Altro progetto che avrà al centro i Senzaspine è lo spettacolo MasNada (5 e 6 febbraio), prodotto insieme alla compagnia di nuovo circo MagdaClan e realizzato con il sostegno di Mibac e Siae nell’ambito del bando ‘S’illumina’. Si aggiungono la Petite Messe Solennelle di Rossini (26 novembre) ed il concerto Romantika (12 marzo), che saranno ospitati al Teatro Auditorium Manzoni.

“Il Duse è un teatro con una lunga storia, caratterizzato da anni di gestione pubblica che ne hanno plasmato l’identità. L’attuale direzione artistica si inserisce in questo solco – spiega il presidente del cda, Walter Mramor – e, seppur espressione di una gestione privata, non dimentica l’importante funzione pubblica di questo teatro. Un’articolata attività formativa, con progetti anche all’interno degli istituti scolastici, una programmazione che include i grandi classici accanto alle più interessanti espressioni della scena contemporanea e spazia tra i generi, la collaborazione con molte strutture culturali del territorio, sono tutte manifestazioni di una gestione concepita non da manager attenti solo all’aspetto commerciale, ma da direttori artistici che lavorano ad un progetto culturale ampio, che agisce su tutto il tessuto sociale cittadino. Una visione vincente, visti i risultati ottenuti in questi pochi anni, premiata dallo stesso Ministero che riconosce il ruolo culturale del Duse e ne sostiene l’attività. Un incentivo a proseguire su questa strada.”

Oltre agli abbonamenti per i vari percorsi (DUSEprosa a 16 spettacoli più 3 in opzione, DUSE8 a 8 spettacoli selezionati nel percorso Rosso o Blu, e 6…socio Coop riservato ai soci Coop per 6 spettacoli; e quelli dei percorsi DUSEdanza, DUSEoltre, DUSEracconti – storie di donne) sono confermati quelli personalizzabili DUSElibero (da 6, 8, 10 o 12 ingressi) e DUSEgiovani riservato ai giovani under 26 e agli studenti dell’Università di Bologna.

Confermate per la nuova stagione le collaborazioni con la compagnia Fantateatro, con la Bernstein School of Musical Theater. Tra le conferme, il legame con Gli amici di Luca e con il Bologna Jazz Festival che ha scelto il Duse per il concerto della Clayton-Hamilton Jazz Orchestra con Cécile Mclorin Salvant special guest il 5 novembre.

A tornare sarà anche il progetto Bimbi al Duse con Conad che è partito il 5 settembre e che fino al 24 ottobre alle ore 18, nel ridotto Duse Piccolo vedrà in scena 8 spettacoli della Compagnia Fantateatro.

Continua, infine, il percorso DUSEscuola, un progetto formativo condiviso con la Regione Emilia-Romagna dedicato agli spettatori di domani. Al suo interno, attività propedeutiche nelle classi e un’offerta degli spettacoli in cartellone divisi in due percorsi, classico e contemporaneo.

La stagione del Teatro Duse si svolge con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna; con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Fondazione Carisbo. Main sponsor è Unipol Banca. Sostengono la stagione anche Coop Alleanza 3.0, Acqua Cerelia, Sorbetteria Castiglione, Hotel Touring Bologna, Prime – Palestre italiane, Pasticceria Regina di quadri, Parrucchieri le chic e Matteiplast. Media partner è QN il Resto del Carlino. La stagione gode, inoltre, del patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna.

Le foto della stagione e i materiali della conferenza sono disponibili al seguente link:

https://www.dropbox.com/sh/w9boe2bu8x7d203/AADohItYhAMQZksY5BDhQ1OSa?dl=0

LA STAGIONE 2018/2019

DUSEdanza

20 NOVEMBRE
Compagnia Egribiancodanza
OMAGGIO A NIJINSKY
3 balletti

JEUX (les jeux des sports, les jeux de l’amour)
ideazione e coreografia SUSANNA EGRI musiche CLAUDE DEBUSSY

Creazione di Susanna Egri del 1979 ispirata alla trama ideata da Vaslav Nijinsky che la realizzò nel 1913 nella stagione dei Balletti Russi a Parigi. La creazione della Egri è totalmente originale rispetto a quella attribuita a Nijinsky e utilizza la tecnica del balletto sulle punte, ma con spirito moderno, per dar vita al triangolo amoroso affidato a tre ballerini della Compagnia EgriBiancoDanza

