Ricevo e pubblico aderendo totalmente:

“Il possibile obbligo di tampone per gli spettatori di cinema e teatri paventato dagli organi di stampa è fonte di grande preoccupazione nel settore.

Analizzando il percorso di limitazioni fin qui sopportate è doveroso annotare, a partire dal 9 marzo 2020 e fino ad oggi, 8 mesi di chiusura completa e 13 mesi di restrizioni.


Ogni volta che è stato possibile abbiamo ripreso l’attività, con enormi sacrifici, garantendo una gestione del pubblico meticolosamente controllata secondo le disposizioni dettate dai vari decreti. La scrupolosa osservanza delle norme ha reso indiscutibile la sicurezza di cinema e teatri, di fatto luoghi dove si osserva la più alta tutela della salute.

Le misure fin qui adottate hanno già messo a dura prova la sostenibilità economica per tutte le imprese dello spettacolo e dei suoi lavoratori che ancora sopportano una lentissima ripartenza resa ancora più difficoltosa dal clima di terrore generato dalla pandemia.

L’obbligo del tampone, aggiunto all’obbligo del super green pass, significherebbe inevitabilmente un fortissimo disincentivo alla partecipazione del pubblico assestando un colpo definitivo alla sostenibilità economica per tutti gli operatori dello spettacolo.

Ci appelliamo a tutte le personalità che hanno responsabilità di governo e ne hanno facoltà al fine di evitare una misura che è letale per le imprese del settore e i suoi lavoratori e renderebbe ancora più devastante il disastro culturale che attanaglia il nostro paese”.

UTR e voglia di teatro