APRES MIDI D’UN FAUNE
ideazione e coreografia RAPHAEL BIANCO musiche CLAUDE DEBUSSY, SALVATORE SCIARRINO

È un balletto del 2002 ispirato all’originale coreografato da Nijinsky, e creato nel 2002 da Raphael Bianco per Luigi Bonino con le scene di Emanuele Luzzati: in un collegio, durante le ore del sonno, le pulsioni e i desideri dei ragazzi affiorano nei sogni, come anche in quelli, segretamente celati, del loro precettore.

LABIRINTO D’OMBRE
ideazione e coreografia RAPHAEL BIANCO musiche MAURICE RAVEL, MEREDITH MONK

Nasce in occasione del trentennale della Legge Basaglia per la chiusura dei manicomi. è la creazione di Raphael Bianco imperniata sulla follia di Nijinsky, il quale ha prodotto opere di straordinario rilievo e una documentazione scritta, il famoso diario, che ne testimonia l’esistenza, i sentimenti e il progressivo deterioramento psichico. E’ creato su “La Valse”, una delle pagine più famose e significative delcompositore Maurice Ravel, grande collaboratore dei Ballets Russes, anch’egli inghiottito dalla follia.

30 DICEMBRE
Moscow Classical Russian Ballet
LO SCHIACCIANOCI
coreografia MARIUS PETIPA musiche PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ

Uno dei grandi classici della danza. Tutto inizia con il misterioso Drosselmeier invitato da una ricca vedova e dalla giovane figlia Clara per la festa di Natale. Gli altri invitati si recano al palazzo non sapendo che avranno tante sorprese. Drosselmeier mostra il suo fantastico dono: una bambola meccanica così perfetta da sembrare umana. Tutti gli invitati sotto l’influenza ipnotica di Drosselmeier cominciano a giocare, come bambini. Il giocattolaio alchimista regala a Clara una misteriosa bambola-Schiaccianoci a forma di soldato. Alla sera la festa finisce, gli invitati vanno via e Clara rimane sola, ma, a mezzanotte, strane ombre si aggirano nella stanza e inizia un viaggio tra l’incubo e il sogno, tra la paura e l’amore… Il risveglio la ritrova nel giardino della casa, le prime luci dell’alba riscaldano l’aria, Clara vede la bambola Schiaccianoci vicino a lei e comprende che era stato solo un sogno…ma in lei qualcosa è cambiato.

30 GENNAIO
Compagnia Balletto di Roma
OTELLO
coreografia FABRIZIO MONTEVERDE
musiche ANTONIN DVORAK

Una delle produzioni di maggior successo del Balletto di Roma a firma di uno dei migliori autori italiani di danza contemporanea torna in scena nella versione originale della compagnia romana. Nell’immaginario comune la figura di Otello è indissolubilmente legata alla gelosia, all’apogeo di questo sentimento, a quel tipo di gelosia che può terminare esclusivamente nella tragedia. Nella tragedia di William Shakespeare (1604) e nella coreografia di Fabrizio Monteverde è il personaggio di Iago ad insinuare il dubbio fatale del tradimento di Desdemona nei confronti del Moro e ad architettare la trama che condurrà quest’ultimo al folle atto finale. L’andamento dell’azione nelle due opere resta invariato, se non per il fatto che Monteverde trasporta in danza quello che fino a quel momento solo le parole erano riuscite a comunicare. Attraverso la musica di Antonín Dvořák, Fabrizio Monteverde scava nella psicologia dei personaggi shakespeariani e fa dirigere l’azione, oltre che al sentimento principale della gelosia, alle peculiarità singole che ricava da quegli stessi personaggi.

27 FEBBRAIO
Compagnia Chicos Mambo
TUTU
coreografia e regia PHILIPPE LAFEUILLE
colonna sonora ANTISTEN

Fondata a Barcellona nel 1994 dal francese Philippe Lafeuille, la compagnia conta oggi sei danzatori la cui esperienza e tecnica vengono messe al servizio dello humor e della parodia. Travestiti da ballerine, Les Chicos Mambo danzano in Tutu i grandi brani del repertorio trasformandosi con camaleontica bravura dal classico cigno alle donne in passerella e sottoveste di Pina Bausch. Spettacolo nato nel 2014 per i festeggiamenti del ventennale della compagnia, Tutu si divide in venti quadri in cui tornano alla memoria le icone del balletto, della danza contemporanea, dei balli di sala, dell’acrobazia e dello sport con i loro tic e vezzi. Più di quaranta i personaggi incarnati con trasporto dai sei interpreti immersi in un universo fantastico e teatrale. Un’ode alla danza, un magma effervescente di colori e visioni sfrenate che conquista anche chi non ha mai avuto niente a che fare con Tersicore.

21 MARZO
Compagnia Balletto del Sud
LA BELLA ADDORMENATA
coreografia FREDY FRANZUTTI
musiche PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
Musica eseguita dal vivo dalla “HIO Hungarian International Orchestra”

La storia della Bella Addormentata, prima ancora che da Charles Perrault, è stata raccontata da Giambattista Basile che narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell’Italia. Al racconto di Basile, Perrault si ispira per la sua versione edulcorata e borghese. Da qui l’idea di Franzutti, uno dei coreografi più noti nel panorama nazionale, di riportare nel sud le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso, al coreografo salentino la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola. La Principessa Aurora è quindi, nell’ edizione di Franzutti, una fresca ragazza mediterranea a cui una vecchia maga predice un atroce destino. Sarà la magia della zingarella Lilla e il bacio d’amore di un principe-antropologo sulle orme della leggenda a destare la fanciulla dal suo sonno centenario.

11 APRILE
MM Contemporary Dance Company
GERSHWIN SUITE / SCHUBERT FRAMES

SCHUBERT FRAMES
coreografia ENRICO MORELLI musiche FRANZ SCHUBERT

Alla musica straordinaria di Franz Schubert Enrico Morelli ha voluto affidare il suo nuovo lavoro: nessuno meglio del compositore viennese ha saputo interpretare i sentimenti contrastanti d’amore, la tensione, la malinconia, il rimpianto, ma anche la speranza. Un collage di celeberrimi brani di Schubert, estratti da veri e propri capolavori di infinita bellezza – composti due secoli fa, stupiscono ancora oggi per la loro grande attualità – fanno da colonna sonora a questo lavoro dedicato alle molte anime dell’uomo contemporaneo, dove l’amore lascia il posto al disinganno, il distacco alla condivisione, la passione al timore, e viceversa, in un andare e venire fra crescendo e diminuendo, a rivelare interi universi e legami segreti.

GERSHWIN SUITE
concept MICHELE MEROLA, CRISTINA SPELTI coreografia MICHELE MEROLA
musiche GEORGE GERSHWIN, STEFANO CORRIAS

Nelle note di George Gershwin (1898-1937), musicista tra i più rappresentativi del Novecento, si riflette lo spirito del tempo in cui sono create, con gli umori e le atmosfere degli Anni Ruggenti. Partendo dai migliori brani del compositore, e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di un altro grande artista americano del ‘900, Edward Hopper (1882-1967), Michele Merola ha realizzato Gershwin Suite, nuova produzione per la MM Contemporary Dance Company, la cui colonna sonora antologizza le più accattivanti pagine dell’autore, come, tra le altre, Summertime, che sigla lo spettacolo e ricorre in più momenti e in diverse versioni, e Rhapsody in blue. Ma non sono solo le musiche lussureggianti e vivaci ad attrarre il coreografo: Merola sceglie la musica di Gershwin nelle sue varie sfaccettature, non solo quindi i brani più euforici e brillanti, ma anche quelli più romantici e intimi, sensuali e seducenti. Salda il tutto una nuova composizione di Stefano Corrias, un tappeto musicale che conferisce unità al ricco mosaico di sentori.

DUSEoltre

29 NOVEMBRE
TSA Teatro Stabile D’Abruzzo in collaborazione con Ctb Centro teatrale bresciano con Corvino Produzioni
Simone Cristicchi
MANUALE DI VOLO PER UOMO

di SIMONE CRISTICCHI, GABRIELE ORTENZI
con NICOLA BRUNIALTI
musiche e canzoni inedite SIMONE CRISTICCHI, GABRIELE ORTENZI
regia ANTONIO CALENDA

Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con una nuova invenzione drammaturgica, stavolta ambientata nel mondo attuale. Una favola metropolitana ricca di effetti speciali, musica e poesia. Un invito a tornare bambini! Cristicchi interpreta un quarantenne rimasto bambino, con un problema preoccupante: qualunque cosa guardino i suoi occhi – dal fiore di tarassaco cresciuto sull’asfalto, ai grandi palazzi di periferia – tutto è stupefacente, affascinante, meraviglioso! Per molti è un ritardato da compatire, per alcuni un genio. Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, Raffaello descrive vicende minime ed universali del suo affollato quartiere, la grande città che fa paura, la madre malata di Alzheimer che vorrebbe tenerlo in una bolla di cristallo, il paradiso della Ferramenta dove tutto è catalogato alla perfezione; e poi meccanici romantici, emarginati invisibili, terribili guardiani di garage, ottantenni innamorati, e Ambra, sua ex compagna delle elementari e grande amore, ovviamente non corrisposto. La sua memoria prodigiosa gli permette di ricordare i nomi e gli indirizzi di tutti gli abitanti del suo quartiere, oltre ai nomi di tutte le strade, imparate studiando maniacalmente la sua grande passione: il Tuttocittà. Ma cosa farne di questo talento, di un dono così particolare, Raffaello non lo sa. Per fortuna, un suo vecchio zio gli lasciò in eredità il suo Manuale di volo per uomo, uno zibaldone di aforismi, pensieri e disegni: una mappa geografica dell’anima, che lo aiuterà a trovare il suo posto nel mondo.

17 DICEMBRE
Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo
Claudio Santamaria + Marlene Kuntz
IL CASTELLO DI VOGELOD
Viaggio musicale nella pellicola di Murnau tra parole e immagini

voce, live electronics CLAUDIO SANTAMARIA
colonna sonora, sonorizzazione live MARLENE KUNTZ
regia FABRIZIO ARCURI

Davanti a un capolavoro del cinema muto come il Castello di Vogelod di Murnau si resta ammaliati dal rigore delle immagini e dalla capacità del cinema puro di investigare gli sguardi e le azioni. Questa pellicola in particolare è estremamente teatrale per l’intreccio e per la claustrofobia che riesce a creare sempre rimanendo al chiuso di quattro pareti. Alla regia del film si sovrappone una regia teatrale che aumenta e potenzia la tensione grazie alla colonna sonora dei Marlene Kuntz, gruppo rock italiano noto per la loro sensibilità e la ricercatezza delle sonorità ruvide e al tempo stesso melodiche, a una scenografia semovente fatta di oggetti concreti e di schermi che consente al film uno spazio tridimensionale per fare in modo che lo spettatore intraprenda un viaggio all’interno della pellicola, e infine grazie alla voce e all’interpretazione di Claudio Santamaria che si fa narratore della vicenda ma anche attore agente sulla scena. Il film a tratti prende corpo reale per tornare a perdersi nella virtualità delle immagini in un contrappunto costante di verità e finzione, un gioco di specchi all’infinito per potenziare al massimo la vocazione thriller di questa pellicola che dà il via a quei filoni cinematografici che poi imbastiranno un vero e proprio genere i cosiddetti “gialli”, sempre molto apprezzati dal pubblico (anche contemporaneo).

17 GENNAIO
A.Artistiassociati in collaborazione con
Bam teatro e Mittelfest 2017
Donatella Finocchiaro, Fabio Troiano
LAMPEDUSA

di ANDERS LUSTGARTEN
traduzione ELENA BATTISTA
adattamento e regia GIANPIERO BORGIA

Per questo spettacolo Anders Lustgarten rivolge la sua attenzione alle migrazioni di massa, mettendo a confronto con coraggio la vita di Stefano, un pescatore siciliano che ora si guadagna da vivere recuperando i corpi dei profughi annegati in mare, con quella di Denise, una studentessa marocchina italiana, immigrata di seconda generazione che si mantiene agli studi lavorando come esattore per una società di prestiti. La povertà e la disperazione non sono solo lo scenario del racconto: sono causa generatrice del contrasto sociale, del male dei protagonisti. Argomento di fuga per entrambi ed insieme condizione per il miglioramento del proprio status, attraverso lo sciacallaggio della disperazione altrui. Il testo di Lustgarten è sorprendentemente un racconto sulla sopravvivenza della speranza. Dietro il disastro sistematico della politica e delle nazioni, ci sono ancora e fortunatamente le persone, la gentilezza individuale, la sorpresa dei singoli.

4 FEBBRAIO
Società per attori in coproduzione con Accademia
perduta Romagna Teatri e Goldenart Production
Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido
LA CLASSE

di VINCENZO MANNA
regia GIUSEPPE MARINI

I giorni di oggi. Una cittadina europea in forte crisi economica. Disagio, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile. A peggiorare la situazione, appena fuori dalla città, c’è lo “Zoo”, uno dei campi profughi più vasti del continente che ha ulteriormente deteriorato un tessuto sociale sull’orlo del collasso. A pochi chilometri da lì, c’è una scuola superiore, un Istituto Comprensivo specializzato in corsi professionali che avviano al lavoro. La scuola, le strutture, gli studenti e il corpo docente, sono specchio esemplare della depressione economica e sociale della cittadina. Albert, straniero di terza generazione intorno ai 35 anni, laureato in Storia, viene assunto all’Istituto Comprensivo nel ruolo di Professore Potenziato. il suo compito è tenere per quattro settimane un corso di recupero pomeridiano per sei studenti sospesi per motivi disciplinari. Intravedendo nella loro rabbia una possibilità di comunicazione, Albert, riesce a far breccia nel loro disagio e conquista la fiducia della maggior parte della classe. Poi un progetto che crea un ponte tra l’Olocausto e la storia i profughi del vicino campo, crea un ponte tra l’attività della classe e il mondo fuori, mentre la cittadina viene scossa da atti di violenza e disordine sociale, causati proprio dalla presenza dello “Zoo”.

21 FEBBRAIO
International music and arts
Federico Buffa
con Marco Caronna, Jvonne Giò, Alessandro Nidi

IL RIGORE CHE NON C’ERA
di FEDERICO BUFFA, MARCO CARONNA
direzione musicale ALESSANDRO NIDI
regia MARCO CARONNA

“Il rigore che non c’era” è il nuovo spettacolo di Federico Buffa: il più grande storyteller italiano riprende la sua avventura teatrale, con un testo che parte da storie sportive per diventare poi un affresco storico, poetico, musicale. “Il rigore che non c’era” è quell’evento, magari improvviso, che ha cambiato la storia di una partita, è quella metafora, magari improvvisa, che ha cambiato la storia di una vita… In un luogo non collocato nel tempo e nello spazio, personaggi ad un bivio, davanti ad una scelta, condannati a raccontare e a raccontarsi. Buffa così inizia il suo percorso, che passa dalla storia di Sendero Luminoso a quella di George Best, da Leo Messi al millesimo gol di Pelè. Ancora storie intrecciate tra loro, come quella di Elis Regina e di Garrincha, il tutto punteggiato dalla musica, che sottolinea, impreziosisce e accompagna le parole. Sullo sfondo, un palazzo, due finestre dalle quali compare una sorta di angelo, custode e disincantato, interpretato da Jvonne Giò; in scena con Federico Buffa, uno strampalato attore, del quale veste i panni Marco Caronna, ed un pianista, Alessandro Nidi, compagni di viaggio nello scoprire che quella volta, quel rigore…ha cambiato la storia di tutti.

DUSEracconti | storie di Donne

22 NOVEMBRE
Compagnia Umberto Orsini in collaborazione con Parmaconcerti
Monica Guerritore
GIOVANNA D’ARCO

scritto e diretto da MONICA GUERRITORE
video proiezioni ENRICO ZACCHEO

“A 10 anni di distanza sferzo il mio corpo e il mio cuore perché restituiscano ancora una volta sul palcoscenico la forza immensa del suo coraggio. Quello di cui noi tutti abbiamo bisogno“. Così Monica Guerritore annuncia il suo ritorno alla corta zazzera bionda, al corpo scattante e muscolosissimo e all’armatura di Giovanna D’ Arco, spettacolo di cui è interprete, regista e autrice: “La sua forza – dice l’ attrice – trascende la sua appartenenza al genere femminile. La sua passione è universale e travalica il tempo, la sua idea di libertà è eterna”. E Giovanna rivive nella nostra epoca, compagna di ribellione e speranza di Che Guevara, del giovane cinese che a piazza Tien An Men ferma col suo corpo un carro armato, di uomini e donne ‘forti della forza’ che viene dall’istinto di libertà. Le proiezioni che accompagnano tutto lo spettacolo mostrano i volti terribili dei giudici del film di Dreyer, presenti e giudicanti contrapporsi al sogno di Martin Luther King e testimoniano come si levino alte in ogni tempo le voci contro il Potere’. La partitura musicale, di grande importanza, accosta nella massima libertà i “Carmina Burana” di Orff, all’Adagio per Archi di Barber, i Queen a Tom Waits, creando quella risonanza emotiva che permette di accompagnare Giovanna alla sua morte senza rimanerne distanti.

19 DICEMBRE
Pierfrancesco Pisani e Tpe – Teatro Piemonte Europa
Valentina Lodovini
TUTTA CASA, LETTO E CHIESA

di DARIO FO, FRANCA RAME
regia SANDRO MABELLINI

Tutta casa, letto e chiesa è uno spettacolo sulla condizione femminile, in particolare sulle servitù sessuali della donna. Si ride, e molto, ma alla fine resta addosso una grande amarezza. Il primo debutto di questo testo – che oggi è portato in scena da Valentina Lodovini per la regia di Sandro Mabellini – è stato a Milano, alla Palazzina Liberty, nel 1977, in appoggio alle lotte del movimento femminista. Il testo è tuttora allestito in oltre trenta Nazioni: la condizione della donna, purtroppo, è simile ovunque. Il protagonista assoluto di questo spettacolo sulla donna è l’uomo. Meglio, il suo sesso! Non in carne e ossa, ma è sempre presente, enorme, che incombe… e che schiaccia le donne! Le donne… sono anni che si battono per la loro liberazione, chiedendo parità di diritti con l’uomo, parità sociali, parità di sesso… Dopo la presentazione del protagonista maschile, veniamo ai personaggi femminili. Nel primo brano, una donna sola, troviamo una casalinga, la casalinga per antonomasia, che ha tutto all’interno della sua famiglia, meno la cosa più importante: la considerazione, l’essere trattata come una persona, in individuo e rispettata in quanto tale, non solo usata come oggetto sessuale e come domestica senza stipendio né pensione. Abbiamo tutte la stessa storia è la rappresentazione di un rapporto sessuale tra un maschio e una femmina… Mimato, per carità! Un rapporto sessuale con la donna – ahinoi! – subalterna all’uomo, come succede quasi sempre. Terzo brano il risveglio. Qui abbiamo una donna, un’operaia, sfruttata tre volte: in casa come donna tuttofare, in fabbrica e a letto. Non poteva mancare questo personaggio nella nostra galleria: personaggio portante nella nostra società. L’epilogo è affidato ad una Alice nel paese senza meraviglie.

7 FEBBRAIO
Parmaconcerti in coproduzione con Pierfrancesco Pisani
Francesca Reggiani con Linda Brunetta
DOC DONNE D’ORIGINE CONTROLLATA

di FRANCESCA REGGIANI, VALTER LUPO, GIANLUCA GIUGLIARELLI

Un nuovo show, anzi uno dei pochi ‘oneman show al femminile’. Francesca Reggiani, da anni, assicura comicità ed ironia offrendoci un manuale di sopravvivenza al caos, una bussola per orientarsi in un mondo sempre più smagnetizzato. Non esiste più la strada sicura, il posto fisso, il porto franco, la via retta. Oggi si procede per sbandamenti. Rimbalziamo tra vero e falso, tra realtà e reality, tra innovazione e tradizione. Con la sensazione di essere le palline di una partita a flipper giocata da altri. Non doveva andare cosi! E dunque non ci restano che due opzioni: Piangersi addosso o farci sopra della satira. La Reggiani, naturalmente, sceglie la seconda, affila le armi che le sono proprie per costruire uno spettacolo che procede per frammenti. Monologhi sull’attualità, parodie di personaggi famosi, contributi video che fanno il verso a programmi televisivi e jingle pubblicitari. Un procedere sincopato, a strappi, per comporre un puzzle dove tutto si tiene, dove mondi apparentemente inconciliabili finiscono per parlare tra loro.

12 MARZO
Mismaonda
Michela Murgia
DOVE SONO LE DONNE?

monologo di e con MICHELA MURGIA

Se arrivassero gli alieni domattina e cercassero di farsi un’idea del genere umano guardando ai luoghi della rappresentazione pubblica, probabilmente penserebbero che un virus misterioso abbia colpito tutte le persone di sesso femminile d’Italia, rendendole mute o incapaci di intendere e volere. Il governo, i dibattiti televisivi e le prime pagine dei quotidiani traboccano di interventi maschili. Eppure le donne non sono una sottocategoria socioculturale ma più della metà del genere umano. Dopo aver interpretato in scena il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo ‘Quasi grazia’, Michela Murgia, autrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta in teatro il suo punto di vista sulla ‘questione femminile’ in un lucido monologo che supera per sempre gli angusti confini delle quote rosa.

Senzaspine

Ritornano i concerti dell’orchestra Senzaspine in scena per ben 9 serate con 5 proposte differenti: dalla lirica (Il barbiere di Siviglia di Rossini), al classico concerto di capodanno Bollicine oltre a Cartoons. A questi si aggiungono la Petite Messe Solennelle di Rossini e il concerto Romantika che saranno ospitati al Teatro Auditorium Manzoni. Sul podio dell’orchestra bolognese composta da musicisti under 35 si alterneranno, con il loro approccio ‘pop’ alla musica colta, i due giovani direttori Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani.

12 | 14 ottobre al TEATRO DUSE
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Opera buffa in due atti
musiche GIOACHINO ROSSINI libretto CESARE STERBINI
direttore TOMMASO USSARDI
regia GIOVANNI DISPENZA

26 novembre al TEATRO AUDITORIUM MANZONI
PETITE MESSE SOLENNELLE
musiche GIOACHINO ROSSINI
direttore M° MATTEO PARMEGGIANI

27 | 28 dicembre al TEATRO DUSE
BOLLICINE
musiche JOHANN STRAUSS, SERGEJ SERGEEVIČ PROKOF’EV, GIUSEPPE VERDI, PËTRIL’IČČAJKOVSKIJ
direttori TOMMASO USSARDI, MATTEO PARMEGGIANI

12 marzo al TEATRO AUDITORIUM MANZONI
ROMANTIKA
musiche SERGEJ VASIL’EVIČ RACHMANINOV, PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
pianoforte OLAF JOHN LANERI
direttore TOMMASO USSARDI

15 | 16 aprile al TEATRO DUSE
CARTOONS
musiche LUDWIG VAN BEETHOVEN, PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ, CAMILLE SAINT-SAËNS
direttori TOMMASO USSARDI, MATTEO PARMEGGIANI

DUSElive | I concerti

5 NOVEMBRE
Concerto del Bologna Jazz Festival
CLAYTON-HAMILTON JAZZ ORCHESTRA
with special guest CÉCILE McLORIN SALVANT
MUSIC WE LOVE

8 NOVEMBRE
TOMMY EMMANUEL
ACCOMPLICE TOUR with very special guest Jerry Douglas

11 DICEMBRE
VASCO BRONDI – LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
Il tour nei teatri 2008/2018

12 DICEMBRE
HARLEM GOSPEL CHOIR
HARLEM GOSPEL CHOIR SINGS THEIR BEST HITS

5 | 6 FEBBRAIO
Orchestra Senzapine, Equipe Acrobati MagdaClan Circo
MASNADA
direttore e musiche M° TOMMASO USSARDI
regia circense ALESSANDRO MAIDA

DUSEextra

7 OTTOBRE ore 16
FANTATEATRO – FANTAFAVOLE SHOW – alla ricerca del libro perduto

4 GENNAIO ore 20.30 5|6 GENNAIO ore 17.00
FANTATEATRO – ROBIN HOOD – musical

Scritti e diretti da Sandra Bertuzzi
Con gli attori, cantanti e ballerini di Fantateatro

17 OTTOBRE
INAUGURAZIONE VIII STAGIONE
Associazione Calyx
Giorgio Comaschi
.COM – Giorgio Comaschi e le ‘Signorine delle cinque e un quarto’
testi e musiche GIORGIO COMASCHI, GIULIANO CIABATTA

Giorgio Comaschi lancia il suo “Teatro-Canzonetta” con lo spettacolo intitolato “.COM”, come il suo ultimo libro. Insieme a “Le signorine delle 5 e un quarto”, che è il nome del gruppo che lo accompagna, Comaschi porta in scena 18 canzoni inedite, scritte da lui con le musiche e gli arrangiamenti di Giuliano Paco Ciabatta, in uno spettacolo musicale in cui per la prima volta l’attore e giornalista bolognese si presenta nelle vesti esclusivamente di cantante. Sono brani ironici, alcuni comici, alcuni più seri e riflessivi, alcuni in cui emergono i sapori e le atmosfere di Bologna. Si va da “La signora col Suv”a “Mi son perso alla Coop”, da “L’uomo che saliva le rampe”a “La ragazza che andava avvisata”, da “Vengo daggiù”a “Una canzone d’amore. Comaschi riassume in questo lavoro tutte le esperienze passate e le conoscenze con grandi inerpreti musicali come Jannacci, Conte, Dalla, Guccini che, sullo sfondo, ispirano di volta in volta i brani. Uno spettacolo in due tempi, essenzialmente musicale ma con momenti teatrali comici e surreali come le presentazioni di ogni singola canzone. In questa avventura Giorgio Comaschi è coadiuvato da Giuliano Paco Ciabatta alla chitarra, Maria Galantino al pianoforte e alle tastiere, Camilla Missio al basso e Ernesto Geldes Illino alla batteria.

31 DICEMBRE
GRAN GALÀ DI CAPODANNO E BRINDISI CON GLI ARTISTI
Matthew Lee
SWING AROUND THE ROCK

Per il capodanno del Duse, lo spettacolo Swing Around Rock che nasce dalla collaborazione tra il grande virtuoso del pianoforte Matthew Lee e la Light Can Dance produzioni danza. Uno spettacolo potente ed emozionante che attraversa tutto il mondo del rock ‘n roll e i generi che ha generato. Un viaggio dal sapore vintage che accompagna il pubblico dagli anni d’oro del rock sino alle sonorità contemporanee. Un universo palpitante dove charlestone, swing, jive e rock ‘n roll si mischiano attraverso le note della band, le coreografie e i costumi dei migliori danzatori del genere

23 GENNAIO
Stefano Francioni Produzioni
Luca Argentero
È QUESTA LA VITA CHE SOGNAVO DA BAMBINO
di GIANNI CORSI
regia EDOARDO LEO

Luca Argentero racconta le storie di grandi personaggi dalle vite straordinarie, che hanno inciso profondamente nella società, nella storia en ella loro disciplina. Raccontati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto. Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani. Malabrocca, l’inventore” della MagliaNera, quella assegnata al ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ’46,faceva simpatia alla gente; e poi Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo, è l’uomo stesso; o ancora Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di San Remo con le sue vittorie, lo sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondocome “Tomba la bomba”. Tre storie completamente diverse l’una dall’altra,tre personaggi accomunati da una solacaratteristica, essere diventati, ognuno a modoproprio, degli eroi.

7 MARZO
Frida Kahlo productions con Richard Jordan productions
Silvia Gallerano, Cristian Ceresoli
LA MERDA
di CRISTIAN CERESOLI

Dopo aver vinto il Fringe di Edimburgo e registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo (dall’Europa al Brasile, dall’Australia al Nord America) a sette anni di distanza dal suo debutto, il poetico flusso di coscienza sulla condizione umana – il fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto quasi fosse un concerto rock – torna per la terza volta al Teatro Duse. Silvia Gallerano torna a interpretare lo straordinario e brutale testo sulla condizione umana di Cristian Ceresoli che gli è valso il Fringe First Award per la scrittura, ed è stato tradotto, finora, oltre che in inglese, in greco, danese, ceco, spagnolo, gallego, portoghese brasiliano, norvegese, svedese e francese,

La biglietteria del Teatro Duse fino all’11 novembre dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Dal 13 novembre dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. biglietteria@teatrodusebologna.it – Via Cartoleria, 42 Bologna – 051 231836